noemi letizia vittorio romano

LA RAMPINA E IL RAM-POLLO - UNO DICE: PERCHE' NOEMI LETIZIA SI E' SPOSATA PER POI SEPARARSI DUE MESI DOPO? RISPOSTA: I 6MILA EURO AL MESE CHE IL MARITO-LAMPO DOVRA' VERSARLE SEPARAZIONE CONSENSUALE PER L'EX PAPI-GIRL E VITTORIO ROMANO, ALTA BORGHESIA NAPOLETANA. I GIUDICI HANNO STABILITO CHE A LEI ANDRANNO SOLDI, RESIDENZA VISTA MARE, GIOIELLI E REGALI 

Conchita Sannino per la Repubblica

 

VITTORIO ROMANO NOEMI LETIZIA

Game over. Adesso c'è l'ufficialità della separazione, e ci sono le carte inviate al giudice. Noemi Letizia e Vittorio Romano oggi: divisi. Con un accordo consensuale - che tutela i due piccoli bambini nati dalla loro unione - e cifre solide a lei, ma non da capogiro.

 

Manca soltanto l'ok finale che dovrà pronunciare il pubblico ministero. Dopo, saranno divorziati. Strappo precipitoso: che i due protagonisti e i rispettivi gruppi familiari hanno voluto soft e "maturo", sebbene i coniugi fossero acerbi, anche d'anagrafe.

 

Un addio clamoroso, come Repubblica aveva anticipato un mese fa. Ma ora è quasi divorzio. Da record. Una coppia che scoppia può far malinconia, non fa notizia: ma questa non è mai stata una coppia qualunque.

 

matrimonio noemi letizia e vittorio romano

Lei, Noemi, 26 anni e tante vite alle spalle, prima papi girl della sconvolgente parabola berlusconiana apertasi con il Casoriagate, originaria di una modesta famiglia di Portici con madre casalinga e padre che aveva avuto noie con la giustizia, ragazza talentuosa nella danza e poi aspirante showgirl e militante di Fi che si scopre essere in contatto con l'allora Cavaliere ed il suo entourage fin da tenera (minore) età.

 

Lui, 36, figlio dell'alta borghesia cittadina, secondogenito dei noti e riservati Vichy de Dalmases, signora della nobiltà spagnola prestata alla mondanità napoletana, e di Valerio, imprenditore con il phisique du role del campione di Vela, e residenze tra Posillipo, Capri, Cortina.

 

NOEMI LETIZIA VITTORIO ROMANO CON I FIGLI A CORTINA AGOSTO 2017 (1)

Sette anni fa, l'incontro. La famiglia di lui, all'inizio, non vuole. Non ama quel passato. Poi arrivano i due pargoli della coppia, le nubi si diradano . Infine, il matrimonio, lo scorso 23 giugno, e l'abbraccio in società.

 

Un "Sì" patinato e lussuoso, con 200 invitati trasportati con le barche da Capri alla baia di Recommone, a Nerano. Poi, la decisione di Noemi, l'amore che finisce. Capita a tanti. L'addio, aspro, il 23 settembre.

 

Novanta giorni da dimenticare. Tutto, nella vita di questa ex bambina esposta alla ribalta, continua ad avere il carattere della precoce fama. Ma ora lei sostiene di voler pensare a un'altra vita.

 

"Sarò imprenditrice. Voglio finalmente essere solo me stessa, pensare al mio futuro", dice agli amici. Una società è già pronta: sarà titolare di un esercizio di pizzeria e ristorazione a ridosso di piazza Bovio.

 

noemi letizia

Alle spalle, chissà, gli ultimi momenti di liti e rancori. Dopo l'intemperanza di lui alla decisione di lei, e la rabbia sfociata venti giorni fa nella controversa serata di accuse e violenza verbale, con la polizia chiamata a intervenire, nella loro casa di Mergellina.

 

I due decidono, con le famiglie, che sarà(dovrebbe essere), l'ultima notorietà. E nessuno presenta denuncia per lesioni. "Io non l'ho mai picchiata", si difende Vittorio, che aspirava a un posto in lista con Forza Italia, ed è stato ospite di Berlusconi ad Arcore insieme con Noemi, soprattutto da quando l'ex premier aveva battezzato uno dei loro bambini.

 

berlusconi noemi letizia

Lei corregge il tiro. "Non è violento, le cose finiscono". Si scopre anche perché, quella sera a Mergellina, esplose il risentimento. "Noemi aveva postato delle foto di una cena tra amici in cui si festeggiava la separazione", raccontò Vittorio.

 

"Eppure siamo ancora per poco in casa insieme". Poi sempre in tempi record, la necessità di un accordo che i familiari di lui considerano "urgentissima: per il bene di due bimbi". Parte la cosiddetta "negoziazione assistita".

 

matrimonio di noemi letizia 8

È la procedura urgente, prevista dal 2014, che consente ai coniugi di chiudere subito, via avvocati, ciò che resta da consumare: mantenimento, affidamento condiviso dei figli, i conti. Carte in Procura, ci vuole solo l'ok del pm.

 

A curare gli interessi di Vittorio, l'avvocato Domenico De Bernardinis, ad assistere Noemi i legali Giorgio Coppola e Rosanna Buonanno, studio specializzato in accordi sprint e associazione "Divorzio al volo".

 

matrimonio di noemi letizia 7

E le condizioni di oggi? In sintesi: 6mila euro al mese, banconota più, banconota meno, tra l'affitto della residenza vista mare (1.200 euro), e i 3mila versati da lui , oltre a tutte le spese extra relative ai figli. Più i gioielli, i regali.

 

Non a caso, il loro stesso passo d'addio è stato nelle ultime settimane vagliato, dai mondi influenti e paralleli che agiscono alle loro spalle: anche degli affari, della politica. Troppo repentina, l'evoluzione di quei sentimenti per non essere aiutati a dividersi. Sposi a giugno. E a ottobre, già stranieri.

NOEMI LETIZIA matrimonio di noemi letizia 24NOEMI LETIZIA E VITTORIO ROMANOI PROVINI DI NOEMI LETIZIA noemi letizia

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….