"NON SONO STATO INFORMATO DELLO SFRATTO DEL LEONCAVALLO" - L'ACCUSA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA: "IERI, DURANTE IL COMITATO PER L'ORDINE E LA SICUREZZA, NON È STATO FATTO CENNO DELL'OPERAZIONE CONTRO IL CENTRO SOCIALE. C'ERANO MOLTE MODALITÀ PER AVVERTIRE L'AMMINISTRAZIONE" - SALVINI SEMBRA ESSERSI DIMENTICATO DI QUANDO, DA GIOVANE COMUNISTA PADANO, BAZZICAVA IL "LEONKA". IL LEADER DELLA LEGA GIOISCE CITANDO MILEI: "AFUERA!" - ANCHE LA MELONI GODE: "IN UNO STATO DI DIRITTO NON POSSONO ESISTERE ZONE FRANCHE O AREE SOTTRATTE ALLA LEGALITÀ" (ASPETTIAMO CON ANSIA LO SGOMBERO DEL PALAZZO OCCUPATO DAI NEO-FASCISTI DI CASAPOUND A ROMA)

MELONI, IN STATO DIRITTO NON POSSONO ESISTERE ZONE FRANCHE

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(ANSA) - ROMA, 21 AGO - "In uno Stato di diritto non possono esistere zone franche o aree sottratte alla legalità". Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni dopo lo sgombero del Leoncavallo a Milano.

 

"Le occupazioni abusive - aggiunge - sono un danno per la sicurezza, per i cittadini e per le comunità che rispettano le regole. Il Governo continuerà a far sì che la legge venga rispettata, sempre e ovunque: è la condizione essenziale per difendere i diritti di tutti".

 

SALA, COMUNE NON AVVISATO DELLO SFRATTO DEL LEONCAVALLO

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(ANSA) - MILANO, 21 AGO - "Ieri ero a Palazzo Marino, impegnato in incontri di lavoro. Ho delegato il vicecomandante della Polizia locale in mia rappresentanza a partecipare al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza che, come consuetudine, si tiene ogni mercoledì. In quella sede non è stato fatto cenno ad alcuno sfratto esecutivo del centro sociale Leoncavallo".

 

Lo afferma, in una nota, il sindaco di Milano Giuseppe Sala. "Per un'operazione di tale delicatezza, al di là del Comitato, c'erano molte modalità per avvertire l'Amministrazione milanese. Tali modalità non sono state perseguite", aggiunge il primo cittadino che definisce il centro sociale "un valore storico e sociale nella nostra città. Ho ricevuto stamattina dal Prefetto la notizia".

 

MATTEO SALVINI IN DIFESA DEL LEONCAVALLO

SALA, 'NON INFORMATO DELLO SFRATTO. IL LEONKA HA VALORE'

 

(ANSA) - MILANO, 21 AGO - Il sindaco di Milano Giuseppe Sala non è stato informato preventivamente dell'esecuzione dello sfratto del centro sociale Leoncavallo, anche se ieri in prefettura si è svolta una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza a cui Sala aveva delegato il vicecomandante della polizia locale. "In quella sede non è stato fatto cenno ad alcuno sfratto esecutivo del centro sociale Leoncavallo" ha detto sala convinto che "per un'operazione di tale delicatezza, al di là del Comitato, c'erano molte modalità per avvertire l'Amministrazione milanese".

 

 

E' stato il prefetto Claudio Sgaraglia, con una telefonata ad avvisare il primo cittadino che ribadisce il valore del Leonka. "Un valore storico e sociale nella nostra città". "A mio parere - ha aggiunto - , questo centro sociale deve continuare ad emettere cultura, chiaramente in un contesto di legalità. Da anni e anni è un luogo pacifico di impegno. Confermo la volontà di mantenere aperta l'interlocuzione con i responsabili delle attività del centro sociale".

KISS ME LIBIA - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

 

LEONCAVALLO: CASARINI 'SGOMBERO CON SOTTERFUGIO, RIDICOLI'

(ANSA) - MILANO, 21 AGO - "Lo sgombero del Leoncavallo, che è un pezzo di storia importante di Milano e del nostro Paese, lo hanno fatto con un sotterfugio, a trattativa in corso. Agiscono come i ladri di notte e poi si pavoneggiano per il loro 'eroismo': ridicoli". Così Luca Casarini, oggi capomissione di Mediterranea ed ex leader delle tute bianche, commenta lo sgombero dello storico centro sociale da via Watteau.

 

 

"Sommessamente ricordo che la parte migliore della storia del Leoncavallo partì dallo sgombero manu militari del 1989, 'quando ci vuole ci vuole', che portò - scrive Casarini - a una mobilitazione in tutta Italia straordinaria e alla sua riconquista e ricostruzione. Poi ci fu il 1994, e anche lì ai teorici del manganello, andò malino. Se fossi in loro, da Salvini in giù, farei meno baldoria: lo spirito del Leoncavallo non potranno mai ucciderlo.

 

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È lo spirito - continua l'ex leader dei disobbedienti - di chi dal basso ha sempre lottato contro l'ingiustizia sociale e i ras della speculazione del mattone in una città come Milano". "Non si cancellano 50 anni di storia, nemmeno se si ha a disposizione l'esercito - conclude -. Il Leoncavallo sta nei cuori di tante generazioni e, ne sono sicuro, anche di quelle che verranno".

 

BONELLI, PIANTEDOSI SGOMBERA LEONCAVALLO E TUTELA CASAPOUND

(ANSA) - ROMA, 21 AGO - "Lo sgombero del Leoncavallo, presentato dal ministro Piantedosi come un trionfo di legalità, dimostra ancora una volta l'ipocrisia e il doppiopesismo di questo governo. Un presidio culturale, sociale e politico attivo da oltre trent'anni a Milano, che ha dato voce a generazioni di giovani, artisti e attivisti, viene liquidato come semplice 'illegalità', mentre l'immobile occupato dai fascisti di Casapound nel cuore di Roma resta intoccabile per Piantedosi".

 

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Così Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra che prosegue : "Il Leoncavallo ha rappresentato, piaccia o meno al ministro Piantedosi, uno dei centri culturali più vivi del Paese, uno spazio autogestito dove si è fatta politica, arte, mutualismo, solidarietà e partecipazione, che ha visto tra i suoi fruitori anche il Ministro Salvini che oggi parla di illegalità. Ci aspettiamo ora lo sgombero immediato di via Napoleone III, dove da anni Casapound occupa un immobile pubblico in pieno centro a Roma", conclude Bonelli.

 

PIANTEDOSI, 'SGOMBERO LEONCAVALLO DIMOSTRA TOLLERANZA ZERO'

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(ANSA) - ROMA, 21 AGO - "Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità. Per trent'anni quell'immobile è stato occupato abusivamente. E al danno si è aggiunta la beffa: lo Stato costretto persino a risarcire i danni dell'occupazione. Oggi finalmente viene ristabilita la legalità.

 

Il governo ha una linea chiara: tolleranza zero verso le occupazioni abusive. Dall'inizio del nostro mandato sono già stati sgomberati quasi 4mila immobili. Lo sgombero del Leoncavallo è solo un altro passo di una strategia costante e determinata che porteremo ancora avanti". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.

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LEONCAVALLO, SALVINI 'LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI, AFUERA!'

(ANSA) - MILANO, 21 AGO - "Decenni di illegalità tollerata, e più volte sostenuta, dalla sinistra: ora finalmente si cambia. La legge è uguale per tutti: afuera!". Il leader della Lega, Matteo Salvini, commenta così, sui social, lo sfratto dello storico centro sociale Leoncavallo di Milano.

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