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PROFONDO GIALLO – SALVATORE MANNINO, L’IMPRENDITORE SCOMPARSO DA UN MESE, È STATO RITROVATO A EDIMBURGO: È RICOVERATO DAL 20 SETTEMBRE, HA PERSO COMPLETAMENTE LA MEMORIA E PARLA SOLO UN INGLESE ELEMENTARE – NON È CHIARO COME SIA FINITO IN SCOZIA: PRIMA DI SCOMPARIRE AVEVA LASCIATO UN MESSAGGIO ALLA FAMIGLIA IN CUI CHIEDEVA PERDONO. AVEVA CANCELLATO LA CRONOLOGIA PERCHE'...

Niccolò Magnani per "www.ilsussidiario.net"

 

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Tiene banco non solamente sui media italiani, ma anche quelli d’Oltremanica, il “giallo” nato dietro quello che a suo tempo era stato il mistero della scomparsa di Salvatore Mannino, il 52enne imprenditore italiano che aveva fatto perdere le sue tracce, prima di essere rintracciato in Scozia, dove si troverebbe ricoverato addirittura dallo scorso 20 settembre in preda a una perdita totale di memoria.

 

Secondo alcuni tabloid, l’uomo parlerebbe solamente “un inglese elementare” (non si sa se ciò sia ricollegabile a quell’amnesia che non gli ha permesso di riconoscere nemmeno la moglie e il figlio, oppure se sia dovuto a vecchie reminiscenze scolastiche) e non avrebbe completamente idea di come è finito nella cattedrale di Sant’Egidio a Edimburgo, dove era stato rinvenuto privo di conoscenza.

 

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Secondo Ivo Gronchi, il legale che segue adesso la famiglia Mannino, l’imprenditore non ricorda più il suo nome e quando si è allontanato aveva lasciato ai suoi un messaggio in codice poi facilmente decifrato (“Scusa, perdonami”) e dei soldi divisi in varie mazzette in una busta: al momento, tuttavia, non è nemmeno certo che questa perdita di memoria sia legata anche al motivo del suo allontanamento da casa, ma se si trattasse di due fatti non collegati il mistero del suo ritrovamento in quelle condizioni, oltre che della fuga, si infittirebbe ulteriormente. (agg. R. G. Flore)

 

IL MISTERO DELLA SUA "FUGA"

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Tra le tante ipotesi sul caso Mannino, c'è anche quella che l’uomo volesse scomparire dalla sua città lasciando famiglia e lavoro, con tappa la Scozia, dove è stato ritrovato privo di memoria.

 

Con sé aveva portato dei contanti e soprattutto dal suo cellulare che invece ha lasciato a casa, aveva cancellato tutta la cronologia delle chiamate e delle navigazioni su Internet, episodi che fanno pensare che volesse far perdere le sue tracce e nascondere qualcosa.

 

Forse in Scozia doveva incontrare qualcuno, forse si era legato magari per motivi di lavoro a qualche organizzazione criminale e voleva far perdere le sue tracce, con una fuga del tutto improvvisa, dopo aver accompagnato i figli a scuola (Agg. Paolo Vites)

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AMNESIA TOTALE

È possibile immagine tutto il dramma che la famiglia Mannino, una volta sollevati dall’averlo trovato sano e salvo in un altro Paese, abbia invece provato quando lui non rispondeva in italiano, non ricordava il proprio nome e soprattutto non riconosceva nessuno dei suoi stessi famigliari.

 

Secondo quanto raccontato dagli stessi parenti sotto choc all’Ansa, pare che prima della scomparsa «era assolutamente normale e conduceva una vita apparentemente felice». Secondo i medici scozzesi, «È incredibile, mai visto un caso di amnesia così totale che dura da quasi un mese”: infatti parlano già di grave turba psichica, solo che non sanno minimamente ricondurre ad un momento specifico che possa aver scatenato una totale perdita di memoria, addirittura fino al dimenticare la propria stessa lingua. 

 

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NON PARLA PIU' ITALIANO E HA PERSO LA MEMORIA

Si è scoperto qualcosa di più sulla storia di Salvatore Mannino nell’ultimo mese, solo che complica e di molto il suo ritrovamento: l’imprenditore scomparso a Lajatico e per fortuna ritrovato in un ospedale di Edimburgo, solo che la moglie e i figli giunti in terra britannica non sono stati riconosciuti.

 

Non solo, pare che non sappia rispondere nemmeno in italiano alle domande del personale sanitario: parla solo inglese in modo “scolastico”, avvisano i media britannici letteralmente stupefatti per la notizia. Casi di perdita di memoria ne è piena la storia, ma di sicuro la vicenda è alquanto strana e per di più non si è ancora scoperto cosa lo abbia portato fino in Scozia.

 

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Come spiega l’Ansa, «L'imprenditore era stato soccorso in stato confusionale mentre era a terra nella cattedrale di Sant'Egidio e poi trasferito in ospedale della città scozzese dove è rimasto ricoverato per alcuni giorni prima che le autorità riuscissero a identificarlo e a rintracciare i familiari». 

 

RITROVATO SALVATORE MANNINO IN SCOZIA

Svolta sul caso di Salvatore Mannino, l’imprenditore pisano scomparso dallo scorso 19 settembre a Lajatico, in provincia di Pisa: sono notizie positive quelle che giungono dalla Scozia dove il 52enne è stato ritrovato in un ospedale a Edimburgo.

 

Ogni qualsiasi altra domanda in merito al suo ritrovamento resta al momento avvolta dal mistero, plurimo, su come sia giunto fino in Scozia, il perché sia rimasto un mese senza fare sapere nulla a famiglia e colleghi e soprattutto il perché di quel biglietto “cifrato” lasciato dallo stesso Mannino nel momento della sua scomparsa.

cattedrale sant'egidio

 

Secondo l’avvocato, che ha avvisato la Farnesina e la famiglia dell’imprenditore, il suo assistito sarebbe stato ricoverato nella struttura scozzese già il giorno dopo la sua scomparsa. Fu la moglie a formalizzare la denuncia di scomparsa il giorno seguente ai carabinieri, il 20 settembre scorso: ricordiamo che Mannino è titolare di una cooperative di servizi in provincia di Firenze, a Fucecchio per la precisione.

 

IL MISTERO SUL MESSAGGIO CIFRATO LASCIATO

Come però sia giunto in Scozia, è un vero mistero tale quale al biglietto cifrato con due sequenze numeriche che solo il figlio di Mannino - campione di matematica - riuscì ad interpretare trasformandole in lettere alfabetiche e ottenendo un “perdonami, scusa” che non faceva premettere nulla di buono.

 

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Non solo, come spiega Repubblica il biglietto era stato ritrovato sulla borsa da lavoro di Mannino, assieme allo smartphone spento su cui erano state cancellate le chiamate e la cronologia web. Dentro l’agenda vi erano poi due mazzette di denaro da 10.300 euro complessivi: con sé dunque aveva solo alcuni documenti personali e pochissimi soldi.

 

L’ipotesi che possa esser stato derubato e tramortito è sempre presente, ma resta il mistero: che ci faceva a Edimburgo? E perché ci è voluto un mese prima di ritrovarlo, per fortuna vivo?

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