stupro cassazione

NO, NON È VERO CHE SE LA DONNA È UBRIACA LO STUPRO È MENO GRAVE - I TITOLI DEI GIORNALI (COMPRESO IL NOSTRO) E LE GRIDA DI SCANDALO SUI SOCIAL HANNO DISTORTO LA SENTENZA DI CASSAZIONE: SEMPLICEMENTE, SE UNO ERA GIÀ UBRIACO PRIMA DI SUBIRE UNA VIOLENZA, I GIUDICI NON DOVRANNO AGGIUNGERE L'AGGRAVANTE DELLA SOMMINISTRAZIONE DI SOSTANZE. FINE.

Ermes Antonucci per www.ilfoglio.it

 

stupro

È disarmante l’ignoranza giuridica con cui tanti giornali (e politici demagoghi al seguito) hanno riportato e commentato la sentenza della Cassazione sulle aggravanti dello stupro, travisandone completamente il significato. Un significato puramente logico se si guarda alle norme esistenti.

 

Con la sentenza n. 32462, depositata ieri, la Corte di Cassazione ha disposto un nuovo processo su un caso di stupro di gruppo, nel quale la Corte d’Appello di Torino, nel condannare due cinquantenni, aveva applicato anche l’aggravante di “aver commesso il fatto con l’uso di sostanze alcoliche”.

 

I supremi giudici hanno affermato che quella sentenza si basava su una non corretta applicazione del diritto e hanno ribadito due principi molto semplici sul reato di violenza sessuale: da un lato, c’è violenza anche se la vittima ha assunto alcol volontariamente, visto che “in uno stato di infermità psichica”, a prescindere da chi l’abbia determinato, mancano le condizioni per prestare un “valido consenso”; dall’altro lato, “l’assunzione volontaria di alcol esclude la sussistenza dell’aggravante”, e il relativo aumento di pena, perché “deve essere il soggetto attivo del reato” a usare l’alcol per la violenza, “somministrandola alla vittima”.

 

RAGAZZA STUPRATA

Nessuna sentenza rivoluzionaria, in senso reazionario e contrario ai diritti delle donne, dunque, come qualcuno vorrebbe far intendere, ma un’ovvia applicazione delle norme del nostro codice penale (che andrebbero cambiate in Parlamento, se non piacciono) e della logica: non può essere contestata l’aggravante di aver usato sostanze alcoliche per commettere violenza sessuale se la vittima assume alcool volontariamente, posto che lo stupro rimane.

 

Ma pur di attirare l’attenzione indignata del lettore e ricevere qualche clic in più sulle pubblicità dei propri siti, gran parte degli organi di informazione ha riportato la notizia lasciando intendere che i giudici avessero riconosciuto una sorta di attenuante per lo stupro di una donna ubriaca (“Se lei è ubriaca lo stupro non è più grave”, titolava qualcuno, facendo una sintesi tutta sua della vicenda). Niente di vero, ma ormai il messaggio è passato.

cassazione

 

Ecco, allora, l’ondata di condanne bipartisan di politici in cerca di facili consensi. Alessia Rotta, vicepresidente dei deputati del Pd (e, tra l’altro, giornalista), dichiara che “la sentenza della Cassazione ci porta indietro di decenni”, perché “si trovano attenuanti, come l’aver bevuto volontariamente, a un reato tanto odioso quanto grave” (confondendo, così, la non applicazione di un’aggravante con il riconoscimento di un’attenuante!).

 

ALESSIA ROTTA 2

Rotta poi aggiunge: “Sul corpo e sulla vita delle donne la cultura, soprattutto quella giuridica, non avanza di un passo, anzi. La sentenza della Cassazione ci porta in dietro di decenni”. Come se i giudici di Cassazione dovessero fare “passi in avanti” rispetto a quanto stabilito dalle leggi (e chissà le polemiche se quei “passi in avanti” dovessero essere contrari alle proprie preferenze politiche).

  

intervento di annagrazia calabria

“Sconcerto” anche dalla deputata di Forza Italia, Annagrazia Calabria: “Far passare anche solo lontanamente l’idea che approfittare della mancanza di pieno autocontrollo da parte di una donna non sia un comportamento da punire in maniera ancora più dura è un passo indietro nella cultura del rispetto e nella punizione di un gesto ignobile e gravissimo quale è lo stupro”. Come se, anche in questo caso, il compito della Cassazione fosse “far passare idee”, piuttosto che applicare le leggi.

 

Si eleva, su tutte le considerazioni sul caso, l’editoriale della filosofa ed ex deputata Pd, Michela Marzano, pubblicato su Repubblica, dal titolo “Signor giudice, niente sconti sullo stupro”. Dopo aver avanzato osservazioni moraleggianti (“Oggi sappiamo che la responsabilità di uno stupro è solo di chi, quella violenza, la commette”) e dopo aver indirettamente riconosciuto l’importanza di un principio ribadito molto chiaramente proprio dalla Cassazione nella sentenza incriminata (“Sappiamo bene che, senza consenso, un atto sessuale è sempre uno stupro”), ecco che Marzano si chiede “cosa sia passato per la testa dei giudici della Cassazione”. Come abbiamo visto, per capirlo basterebbe leggere la sentenza.

michela marzano

 

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…