bambino degrado

“NON SIAMO DEI MOSTRI. RIDATECI I NOSTRI BAMBINI” – DEGRADO E POVERTÀ AD ARIANO IRPINO DOVE QUATTRO BAMBINI SONO STATI RITROVATI NEL LORO APPARTAMENTO DOVE I GENITORI AVEVANO LASCIATO CHE SI ACCUMULASSERO CHILI DI IMMONDIZIA: I PICCOLI SONO STATI RITROVATI SU UN LETTO CIRCONDATI DA CIBO AVARIATO E RIFIUTI CHE SUPERAVANO IL METRO DI ALTEZZA – I PICCOLI SONO STATI CONSEGNATI A UNA STRUTTURA PROTETTA, IL TRIBUNALE DOVRA' DECIDERE SUL LORO FUTURO, MA I GENITORI…

 

Tiziana Lapelosa per "Libero Quotidiano"

 

immondizia nella casa di ariano irpino 4

I fratellini, quattro, si trovano ora in una struttura protetta. I genitori, invece, si disperano, li vorrebbero di nuovo con loro, riabbracciarli. «Abbiamo sbagliato, lo abbiamo capito. Ma non siamo dei mostri. Ridateci i nostri bambini» è l'appello del padre. È una storia di degrado quella che ci consegna Ariano Irpino, comune nemmeno tanto piccolo (22mila abitanti) in provincia di Avellino, Campania.

 

ariano irpino 1

Una storia che si consuma in una casa a pochi passi dal centro, eppure invisibile a tutti. Una storia venuta alla luce soltanto perché l'odore nauseabondo che si è propagato da quel tugurio ha offeso l'olfatto di un vicino che ha chiamato le forze dell'ordine, che hanno fatto irruzione. Raccapricciante lo scenario di fronte al quale si sono trovati. I fratellini, con un'età compresa tra i quattro e i dodici anni, li hanno trovati sul letto matrimoniale, pochi vestiti addosso e un lenzuolo a coprirli per metà.

 

immondizia nella casa di ariano irpino 3

Immobili e muti, impauriti e quasi invisibili tra i cumuli di spazzatura a invadere il letto. È così che trascorrevano le loro giornate: senza la possibilità di giocare, come si conviene alla loro età, senza la possibilità di guardare la tv. In casa non c'era. Forse il solo modo di vivere da loro conosciuto, circondati da cumuli di spazzatura che in alcuni punti della casa raggiungeva il metro di altezza, da cibo avariato con piatti di pasta putrefatta risalente a più un anno fa, con rifiuti ad invadere ogni angolo della casa e un bagno impraticabile.

 

ariano irpino

Una situazione da vomito, insomma, disumana, che a vederla mette tanta tristezza e fa riflettere sulla condizione umana, sul perché ci si riduce in questo modo. «È un po' sporco, adesso pulisco», le parole della giovane mamma ai vigili che hanno quindi prelevato i bambini i quali sono stati poi trasferiti in una struttura protetta nella provincia di Avellino grazie all'intervento dei servizi sociali ignari della situazione fino a pochi giorni fa.

 

immondizia nella casa di ariano irpino 2

il tribunale Del destino dei bambini, invece, ora si occuperà il tribunale dei Minori di Napoli mentre la vicenda è al vaglio della procura di Benevento. Quel che è certo è che sui loro corpi non sono stati trovati segni di violenza fisica, ma di certo l'incubo che tutti hanno vissuto rimarrà ben scolpito nelle loro menti. Da quando la scuola è rimasta chiusa a causa del coronavirus, nessuno li ha più visti o sentiti, nonostante avessero continuato a seguire le lezioni con la didattica a distanza, grazie ai tablet messi a disposizione dalla scuola, «finché non sono finiti i giga». Il papà dei bambini, però, non ci sta.

 

bambina 1

Non accetta lo strappo, non tollera tornare a casa dopo il lavoro, quando c'è, e non poterli vedere. E cerca di dare l'immagine di una famiglia normale le cui problematiche sono lievitate a causa del virus cinese. Perché anche prima non è che fosse un vivere facile. Ad aiutarli le associazioni e diversi privati che facevano la spesa per loro. Ma mai nessuno è riuscito a varcare la soglia della loro casa perché la moglie glielo impediva. Era lei stessa, infatti, a provvedere al ritiro dei pacchi alimentari, forse consapevole che se qualcuno avesse visto le condizioni della sua casa, di certo avrebbe espresso delle perplessità.

 

immondizia nella casa di ariano irpino 1

Ma lui la difende e la descrive come una donna «giovane e un po' svogliata». Fin troppo, verrebbe da dire guardando le immagini che mostrano l'interno dell'appartamento, che vanno oltre la semplice svogliatezza di risistemare la propria abitazione per creare un ambiente confortevole. Un degrado che però il papà smentisce: «Basta questo accanimento nei nostri confronti. Le immagini diffuse a livello nazionale non sono quelle della nostra casa, nessun maltrattamento, noi amiamo i nostri figli e non sono malnutriti», le parole rilasciate a Irpinia tv.

 

BAMBINO

disperazione Parole di un uomo disperato, provato, di certo senza le forze adeguate ad opporsi ad una situazione così estrema e forse solo ora consapevole della gravità e della pericolosità in cui ha vissuto con la sua famiglia. Dice, infatti: «Temevo che ci portassero via i bambini, ecco perché ho taciuto e ho nascosto il degrado in cui era ridotto l'appartamento». «Ora ci stiamo impegnando ad avere una vita normale come l'abbiamo avuta in passato», assicura il papà, «abbiamo ripulito e sistemato casa , i bambini ci vogliono bene e noi vogliamo riabbracciarli presto».

BAMBINO

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO