francesco greco stefano civardi giordano baggio

DA INQUISITORI A INDAGATI: ALLA PROCURA DI MILANO SI È PERSO IL CONTO DEI PM SOTTO INDAGINE! - NON CI SONO SOLO GRECO, DE PASQUALE E STORARI PER IL CASO AMARA: FINISCONO SOTTO INDAGINE ANCHE GIORDANO BAGGIO, STEGANO CIVARDI E MAURO CLERICI, DEL DIPARTIMENTO “REATI ECONOMICI”, CHE SAREBBERO STATI TROPPO MORBIDI CON GLI EX VERTICI DI MPS, PROFUMO, VIOLA E SALVADORI...

FRANCESCO GRECO

Paolo Ferrari per "Libero quotidiano"

 

Forse sarebbe il caso che il ministro della Giustizia Marta Cartabia mandasse gli ispettori alla Procura di Milano. Si è, infatti, perso il conto dei pm attualmente sotto indagine. Uno dei primi ad essere finito sotto procedimento è Francesco Greco, il capo dei pm, accusato di "omissione d'atti d'ufficio".

 

PAOLO STORARI

Il procuratore di Milano, secondo le accuse, non avrebbe fatto accertamenti dopo le dichiarazioni dell'avvocato Piero Amara, ex legale esterno dell'Eni, sulla loggia "Ungheria", l'associazione segreta ed illegale composta da magistrati, professionisti, imprenditori ed alti ufficiali delle Forze dell'ordine, creata per aggiustare i processi e pilotare le nomine ai vertici degli uffici pubblici.

 

montepaschi viola profumo

Sempre per il medesimo reato è indagato uno dei vice di Greco, il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, capo del dipartimento "reati economici e trasnazionali", ed il pm Sergio Spadaro, fresco di nomina da parte del Consiglio superiore della magistratura alla neo costituita Procura europea con sede in Lussemburgo. I due, titolari del procedimento Eni-Nigeria, non avrebbero depositato prove a favore degli imputati.

 

stefano civardi GIORDANO BAGGIO

In particolare dei video in cui il principale accusatore dei vertici del colosso petrolifero di San Donato stava pianificando contro di essi una strategia di discredito, accusandoli di corruzione. Il processo Eni-Nigeria era, comunque, finito in una bolla di sapone con tutti gli imputati assolti.

 

PIERO AMARA

E' invece indagato per "rivelazione del segreto" il pm Paolo Storari. Il magistrato, anche sotto procedimento disciplinare al Csm (domani è attesa la decisione, ndr), aveva consegnato alcuni verbali di Amara a Piercamillo Davigo al fine, verosimilmente, di informarlo della "inerzia" dei propri capi nel fare le indagini. Anche Davigo è stato poi indagato per rivelazione del segreto.

 

REATI ECONOMICI

PROFUMO E VIOLA

Sono poi indagati i pm Giordano Baggio, Stefano Civardi e Mauro Clerici del dipartimento "reati economici". I tre avevano il fascicolo sui crediti deteriorati di Mps nel quale erano iscritti per "falso in bilancio" gli ex vertici di Rocca Salimbeni Alessandro Profumo, Fabrizio Viola e Paolo Salvadori. I top manager di Mps, per i tre pm, non avrebbero commesso alcuna irregolarità.

 

guido salvini 1

Di diverso avviso il giudice Guido Salvini che aveva respinto la loro richiesta d'archiviazione, disponendo altri accertamenti. La perizia di Salvini aveva permesso di accertare che tra il 2012 e il 2015 la banca senese avrebbe ritardato la contabilizzazione di ben 11,4 miliardi di euro di rettifiche.

 

A seguito di ciò era scattata la denuncia contro i tre pm per "omissione d'atti d'ufficio" da parte di Giuseppe Bivona, manager del fondo Bluebell Parteners che aveva chiesto anche l'intervento della Consob. Questa vicenda ricorda, in parte, quanto accaduto al sindaco di Milano Beppe Sala nel procedimento Expo.

 

Anche all'epoca la Procura di Milano retta da Greco aveva deciso di non procedere, chiedendo l'archiviazione per tutte le accuse. La Procura generale diretta da Roberto Alfonso, però, si era messa di traverso. E dopo aver "avocato" il fascicolo e disposto nuovi accertamenti aveva chiesto il processo per il sindaco.

piercamillo davigo al tg2 2

 

Sala era stato poi condannato in primo grado a sei mesi di carcere, convertiti in una multa da 45mila euro, per il reato di "falso ideologico e materiale". Il gran numero di pm indagati in quello che ai tempi di Mani pulite era considerato il santuario della legalità potrebbe, allora, essere il motivo per cui diversi magistrati che aspiravano al posto di Greco, in pensione fra un paio di mesi, non hanno formalizzato la candidatura. Fra i nomi di punta che si sono sfilati, il procuratore di Napoli Giovanni Melillo e il procuratore antimafia di Catanzaro Nicola Gratteri.

PAOLO STORARIANTONIO DI PIETRO PIERCAMILLO DAVIGO FRANCESCO GRECO GHERARDO COLOMBO - POOL MANI PULITEfrancesco grecoGHERARDO COLOMBO - ANTONIO DI PIETRO - PIERCAMILLO DAVIGOPAOLO STORARI CON IL SUO AVVOCATOPAOLO STORARIfrancesco greco

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...