bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza

NELLA NOTTE UNA “ENORME PALLA DI FUOCO” È STATA SEGNALATA A GAZA, DOPO GLI ATTACCHI AEREI ISRAELIANI – GIALLO SULLE PAROLE DEL PRESIDENTE DELL’ANP, ABU MAZEN (POI SMENTITE): “LE AZIONI DI HAMAS NON RAPPRESENTANO IL POPOLO PALESTINESE” –NEGLI ATTACCHI SU GAZA SONO MORTI 14 DIPENDENTI DELL’AGENZIA ONU PER I RIFUGIATI -  INTANTO AL SISI HA APERTO IL VALICO DI RAFAH, PER FAR USCIRE OLTRE 600MILA PROFUGHI. MA È UN GROSSO RISCHIO: LA STRISCIA VERREBBE OCCUPATA E I PALESTINESI SI SPOSTEREBBERO SUL SINAI. IN PIÙ, COSA CHIEDE IN CAMBIO?

 

attacco israele striscia gaza

'VALICO RAFAH APERTO DALLE 9:00 PER USCITA STRANIERI'

(ANSA) - Un funzionario dell'Ambasciata palestinese a Washington, Kamel Khatib, citato dalla Nbc, ha reso noto che gli stranieri ed i palestinesi con nazionalità straniera potranno uscire da Gaza attrareso il valico di Rafah con l'Egitto a partire dalle 9:00 di questa mattina ora locale (le 8:00 in Italia), quando anche gli aiuti umanitari cominceranno ad arrivare a Gaza. Secondo media israeliani, il valico resterà aperto per cinque ore.

 

APERTO IL VALICO DI RAFAH FRA GAZA ED EGITTO

(ANSAmed) - Il valico di Rafah fra Gaza ed Egitto è stato aperto. Lo riferiscono fonti locali secondo cui al suo interno sono adesso in corso i preparativi logistici per introdurre a Gaza aiuti umanitari e per consentire l'uscita di cittadini stranieri e di palestinesi con doppia nazionalità. Nelle ultime ore sul versante egiziano sono stati rimossi gli sbarramenti che ostruivano il valico. La Mezzaluna rossa di Gaza, equivalente locale della Croce Rossa, afferma che gli aiuti includono medicinali, coperte, materassi e scorte di acqua potabile.

 

ONU, 14 DIPENDENTI UNRWA MORTI IN ATTACCHI ISRAELE SU GAZA

(ANSA) - Quattordici membri del personale dell'agenzia umanitaria dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Gaza: lo ha detto il capo dell'agenzia, Philippe Lazzarini, durante una conferenza stampa tenuta ieri sera. Lo riporta il Guardian. Il mondo ha "perso la sua umanità", ha affermato inoltre Lazzarini commentando la situazione nella Striscia, aggiungendo di aver organizzato la conferenza stampa per "lanciare l'allarme", poiché i suoi colleghi a Gaza non possono più fornire assistenza umanitaria nell'enclave.

 

GUERRA HAMAS-ISRAELE, NUOVI RAID SU GAZA.

Estratto da www.lastampa.it

 

Oltre 600mila palestinesi in fuga

israele bombardamenti su gaza

Oltre 600mila residenti di Gaza hanno risposto all'appello delle autorità israeliane di lasciare il nord e di trasferirsi a sud della Striscia in vista della possibile operazione militare. Lo ha detto il portavoce dell'Esercito, Daniel Hagari. […]

 

Nuovi raid su Gaza, vittime

Una «enorme palla di fuoco» è stata segnalata a Gaza, dopo "molteplici attacchi aerei" da parte dell'esercito israeliano, che hanno causato la morte di diverse persone nelle ultime ore.

 

Lo riferisce il corrispondente di Al Jazeera, aggiungendo che due degli attacchi hanno colpito sedi della Protezione civile causando almeno sette morti. Sono stati colpiti anche obiettivi a Khan Younis, ma la tv non è riuscita a determinare il numero delle vittime. […]

 

Abu Mazen: le azioni di Hamas non rappresentano il popolo palestinese

BENJAMIN NETANYAHU

«Le politiche e le azioni di Hamas non rappresentano il popolo palestinese». Lo ha detto il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, Abbas ha affermato, durante un colloquio con il presidente venezuelano Nicolás Maduro, che «le politiche e le azioni di Hamas non rappresentano il popolo palestinese» e che l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) è l'unico rappresentante legittimo del popolo palestinese.

 

AIUTI E OSTAGGI: LA PARTITA CON L’EGITTO PER IL VALICO SUD

Estratto dell’articolo di Andrea Nicastro per il “Corriere della Sera”

 

SISTEMA ANTI MISSILE ISRAELIANO IRON DOME

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è passato ieri da Il Cairo come ultima tappa dei suoi frenetici quattro giorni attraverso sette Paesi arabi. Obiettivo: scongiurare l’allargamento del conflitto israelo-palestinese. Washington chiede all’Egitto di aiutare a riportare a casa i cittadini americani sotto bombardamento nella Striscia di Gaza. Ci sono circa 500 cittadini americani nella Striscia di Gaza, in gran parte con origine palestinese.

 

Blinken vorrebbe che almeno per loro l’Egitto aprisse il valico di Rafah che è l’unico passaggio che collega la Striscia di Gaza a un territorio che non sia Israele. Sarebbe pronto un baratto per il quale Blinken deve ancora ottenere l’assenso definitivo di tutte le parti in causa: evacuazione in cambio di aiuti umanitari.

JOE BIDEN AL SISI

 

I cittadini americani e occidentali […]  verrebbero autorizzati da Hamas a lasciare la Striscia, da Il Cairo ad entrare in Egitto se i circa 100 tir di aiuti umanitari inviati da Paesi musulmani e dall’Onu potranno entrare senza essere bombardati da Israele. Lo Stato ebraico vuole il controllo sui carichi, per evitare il contrabbando di armi.

 

[…] Il presidente egiziano Al Sisi sa che la sua disponibilità umanitaria potrebbe rivelarsi una trappola. La Striscia si svuoterebbe dei suoi abitanti, verrebbe occupata dagli israeliani e i due milioni di palestinesi si trasferirebbero nel deserto egiziano del Sinai.

 

israele bombardamenti su gaza

L’ Economist ipotizza che sul tavolo della trattativa ci siano dei miliardi per accogliere i palestinesi. Il rischio per Al Sisi è altissimo e ha ribadito a Blinken che «la sicurezza egiziana è irrinunciabile». Più criptico il segretario di Stato: «la gente di Gaza deve stare nelle proprie case, ma anche avere la possibilità di sfuggire i combattimenti».

bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 8bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 15bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 16bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 14BOMBARDAMENTI ISRAELIANI SU GAZA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?