TRAGEDIA NAPOLETANA - NON SI FERMA ALL’ALT, CARABINIERE UCCIDE 17ENNE - ESPLODE LA PROTESTA: DISTRUTTE 2 AUTO DELLA POLIZIA - IL COLPO DEL MILITARE PARTITO PER ERRORE? - IL FRATELLO DELLA VITTIMA: “È STATO SPERONATO E UCCISO. QUESTO È UN OMICIDIO"

Da “repubblica.it

 

davide bifolcodavide bifolco

Viaggiavano in tre su uno scooter e non si sono fermati all'alt dei carabinieri. Durante l'inseguimento, uno dei fuggitivi, Davide Bifolco, un ragazzo incensurato di 17 anni (li avrebbe compiuti il 29 settembre prossimo), è stato ucciso da un colpo di pistola, partito pare accidentalmente, da un militare.

 

È accaduto nella notte a Napoli, nel quartiere Traiano. Subito sono esplose le proteste e centinaia di persone sono scese in strada sfogando la loro rabbia: un'auto della polizia è stata completamente distrutta e altre sono state danneggiate. Ressa di familiari e conoscenti del giovane anche all'ospedale San Paolo, dove si trova la salma che dovrà essere sottoposta ad autopsia. 

 

Fuggito un latitante. In caserma, fermato dai militari dell'Arma, c'è un secondo occupante del mezzo, il 18enne Salvatore Triunfo, precedenti per reati contro il patrimonio e danneggiamento. I carabinieri invece hanno identificato e ricercano il terzo occupante dello scooter, un latitante con precedenti per reati contro il patrimonio, evaso dai domiciliari a febbraio scorso.

davide bifolco 5davide bifolco 5

 

La prima ricostruzione. Nel corso di un servizio per il controllo del territorio i carabinieri del Nucleo radiomobile di Napoli hanno notato tre persone in sella a uno scooter che stavano percorrendo, secondo la ricostruzione dei militari, con fare sospetto il viale Traiano. Secondo quanto riferito dai carabinieri, i tre non si sono fermati all'alt ed è nato un inseguimento che si è concluso su via Cinthia, quando il conducente dello scooter in corsa ha preso un'aiuola perdendo il controllo del mezzo, urtando l'auto dei militari e cadendo a terra.

 

 

Subito dopo la caduta uno dei sospetti, inseguito da un carabiniere, è riuscito a fuggire a piedi facendo perdere le tracce. Mentre l'altro militare stava bloccando gli altri due, ha accidentalmente esploso un colpo con la pistola d'ordinanza che ha raggiunto il ragazzo di 17 anni. Il giovane è stato soccorso e portato all'ospedale San Paolo, dove è morto. L'Autorità Giudiziaria, subito intervenuta sul posto, sta sentendo alcune persone per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.

 

davide bifolco 4davide bifolco 4

Il racconto della mamma. "Quando gli ha sparato non l'ha visto in faccia? Quel carabiniere non ha visto che Davide era un bambino?". La signora Flora non fa che piangere. Racconta gli ultimi istanti di vita del figlio Davide. "Ieri sera è venuto da me, aveva freddo e mi ha chiesto un cappellino - racconta Flora - mi ha detto: 'Mamma, faccio l'ultimo giro col motorino e torno a casa. Poi, mi sono venuti a chiamare, volevano i documenti. Sono scesa in strada e ho visto Davide a terra. Ho cercato di muoverlo, l'ho preso per il braccio, ma non si muoveva più. Era già morto". "Ora, se ha il coraggio, quel carabiniere deve uccidere anche me, perché mi ha ucciso mio figlio" aggiunge la mamma di Davide.

 

La rabbia del fratello. "E' stato un omicidio, non s'inventassero scuse. E' stato un omicidio", dice tra le lacrime nel rione Traiano, Tommaso Bifolco, fratello di Davide. "Non è caduto durante l'inseguimento - aggiunge - è stato speronato e ucciso".

 

"Mio fratello è stato colpito al cuore. E dopo, quando lui era a terra, i carabinieri hanno anche avuto il coraggio di ammanettarlo e di mettergli la testa nella terra. Aveva la polvere in bocca, mio fratello", aggiunge con rabbia Tommaso. "Io mi vergogno di essere un italiano. Ora lo Stato, chi ci chiederà scusa per quello che è successo? - dice Tommaso -

 

Mio fratello era un ragazzo d'oro, mai droga, mai rapine, mai nulla. Non voleva proseguire gli studi e io lo stavo convincendo a fare il mio stesso lavoro, l'ascensorista. Stava facendo solo un giro nel quartiere con il suo motorino, e per questo a Napoli si deve essere uccisi? Qui di morti ne vediamo tanti ma stanotte un intero rione è sceso in strada e sapete perché? Perché non è stato ucciso un camorrista ma un ragazzo innocente".

 

davide bifolco 3davide bifolco 3

Secondo il fratello del ragazzo ucciso, Davide non si è fermato all'alt dei militari "perché guidava uno scooter non suo, non era assicurato e non aveva il patentino". "La mia famiglia non aveva soldi per comprare un motorino a Davide - aggiunge - Forse si è spaventato, forse voleva evitare il sequestro del mezzo e per questo non si è fermato davanti alle forze dell'ordine".

 

L'amico. Enrico ha ancora lo sguardo spaventato. Ripete, quasi a memoria, quel che ha vissuto stanotte. Era a bordo di uno scooter insieme ad un amico, accanto a Davide. "Stavamo percorrendo un viale quando ad un certo punto una macchina dei carabinieri è andata contro lo scooter di Davide. E' iniziato l'inseguimento, è stata puntata la pistola e Davide è stato ucciso - dice ancora - l'hanno ammanettato come il peggior dei criminali, nonostante fosse già stato colpito". "Davide era un bravissimo ragazzo - aggiunge Enrico - per me era un fratello. Giocavamo a calcio, scherzavamo tra di noi. Non eravamo delinquenti, stavamo soltanto facendo un ultimo giro prima di tornare a casa".

 

Proteste in strada. Alle 2.45 è avvenuto il ferimento da parte del carabiniere del 17enne e poi il decesso del ragazzo in ospedale, al pronto soccorso del San Paolo, dove era stato immediatamente portato. Durante il sopralluogo per i rilievi, la gente, parenti e amici dei tre in scooter, è scesa in strada. Poi la tensione, gli insulti alle forze dell'ordine e il danneggiamento di due volanti e due gazzelle parcheggiate in strada. Anche per due gazzelle con finestrini infranti. Alle 3.30 la situazione era tornata normale e i residenti rientrati nelle loro abitazioni.

 

davide bifolco 1davide bifolco 1

"Stanotte eravamo a centinaia contro i carabinieri che hanno ucciso Davide - racconta la signora Annalisa - c'erano anche i nostri figli, perché quello che è successo è una vergogna. Loro ci dovrebbero difendere e invece hanno ucciso un ragazzino innocente. Qui, al rione Traiano, i Carabinieri non li vogliamo più".

 

Ed è la polizia a presidiare l'ospedale San Paolo di Napoli, dove si è creata una situazione di tensione. Una ressa di persone, parenti e amici del 17enne ucciso, presidia infatti l'ala in cui è stata trasportata la salma a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'autopsia.

 

Davanti alla casa del fratello di Davide, al rione Traiano, ci sono ora alcune decine di persone, amici e abitanti del quartiere.

 

Il precedente. Il 31 luglio scorso, a Cardito, nel Napoletano, un incidente analogo. In quel caso Antonio Mannalà, 27 anni, già noto alle forze dell'ordine, aveva appena rapinato una coppia di fidanzati e la pallottola che lo ha colpito mortalmente partì mentre veniva ammanettato.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”