
"PHICA.NET", UNO SCANDALO CHE SI POTEVA EVITARE - LA POLIZIA POSTALE SAPEVA DAL 2019 DELL'ESISTENZA DELLA PIATTAFORMA IN CUI GLI UTENTI POSTAVANO FOTO HOT DI VIP E SVIPPATE VARIE, MA NESSUNO È INTERVENUTO - ALL'EPOCA, IL PROPRIETARIO DEL SITO VITTORIO VITIELLO VENNE ASCOLTATO DAGLI AGENTI PER SPIEGARE COME FUNZIONAVA "PHICA" E PER MANDARE A PROCESSO UN UTENTE CHE PUBBLICAVA FOTOGRAFIE DI RAGAZZE PRESE DAI LORO PROFILI SOCIAL (CIOÈ LA STESSA COSA CHE È ACCADUTA FINO AD ORA) - I VARI LIVELLI DI ATTIVITÀ DEGLI UTENTI: C'E' IL "VERGINIELLO", CHE FREQUENTA POCO LA PIATTAFORMA, E "FIGA POWER", PIPPAROLO CHE PASSA TUTTO IL GIORNO DAVANTI A "PHICA.NET" - PER CERTIFICARE CHE LE RAGAZZE NUDE FOSSERO D'ACCORDO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE LORO FOTO, VITIELLO CHIEDEVA LORO DI FOTOGRAFARSI NUDE CON IN MANO UN FOGLIO CON SCRITTO "PHICA.NET"
Estratto dell'articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”
Di "Phica", il sito che oggi sta facendo indignare l'Italia, si sapeva tutto dal 2019. Lo si poteva bloccare quando aveva appena 5-6mila utenti registrati e non più di trentamila pagine viste. Quando è stato chiuso Phica ne aveva 700mila. È stato possibile perché nessuno è intervenuto. Eppure tutto era chiaro.
Sei anni fa il suo ideatore, Vittorio Vitiello, si presentò davanti agli agenti della polizia postale per raccontare come funzionava il suo sito. E contribuire a mandare a processo un uomo, Dario Vannucchi, che «pubblicava fotografie di ragazze prese dai loro profili social», oggi a giudizio nel tribunale di Prato. Repubblica ha potuto consultare gli atti di quel procedimento.
E quello che ne viene fuori è esattamente il sistema che oggi è esploso. Anche per questo il procuratore di Prato, Luca Tescaroli (l'ufficio giudiziario ha ricevuto quell'incartamento da Firenze, per una questione di competenza) ha ripreso gli atti e sta cercando di capire se esistono gli estremi per proseguire un'indagine parallela, visto che molti protagonisti della vicenda gravitano proprio attorno alle città toscane.
Nel fascicolo c'è il verbale Vitiello in cui raccontava appunto il funzionamento del sito. «Io sono un tecnico informatico» diceva, «e mi occupo anche di questo sito. Abbiamo 30-35mila pagine viste circa al giorno e 5-6mila utenti registrati». Gli utenti dovevano registrarsi e potevano caricare liberamente le fotografie.
pacchetti rimozione foto phica.net
«Interveniamo soltanto quando ci sono foto di nudo non censurato, ovvero cerchiamo su Google se la foto è stata pubblicata su altre piattaforme o contattiamo direttamente l'utente per avere conferma della genuinità e del consenso alla pubblicazione, chiedendogli di certificarsi inviandoci in privato una foto in cui sia visibile anche nel viso la ragazza fotografata, e chiedendo alla stessa di reggere un foglio A4 in cui sono scritti il nome del sito, la data della foto e il nickname dell'utente che ha postato».
[...] «Chi pubblica lo fa sostanzialmente per l'esibizionismo. Il sito stesso non trae guadagno dalle pubblicazioni, gli introiti sono di forma pubblicitaria legati alla vendita di piccoli spazi pubblicitari tramite banner. Nel caso si accorga che siano stati inseriti annunci relativi a servizi a pagamento, ad esempio escort, provvediamo alla loro rimozione ed eventualmente banniamo gli utenti».
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Più pubblicavano gli utenti e più acquisivano possibilità di accedere a servizi nel forum: «Si passava – spiegava alla Postale Vitiello - da "verginello" a "figa power". Il ranking consiste in un punteggio dato a ogni utente in base alla sua attività sul sito e in base al consenso ricevuto dagli altri utenti.
Concorrevano a formare il punteggio di ranking il numero di messaggi pubblicati, i commenti e soprattutto gli apprezzamenti da parte di altri utenti analoghi ai ‘mi piace' di Facebook. C'era poi il sistema "karma" che consisteva in un articolato sistema di punteggio dovuto al maggiore o minore consenso da parte degli utenti più attivi». [...]
thread su phica.net.
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