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UNA NOTTE CON I “SOLDATI DI ODINO” - TRA PUGNALI NAZISTI, CAPPELLI DELLE SS E MAGLIETTE DI HITLER, IL GRUPPO DI FANATICI SKINHEAD CHE PATTUGLIANO DI NOTTE LE STRADE DELLA FINLANDIA “PER TENERE AL SICURO LE NOSTRE DONNE DALLE VIOLENZE DEGLI IMMIGRATI” - VIDEO

VIDEO - UNA NOTTE CON I SOLDATI DI ODINO

 

Da http://www.dailymail.co.uk

 

Guidata da un mastino ringhioso, una gang di violenti neonazisti pattuglia le strade della Finlandia durante la notte. Sono impegnati a fare “ronde ai migranti”, mentre usano con disinvoltura espressioni quali “pulizia etnica” e “razza bianca”.

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Si fanno chiamare i “soldati di Odino”, marciano fieri e arrabbiati, bamboccioni imbacuccati nei loro zuccotti e bomber neri, con il logo bianco e blu stampato in grande sulla schiena.

 

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Esaltati e decisi, si sentono chiamati a farsi carico di un’importante missione civile, quella di intervenire direttamente “per proteggere mogli, fidanzate, figlie” dalle aggressioni che potrebbero subire a causa del continuo e ininterrotto fiume migratorio che negli ultimi mesi ha raggiunto i massimo livelli di piena nel paese scandinavo.

 

Il “DailyMail” ha ottenuto l’accesso esclusivo a una delle sedi segrete del gruppo, un cumulo di cimeli nazisti e propaganda di supremazia bianca e white power.

 

“Il governo ha gestito male le cose, e noi siamo la conseguenza”, afferma Jani con il volto coperto, 27 anni, uno dei leader del gruppo, che di giorno lavora in una fabbrica di carta. “I politici stanno permettendo ai migranti di violentare le nostre donne, e non stanno facendo nulla. Ci sarà una guerra qui, per le strade, e noi saremo pronti a combattere”. Altri compagni scimmiottano vecchi slogan motivazionali quali quello della 'pulizia etnica’.

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Fondata dall’ex detenuto Mika Ranta, un reo confesso, un violento neonazista, i “Soldati di Odino” sono un gruppo anti-immigrati in rapida crescita. Un riflesso della paura e della rabbia nei confronti del “diverso” come reazione disperata agli attacchi terroristici, agli abusi sessuali, a un flusso migratorio che non accenna a fermarsi. Un unico grande calderone, insomma, quello contro cui si scagliano questi giovani arrabbiati. A muoverli sono la pancia e l’ideologia, mentre manca del tutto una lucida riflessione sul tempo che stiamo vivendo.

 

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La stragrande maggioranza dei soldati di Odino vengono dalla classe dei lavoratori. Un facchino, diversi lavoratori in acciaio, un meccanico, un autista di camion e un operaio di fabbrica. Molti di più sono disoccupati, vittime della crisi economica che da tre anni ha raggiunto anche le estreme punte della Finlandia.

 

Quasi tutti hanno precedenti penali, detenzioni scontate, arresti domiciliari. Per esempio Juha-Matti Kinnunen, uno dei leader del gruppo, a soli 28 anni ha già 30 reati sulla fedina penale, tra cui frode, violenza, rapina.

 

Il gruppo attualmente ha attratto 25 mila like su Facebook, e sta crescendo ogni giorno. Sostengono di avere più di 25 cellule in tutta Europa, oltre 600 membri tra Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Polonia, Germania, Estonia, Ungheria, Gran Bretagna e Stati Uniti.

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Ma cosa ne pensano i locali, coloro i quali i Soldati si sentono in dovere di proteggere? In molti trovano il gruppo intimidatorio. A Joensuu, una città a est dove i soldati sono banditi nella maggior parte dei bar, una studentessa scende dalla bicicletta per raccontare al MailOnline quanto sia sospettosa del gruppo: “Dicono che stanno facendo il lavoro che dovrebbe fare la polizia, ma sono criminali”.

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Lari Kuosmanen, un 26enne disoccupato ricoperto di tatuaggi, leader della “divisione” Joensuu dei Soldati, ammette di avere la fedina penale sporca, ma si giustifica dicendo che “tutti hanno commesso degli errori”. “Il gruppo di Odino non ha commesso atti di violenza, finora,” racconta. “Stiamo cercando di proteggere le persone. Il problema è che è difficile essere buoni se si viene visti come i cattivi”.

 

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Sostengono inoltre di non essere connessi al neo-nazismo. Ma quando il “DailyMail” ha ottenuto l'accesso esclusivo al quartier generale del gruppo, un bar in un sobborgo di Kemi la prima cosa che ha notato, sono i fucili d’assalto, un pugnale con una svastica sul manico, il cappello di un ufficiale delle SS posto sulla cima di un teschio, una t-shirt di Adolf Hitler. Poster e riviste di gruppi skinhead, una maschera antigas e un cappio del boia. Il soffitto è coperto con una rete mimetica e grandi bandiere finlandesi coprono le pareti.

 

Secondo i membri del gruppo gli oggetti nazisti appartengono al leader, negando una loro appartenenza al neonazismo. Ammettono, tuttavia, di non avere “nessun problema” con gli oggetti che riempiono il locale.

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“Se i Soldati obbediscono alle regole e non causano problemi, le loro opinioni personali non contano”, ha detto Jani.

 

Tuttavia, molti di loro affermano di credere che il nazismo non fu 'affatto male', e che aveva 'buoni spunti' come un’attenzione al tema della 'tutela della cultura nazionale'. Alcuni condividono anche l’assunto della supremazia bianca.

 

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“I bianchi non permetteranno ai musulmani di distruggere la loro cultura”, dice l’ex detenuto Juha-Matti Kinnunen, 27 anni. “Se le cose vanno avanti così, una pulizia etnica sarà necessaria. Il cristianesimo e l’islam sono sono in guerra da centinaia di anni, e non si fermeranno fino a quando una parte non prevarrà. Lotteremo per difendere la nostra cultura, la nostra terra e le nostre persone”.

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