filippo turetta giulia cecchettin

"FARÒ IN MODO DI PARTECIPARE AL PROCESSO SOLO QUANDO È NECESSARIO" - LE PAROLE DI FILIPPO TURETTA IL GIORNO DELL'INIZIO DEL PROCESSO A TORINO. IL RAGAZZO È ACCUSATO DELL'OMICIDIO DI GIULIA CECCHETTIN, SUA EX FIDANZATA, UCCISA CON 75 COLTELLATE NEL NOVEMBRE 2003 - TURETTA: "IL MIO PENSIERO VA ALLA MIA FAMIGLIA, FERMATA CONTINUAMENTE DAI GIORNALISTI" - GIANLUIGI NUZZI: "GLI AVVOCATI DEL RAGAZZO PROVERANNO A SUPERARE IL RISCHIO DELL'ERGASTOLO, PUNTANDO TUTTO SULL'HUMANA PIETAS DELLA CORTE..."

 

1. CASO CECCHETTIN: TURETTA, SARÒ A PROCESSO QUANDO NECESSARIO

interrogatorio di filippo turetta 4

(LaPresse) - "Farò in modo di partecipare al processo solo quando è necessario, spero che finisca presto". Queste, secondo quanto apprende LaPresse da fonti accreditate, le parole di Filippo Turetta il giorno dell'inizio del processo davanti alla Corte d'Appello di Venezia. Il 22enne rischia l'ergastolo: deve rispondere di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, efferatezza, stalking e occultamento di cadavere.

 

2. CASO CECCHETTIN: TURETTA, MIO PENSIERO VA A MIA FAMIGLIA

(LaPresse) - "Il mio pensiero va alla mia famiglia, a mio fratello e ai miei genitori, che vengono continuamente fermati dai giornalisti". Queste, secondo le parole di Filippo Turetta stamattina, secondo quanto apprende LaPresse da fonti accreditate. Il giovane è accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, uccisa con 75 coltellate, nel novembre 2023, in un parcheggio a Fossò.

interrogatorio di filippo turetta 3

 

Oggi inizia il processo  davanti alla  Corte d'Appello di Venezia. Turetta ha inoltre raccontato che è stata "infastidita anche la fidanzata di suo fratello". Questa mattina a Venezia inizia il procedimento per l'omicidio di Giulia Cecchettin L'assassino rinuncia alla battaglia legale: verso il via libera all'ammissibilità delle prove

 

3. GIANLUIGI NUZZI NIENTE INFERMITÀ MENTALE, UN SOLO TESTIMONE LA SCELTA DI TURETTA PER UN PROCESSO VELOCE

Estratto dell'articolo di Gianluigi Nuzzi per “La Stampa”

 

GINO CECCHETTIN

Con l'apertura del processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin, arriva in tribunale una storia che rispecchia scelte delle parti senza precedenti. Mai avevamo visto un padre che all'indomani dell'omicidio della figlia non si ritrae chiuso nel dolore, non piange al buio, come vergognandosi del proprio vuoto ma, al contrario, si mette in gioco, affronta media e opinione pubblica perché l'assassinio di Giulia sia l'ultimo.

 

Una mossa per taluni spiazzante, persino infastidente. C'è chi l'ha accusato di esibizionismo, di farsi pubblicità per poi magari scendere in politica, ma Gino ha tenuto saldo il timone della coerenza, e risponde a suo modo. Va nelle scuole, scende nelle piazze, divora chilometri per sensibilizzare, formare, in altre parole fare rumore. [...]

colloquio in carcere tra filippo turetta e i genitori

 

Dall'altra parte, nella cella di Verona l'ex fidanzato Filippo Turetta, in questi mesi, deve aver acquisito progressiva consapevolezza – certo non sappiamo fino a che punto – di quanto di abominevole compiuto e del proprio orizzonte di vita, negli spazi, negli affetti, nelle aspettative di potenziale ergastolano.

 

La coabitazione continua con la responsabilità di aver privato la vita a chi si riteneva – a torto, evidentemente – di amare, è iniziata invisibile un attimo dopo quella sera di aggressioni e violenze per poi assumere la portata totale che un giorno - possibile ma non scontato -, Turetta prenderà con sé stesso.

 

interrogatorio di filippo turetta 2

Un percorso indipendente da quello giudiziario, ma che si intreccia con lo stesso. Da qui la maturazione di desideri, la meditazione di una strategia in questo radicale cambio di vita. E le ultime mosse di Turetta sono abbastanza chiare. Dopo aver confessato, ha deciso di saltare l'udienza preliminare e presentato una lista testi assai esigua, formata da un unico testimone da ascoltare, ovvero il proprio anatomopatologo. Scelte che annunciano quindi una linea di difesa minimalista per un processo veloce.

 

Turetta sembra che potrebbe anche accettare la bontà delle prove acquisite durante le indagini, ovvero chiedendo che gli atti siano acquisiti direttamente dalla corte chiamata a giudicarlo, rinunciando così al filtro del confronto in aula sulle stesse, filtro che i codici prevedono a legittima tutela degli imputati. Una rinuncia coerente con la totale, consapevole, assunzione di responsabilità, alla quale si dovrebbe accompagnare anche la scelta di non provare a giocare la carta dell'infermità o semi infermità mentale.

interrogatorio di filippo turetta 1

 

Del resto, le scelte dell'assassino alla vigilia e le azioni nel giorno dell'omicidio, la seguente fuga in auto in Germania, farebbero orientare alla valutazione di un soggetto con la piena capacità sia di intendere e volere sia di partecipare al dibattimento.

 

In questo scenario, e sempre che la Corte non disponga una perizia psichiatrica, si andrà in poche udienze verso la conclusione. Del resto, già dalle prime udienze si apprezzerà l'indirizzo che prenderà il dibattimento e quanti tormenti ancora Giulia dovrà patire, insieme ai familiari, prima della sentenza. Attendere udienze con battaglie su cavilli legali, impugnazione di prove, ritrattazioni e chissà cos'altro ancora, butterebbe ulteriore strazio su questa immane tragedia e non sembra davvero la strada della difesa di Turetta, che si trova di fronte a prove schiaccianti.

giulia cecchettin e filippo turetta 2

 

I penalisti proveranno a superare il rischio dell'ergastolo, puntando tutto sull'humana pietas della corte, chiedendo quindi ai giurati esattamente quello che Turetta non ha dimostrato per Giulia.

 

Come leva, nelle arringhe, l'incensuratezza e l'atteggiamento processuale saranno due carte a loro favore ma le tre aggravanti contestate (crudeltà, stalking e premeditazione) sembrano ad oggi davvero insuperabili e prevalenti. Per questo, la difesa cercherà di sostenere che è stato un delitto d'impeto anche se le precise ricerche internet effettuate dall'assassino alla vigilia dell'omicidio, i coltelli nell'auto, vanno in direzione opposta. Ma non bisogna dimenticare la crudeltà, quei colpi diretti al volto che esprimono un odio profondo, un odio senza uguali.

 

giulia cecchettin e filippo turetta 1

Filippo Turetta, seppur video collegato dal carcere, vedrà in aula Gino Cecchettin. Non lo incrocia da quando stava insieme a Giulia, da quando, un paio di volte, lo aveva incontrato, prima che i due si lasciassero, prima dei tormenti che questo ragazzo infliggeva alla ex. Un ragazzo che andava dalla psicologa dell'università, un ragazzo che qualche volta dormiva in auto, un ragazzo che evidentemente ha mostrato dei disagi da qualcuno forse mal interpretati. [...]

gianluigi nuzzi davide parenzofilippo turetta giulia cecchettinelisabetta e nicola turetta, i genitori di filippo 1alessandra viero gianluigi nuzzi quarto grado colloquio in carcere tra filippo turetta e i genitori - foto giallole ultime immagini di giulia cecchettin con filippo turetta settimanale giallo davide elena gino cecchettinl arrivo di filippo turetta a venezia 4

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...