esplosione acquario sea life all hotel radisson di berlino

“SEMBRAVA UNO TSUNAMI. SE FOSSE SUCCESSO ANCHE SOLO UN'ORA PIÙ TARDI CI SAREBBERO STATI DANNI SPAVENTOSI ANCHE ALLE PERSONE” – LA POLIZIA INDAGA SULLE CAUSE DELL’ESPLOSIONE DELL’ACQUARIO “SEA LIFE”, A BERLINO – PER GLI INVESTIGATORI NON CI SAREBBE “NESSUNA PROVA DI REATO” E L'INCIDENTE POTREBBE ESSERE STATO CAUSATO DA UN CEDIMENTO DELLA STRUTTURA DOVUTO A USURA. MA I LAVORI DI RESTAURO DELL'ACQUARIO ERANO STATI COMPLETATI QUEST' ESTATE DOPO DUE ANNI E MEZZO DI CANTIERI COSTATI 2,6 MILIONI DI EURO...

esplosione acquario sea life all hotel radisson di berlino 1

Uski Audino per “la Stampa”

 

Un enorme scheletro di metallo nero che gronda acqua. È quel che rimane dell'Aquadom di Berlino, il più grande acquario cilindrico al mondo, andato in pezzi alle 5,45 di ieri mattina. Collocato al centro di una corte, all'interno dell'edificio che ospita il museo marino Sea Life e l'hotel Radisson Blue, l'acquario sospeso era una delle attrazioni della capitale tedesca. 

 

Un tempio alle magnifiche sorti e progressive da un milione di litri di acqua distribuiti su 16 metri di altezza e 11 di diametro al centro del quale un'ascensore dalle pareti di vetro trasportava i visitatori del museo Sea Life all'ultimo piano. In una sorta di viaggio spettacolare attraverso le acque tropicali abitate da 1.500 pesci di 97 specie diverse.

acquario aqua dom all hotel radisson blu di berlino prima dell esplosione

 

 Ieri mattina prima dell'alba una scossa violenta ha svegliato gli ospiti dell'hotel dietro il duomo di Berlino. «Verso le sei ho sentito un'enorme esplosione, un tuono. Non capivo cosa stesse succedendo. Ho chiamato la mia amica e sono andata nella sua stanza. Da lì abbiamo visto l'acquario e la distruzione intorno a noi. Tutto era sommerso dall'acqua» ha detto la musicista israeliana Iva Yudinski, ospite dell'Hotel a Bild. Come in una scena di uno 007, un milione di litri di acqua salata con un peso di 1.000 tonnellate sono piombati a terra, riversandosi dappertutto, in parte penetrando in basso verso il garage sotterraneo, in parte travolgendo il piano terra. 

 

Porte, finestre, tavoli, sedie, l'albero di Natale, tutto è stato proiettato per la violenza della pressione sulla strada adiacente, la Karl-Liebcknecht strasse, arteria di comunicazione centrale che congiunge Alexanderplatz con Unter den Linden, nel centro storico della città. Fortunatamente deserta a quell'ora del mattino. «Ci ha svegliato un forte crepitio, mia moglie è corsa alla finestra, io sono uscito dalla porte» racconta Christian, un altro ospite dell'albergo.

 

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«Sembrava che fosse scoppiata una bomba». Qualcun altro invece, dopo la scossa, non sentendo scattare l'allarme, ha ripreso a dormire fino a quando la direzione ha chiesto a tutti di lasciare l'albergo, due ore più tardi. L'impatto del crollo è stato così forte da essere registrato dalle stazioni sismografiche di Rudow e di Lankwitz. «Tutto è distrutto dentro. Ci sono pesci morti. Mobili divelti. Finestre in pezzi. Macerie ovunque» raccontano due ospiti svizzere lasciando l'hotel.

 

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L'impressione è quella di un paesaggio dopo un cataclisma naturale, un «vero e proprio Tsunami» è il commento della sindaca della città Franziska Giffey, arrivata sul posto nelle prime ore del mattino, insieme a un centinaio di vigili del fuoco. «Se non fosse successo alle 5,45 ma anche solo un'ora più tardi, ci sarebbero stati danni spaventosi anche alle persone» ha aggiunto la sindaca. «Una fortuna nella sfortuna».

 

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Complice l'orario solo due persone sono rimaste ferite dalle schegge di vetro dell'esplosione e portate in ospedale, in condizioni non serie. Solo una dozzina di pesci su 1.500 dell'intero acquario sono riusciti a sopravvivere all'incidente, ha detto il portavoce dei vigili del fuoco. La ricerca delle cause della sciagura è iniziata ma i risultati per ora sono scarsi. Secondo la polizia di Berlino non c'è «nessuna prova di reato» e l'incidente potrebbe essere stato causato da un cedimento della struttura dovuto a usura. 

 

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Particolare inquietante dal momento che i lavori di restauro dell'acquario erano stati completati quest' estate dopo due anni e mezzo di cantieri costati in totale 2,6 milioni di euro. Né il gestore dell'acquario Sea Life né la proprietà Union Investment sanno offrire al momento una spiegazione di quanto accaduto. Ma Sea Life, catena mondiale dell'intrattenimento scientifico, 8 siti in Germania e uno in Italia a Gardaland, prende le distanze da quanto avvenuto.

 

 L'Aquadom è «un'attrazione indipendente e non è di proprietà di Sea Life Berlin, né la manutenzione e la cura sono di sua responsabilità» fa sapere in una nota, sebbene la visita al grande acquario sia inclusa nei biglietti d'ingresso e nelle sue attività di marketing. Forse nell'era del cambiamento climatico e dell'estinzione delle specie potremmo fare anche un passo avanti rispetto al godimento della natura alla Jurassic Park?

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