gpl chioggia

PENSANO ALLA SPIAGGIA FASCISTA E A CHIOGGIA NON VEDONO LE “BOMBE” - NEL CENTRO DELLA CITTA’ C'E' UN IMPIANTO-MONSTRE DI GPL: TRE GIGANTESCHI SILURI DI 60 METRI PER 15, CHE HANNO UNA POTENZA ESPLOSIVA DI 54 CHILOTONI (LA BOMBA DI HIROSHIMA SI FERMAVA A 15) E POTREBBERO DEVASTARE LA LAGUNA - SUL CASO INDAGANO 4 PM

Francesco Specchia per “Libero quotidiano”

 

Altro che spiaggia fascista. Il vero problema di Chioggia sono i «bomboloni», tre sonnolenti siluri di 60 metri per 15 adagiati al centro del Paese da giganteschi Enola Gay del mare provenienti dalla Sicilia: un impianto di Gpl , gas proano liquido- il più grande d' Italia, tra i più grandi d' Europa- da 3 milioni di euro creato nottetempo nelle afose giornate d' agosto del 2016.

I DEPOSITI GPL A CHIOGGIAI DEPOSITI GPL A CHIOGGIA

 

L' impianto, nato dal nulla, è l' ossessione degli abitatori della Laguna. Sdraiato accanto al Ponte Longo, l' estrema propaggine dello struscio di corso del Popolo e a tre scuole di vario grado; infilato tra la Cattedrale e il Museo Civico, in testa alla strada che s' infila nel cuore della città; stagliato accanto ad un pregiato allevamento di moleche - i «granchi molli» preferiti dal Doge-, l' immenso deposito di gas, viene descritto in numeri urticanti.

 

I DEPOSITI GPL A CHIOGGIAI DEPOSITI GPL A CHIOGGIA

Consta di 9000 metricubi di puro Gpl più 1500 di idrocarburi misti, la cui potenza esplosiva, nel raggio minimo di 5 chilometri è stata calcolata in 54 chilotoni (per dire, la bomba di Hiroshima si fermava a 15). «Tacagà!», è l' espressione -poco raducibile- di dissenso che s' eleva dalla calli della piccola Venzia.

 

Chioggia è seduta su una polveriera. L' area dei "bomboloni", Punta Colombi, era un sito portuale destinata al "bunkeraggio", a semplice punto di rifornimento per natanti di gasolio. S' è trasformata, nei mesi, per gli autoctoni, in un incubo. Prima il passaggio e il carico/ scarico di trenta gigantesche navi gasiere all' anno, che in pieno centro, blocca il traffico e il commercio e ha riverberbi dannosi sulla viabilità della strada statale Romea.

 

GIANNI SCARPA SPIAGGIA FASCISTA A CHIOGGIAGIANNI SCARPA SPIAGGIA FASCISTA A CHIOGGIA

Poi gli odoranti dei gas, assai nocivi, che possono scaricarsi nell' aria. Poi i vigili del fuoco devono applicare la normativa Seveso 3, legge che prevede la necessità di evacuazione 2/3 volte l' anno nonchè presidi h24 di "guardie dei fuochi" (con tutto il casino generato tra pescatori e commercianti).

 

Poi, secondo, alcuni rappresentanti delle forze dell' ordine, il timore di essere bersagli di improvvisati terroristi: infatti basterebbe un' esplosione per creare un epicentro infernale nel raggio di cinque chilometri quadrati, osservano. E, forse, non hanno tutti i torti. E, di prim' acchito, pare che all' infrastruttura manchi perfino il "Via" , la necessaria valutazione d' impatto ambientale. E sembra che emergano palesi violazioni delle "Legge speciale per Venezia" , quella che prevede per la salvaguardia della gronda lagunare i progressii divieti di tutto ciò che sappia di idrocarburo. Pare.

LIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIALIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIA

 

Di contro, la Socogas, la società che ha innestato i bomboloni tra le chiappe della città, afferma di avere tutte le autorizzazioni in regola; ma i comitati Anti-Gpl, quelle autorizzazioni, non riescono a compulsarle. Certo è che la sovrintendenza, dell' impianto, non è stata avvertita; ed ha emesso un' ordinanza per la chiusura del cantiere. Il Tar, però l' ha fatto riaprire, con soddisfazione della holding Costa Bioenergie.

 

LIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIALIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIA

I cittadini continuano a riversarsi nelle piazze e la protesta si coagula attorno ai comitati, non trovando sponda potente nel sindaco metropolitano Luigi Brugnaro e nel presidente del Veneto Luca Zaia. Il primo cittadino pentastallato Alessandro Ferro è solidale ma -diciamo- non fa fuoco e fiamme . Intanto, però, il procuratore capo Adelchi d' Ippolito affida le indagini a quattro pm, dopo gli esposti di comitato e politici.

 

Francesca Crupi e Antonia Sartori lavorano sugli aspetti ambientali, Roberto Terzo su quelli autorizzativi. Massimo Michelozzi scandaglia le eventuali violazioni in materia urbanistica . Si ipotizza il disastro ambientale colposo, l' abuso d' ufficio e la violazione delle norme urbanistiche. Il braccio di ferro tra Socogas e cittadini arriva alla svolta con le indagini. Il bello è che nessuno sa come tutto sia iniziato. Tra i sindaci non sa molto - o forse sì- Giuseppe Casson, ex Dc e ed Pd, sbocciato da lista civica.

LIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIALIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIA

 

Forse più informato è Romano Tiozzo , centrodestra, cattolico vicino a Comunione e Liberazione; il quale, in tempi non troppo lontani, sosteneva la disponibilità di Chioggia alla candidatura a sito nucleare («Sisto fora co' a 'testa!» fu il commento del popolo). Il bello è che alla stampa nazionale i "bomboloni" non piacciono. Solo le Iene di Italiauno hanno martellato con servizi accorati quanto inascoltati dalle istituzioni. Che sono in imbarazzo. Il deputato Felice Casson, autoctono, sbircia il dossier e si mette «le mani nei capelli, non ci credevo». Neanch' io. Altro che spiaggia fascista...

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?