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UNA NOTTE AL MUSEO - IL PIANO PER RIAPRIRE CON LA ROAD MAP FISSATA DAL CAMPIDOGLIO: INGRESSI CONTINGENTATI, APERTURE SERALI, PRENOTAZIONI E VISITE GUIDATE SU SMARTPHONE PER RISPETTARE IL DISTANZIAMENTO SOCIALE ANTI-CONTAGIO AI MUSEI CAPITOLINI E AI MERCATI DI TRAIANO DOVREBBERO ENTRARE FINO A 100 PERSONE ALL' ORA…

Lorenzo d' Albergo per “la Repubblica”

 

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Con la massima calma, evitando resse al botteghino e prenotando online l' orario della visita. Martedì 19, salvo colpi di scena dalle parti di palazzo Chigi, riaprirà buona parte delle mostre e delle esposizioni di Roma. E, per non farsi trovare impreparato, il Comune si è già attrezzato con un piano studiato nei minimi dettagli: ingressi contingentati. E, in base alla richiesta di biglietti, aperture serali nei musei più gettonati per permettere ai visitatori di godersi lo sterminato patrimonio artistico capitolino senza incappare nel rischio di assembramenti. La prima bozza della relazione della Sovrintendenza, discussa ieri dai consiglieri della commissione Cultura, punta anche su prenotazioni e audioguide sullo smartphone personale.

 

l La statua di Marco Aurelio ai Musei capitolini segue dalla prima di cronaca di Lorenzo d' Albergo Nel primo piano della Sovrintendenza - letto ieri in commissione, potrebbe ancora essere modificato da qui alla riapertura in base alle linee guida del governo - emerge subito un' ipotesi per il contingentamento degli ingressi nella rete dei 21 siti del sistema museale del Comune.

 

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Secondo i primi studi della sovrintendente Maria Vittoria Marini Clarelli, per rispettare il distanziamento sociale anti-contagio ai Musei Capitolini e ai Mercati di Traiano dovrebbero entrare fino a 100 persone all' ora. Nella Villa di Massenzio sull' Appia e ai Fori Imperiali, nell' area della Colonna Traiana, gli ingressi diventano 80 l' ora. All' Ara Pacis sono 50 più altri 50 ogni ora nello spazio delle mostre. Nel Casino Nobile e nella Casina delle Civette di villa Torlonia, 30 persone all' ora per struttura. Idem alla Galleria d' arte moderna di via Crispi, al Museo di Roma in Trastevere e a quello di zoologia. I visitatori tornano a essere 50 all' ora a Palazzo Braschi e alla Centrale Montemartini. Solo 20 ai musei Barracco, Bilotti, Canonica, al Napoleonico e a quello delle Mura. Si scende a 10 al Museo della Repubblica romana e della memoria garibaldina.

 

Ipotesi, come detto. Che danno però un' idea di come si visiteranno i musei civici all' epoca del Covid- 19.

Cambieranno le abitudini: il biglietto si compreranno sempre prima su internet o chiamando lo 060608. E con l' acquisto si dovrà prenotare anche l' orario di visita. I ticket si stamperanno direttamente a casa o si caricheranno sul cellulare. Una novità per evitare il più possibile il contatto tra il pubblico e i dipendenti dei musei.

 

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I lavoratori, soprattutto in biglietteria e nei bookshop, avranno postazioni fisse e saranno protetti da scudi di plexiglass. Mentre i visitatori saranno ammessi soltanto dopo aver passato il controllo dei termoscanner: non le pistole viste fino a questo momento nelle stazioni o nei negozi, ma modelli montati a terra o al muro in grado di funzionare in automatico, senza la presenza di un addetto.

 

Una volta all' interno del museo, il percorso espositivo si potrà godere seguendo i simboli a terra e affidandosi a audioguide da scaricare sul proprio smartphone. Una misura per evitare scambi di cuffiette. Per lo stesso motivo non c' è ancora una data di riapertura per il progetto di realtà aumentata ( i visori sono installati all' interno di caschi) del Circo Massimo. Un occhio di riguardo alle pratiche igieniche: oltre alla cura nello smaltimento dei guanti e delle mascherine indossate dal personale, i musei che compongono il sistema di Roma Capitale verranno sanificati con attenzione più e più volte nel corso della giornata.

fila musei vaticani 1

 

Resta la questione delle aperture notturne: i Musei Vaticani e il Colosseo in passato hanno proposto visite serali e in commissione Cultura si è ipotizzato il prolungamento fino a 4 ore dei normali orari. La chiusura - si ragiona sul sabato, ma anche su due giorni infrasettimanali ancora da definire - slitterebbe tra le 22 e le 23. Ultima parola, però, al governo Conte.

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