il servizio delle iene sui presunti abusi ai chierichetti del papa don gabriele martinelli

ABUSI E COSTUMI VATICANI - IL PROMOTORE DI GIUSTIZIA VATICANO CHIEDE SEI ANNI DI RECLUSIONE PER DON GABRIELE MARTINELLI E QUATTRO PER DON ENRICO RADICE. IL PRIMO È ACCUSATO DI ATTI DI VIOLENZA CARNALE E ATTI DI LIBIDINE AGGRAVATI, IL SECONDO DI FAVOREGGIAMENTO - L’AVVOCATO DELLE VITTIME: “È LA PUNTA DI UN ICEBERG. SPESSO PER PROCESSARE UN SISTEMA, BISOGNA PROCESSARE UN SINGOLO"

don Gabriele Martinelli

VIDEO: L'INCHIESTA DE LE IENE SUI PRESUNTI ABUSI SUI CHIERICHETTI DEL PAPA TORNA SUI MEDIA MONDIALI

https://www.iene.mediaset.it/2021/news/abusi-chierichetti-papa-media_1076589.shtml

 

 

Abusi chierichetti Papa: Pg chiede 6 e 4 anni per imputati

(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 15 LUG - Sei anni di reclusione per don Gabriele Martinelli, 29 anni, per atti di violenza carnale aggravata e atti di libidine aggravati, e quattro anni per don Enrico Radice, 71 anni, per favoreggiamento.

 

il servizio delle iene sui presunti abusi ai chierichetti del papa

Sono le richieste di condanna del Promotore di Giustizia vaticano, nell'udienza che si è svolta oggi nel Tribunale vaticano nell'ambito dei presunti abusi nel Preseminario San Pio X, gestito dall'Opera don Folci della diocesi di Como, dei cosiddetti 'chierichetti del Papa'. Un processo parallelo per gli stessi fatti è aperto anche al Tribunale di Roma.

 

Il Promotore di Giustizia vaticano, Roberto Zannotti, ha chiesto 8 anni di reclusione, ridotti a 4 anni, per don Gabriele Martinelli per il reato di violenza carnale aggravata e altri 4 anni di reclusione, ridotti a 2, per atti di libidine aggravati.

 

don enrico radice

Quindi un totale di 6 anni di reclusione, ridotti a motivo della minore età dell'imputato all'epoca dei fatti. Il Pg Zannotti ha delimitato il periodo punibile dal compimento dei 16 anni da parte di Martinelli il 9 agosto 2008 (quindi non dall'inizio delle violenze denunciate, tra il 2007 e il 2012).

 

Secondo l'ordinamento vaticano, infatti, ha spiegato il Promotore di Giustizia nel corso dell'udienza, non è punibile chi non ha compiuto 16 anni quando ha commesso il reato. Richiesti per l'ex Rettore del Preseminario, monsignor Radice, imputato per favoreggiamento, 4 anni di reclusione. Zannotti ha spiegato che tale reato è stato così configurato, dal momento che nell'ordinamento penale vaticano non è previsto il reato di concorso in violenza sessuale, per il quale indaga invece la Procura di Roma.

gabriele martinelli

 

Abusi chierichetti Papa: legale vittima, la punta di iceberg

(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 15 LUG - La vicenda dei presunti abusi nel Preseminario San Pio X, che opsita i cosiddetti 'chierichetti del Papa', non deve essere focalizzata sull'omosessualità ma sull'abuso di potere. Lo ha detto l'avvocato della vittima L.G., Dario Imparato, nell'udienza di oggi nel tribunale vaticano.

 

 Il legale ha ricostruito l'intera vicenda di L.G., a partire dal suo ingresso nel San Pio X nel 2006 e le violenze dell'imputato don Gabriele Martinelli iniziate l'anno successivo. Secondo l'avvocato l'ottica nella quale inserire la vicenda non è "l'omosessualità di Martinelli" bensì "l'ottica del potere", "l'esercizio violento di un soggetto potente e prepotente, che prima di soddisfare la sua libido, voleva soddisfare la sua sete di potere".

il servizio delle iene sui presunti abusi ai chierichetti del papa 2

 

 Potere proveniente da "un rapporto malsano" con il rettore don Enrico Radice, l'altro imputato del processo. In particolare, Imparato ha insistito sulla mancanza di consenso da parte di L.G., richiamando anche il movimento Me Too. E ha ricordato "il clima brutto, malsano, marcio" che, a detta di diversi testimoni, caratterizzava il Preseminario. "Questa vicenda racconta il fallimento di piccole comunità chiuse, impermeabili all'esterno", cosa che favorisce "abusi di potere".

 

DON GABRIELE MARTINELLI

"È la punta di un iceberg", ha affermato. Perciò ha chiesto la condanna di entrambi gli imputati: "Non vorrei mai pensare che Martinelli nei prossimi decenni possa fregiarsi della medaglia dell'assoluzione per fatti che questa difesa ritiene gravi". "Spesso per processare un sistema, bisogna processare un singolo".

 

Abusi chierichetti Papa: Pg, 'violenze non cose di ragazzi'

 (ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 15 LUG - Si è trattato di veri e propri "atti di violenza" e non di "cose di ragazzi". Questa la premessa del Promotore di Giustizia vaticano, Roberto Zannotti, che ha chiesto la condanna dei due imputati, don Gabriele Martinelli e don Enrico Radice, nel processo per i presunti abusi nel Preseminario dei 'chierichetti del Papa'.

 

gabriele martinelli in basso a destra

La vittima "L.G. ha riferito di molestie di vario genere caratterizzate da un crescendo. In tutto questo contesto, Martinelli manifesta un potere che lo porta ad abusare", ha detto il Pg. Zannotti ha ricordato le minacce che Martinelli avrebbe rivolto a L.G., a cominciare dal ricatto di concedergli ruoli importanti nel servizio liturgico delle messe papali in cambio di favori sessuali: "Dai che poi ti faccio servire la messa al Papa".

 

DON GABRIELE MARTINELLI

"Mi sembra una blasfemia", ha detto il Pm, "è più che turpe". Il magistrato ritiene che non c'è stato consenso agli atti da parte della vittima né quando era minorenne né dopo il compimento dei 18 anni. "Non bisogna confondere il consenso con la partecipazione all'atto".

 

 Sull'ex Rettore Radice, Zannotti ha detto che il suo comportamento è "ancora più grave" delle violenze sessuali, "sia per la carica, che per l'ostinazione di coprire fatti evidenti a tutti". "L'intera attività di Radice dal 2009 in poi era finalizzata a coprire Martinelli", come dimostra, secondo il pm vaticano, la lettera falsa con cui Radice voleva accorciare i tempi dell'ordinazione diaconale di Martinelli.

gabriele martinelli accusato di abusiil servizio delle iene sugli abusi ai chierichetti del papa in vaticanoil servizio delle iene sugli abusi ai chierichetti del papa in vaticano 1il servizio delle iene sugli abusi ai chierichetti del papa in vaticano 4don gabriele martinelli

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA