vladimir putin italia mare mar mediterraneo

PUTIN GIOCA A RISIKO NEL MEDITERRANEO – CI SONO ALTRE DUE NAVI RUSSE CHE SI STANNO MUOVENDO VERSO LE COSTE ITALIANE! SI TRATTA DEL RIFORNITORE “ACADEMIC PASHIN”, E DI UN’IMBARCAZIONE MILITARE NON IDENTIFICATA. POTREBBE ESSERE L’INCROCIATORE A PROPULSIONE NUCLEARE “PIETRO IL GRANDE” – PER IL CREMLINO IL MEDITERRANEO ORIENTALE È FONDAMENTALE: SIA PER LE ROTTE COMMERCIALI, SIA PER FAR SENTIRE ALLA NATO LA PRESENZA…

Gianluca Di Feo per www.repubblica.it

 

vladimir putin giornata della marina russa

Altre due navi russe stanno dirigendo verso il Mediterraneo. Una è il rifornitore “Academic Pashin”, simile a una petroliera e disarmato, che in passato ha svolto missioni di spionaggio, fotografato ieri davanti a Dover. L’altra è un’unità militare che naviga senza trasmettitore di posizione e non è stata identificata.

 

Negli scorsi anni “Academic Pashin” si è spesso mosso in coppia con l’incrociatore a propulsione nucleare “Pietro il Grande”, un colosso sovietico zeppo di missili e lungo 250 metri che tre giorni fa ha lasciato il porto di Severomorsk, alle porte dell’Artico. L’aviazione britannica ha mandato un aereo spia a sorvegliarne le mosse, provocando a Ferragosto la reazione degli intercettori russi che lo hanno obbligato ad allontanarsi dai cieli della base.

 

AKADEMIK PASHIN

Il sito specializzato Covert Shores ha individuato il rifornitore e il suo misterioso compagno domenica scorsa nel canale della Manica: raggiungeranno Gibilterra nei prossimi giorni. È probabile che siano destinate a dare il cambio all’incrociatore “Maresciallo Ustinov”, l’ammiraglia della Flotta del Nord che da otto mesi pattuglia le acque tra la Siria e la Sicilia. I regolamenti internazionali vietano l’attraversamento del Bosforo alle navi belligeranti e la Marina di Mosca è obbligata a una faticosa e costosa staffetta dall’estremo oriente e dall’estremo nord pur di mantenere uno schieramento potente nel Mediterraneo.

INCROCIATORE PIETRO IL GRANDE.

 

Il Cremlino infatti lo ritiene una priorità assoluta. Pochi giorni fa Vladimir Putin ha emanato una direttiva chiara: «Bisogna preservare lo status della Russia quale grande potenza navale, le cui attività sono dirette a mantenere la stabilità strategica nel mondo e rafforzare l’influenza nazionale».

 

Le linee guida insistono su un punto: l’importanza del Mediterraneo orientale, fondamentale per le rotte che vanno verso il canale di Suez e che oggi permettono il commercio con i Paesi che non aderiscono all’embargo: sono vitali per esportare petrolio, minerali pregiati, cereali ma anche per far arrivare tecnologie e macchinari dall’Asia. Oltre gli interessi economici, però, c’è una questione geopolitica: mostrare alla Nato la determinazione russa, con una sfida che ha assunto dinamiche dimenticate dai tempi della Guerra Fredda.

 

AKADEMIK PASHIN

Così il Mediterraneo da mesi si è trasformato nel secondo fronte del conflitto ucraino, l’unico dove i militari russi e quelli dell’Alleanza atlantica si confrontano a distanza ravvicinata. Mosca vi ha radunato una flotta senza precedenti: due incrociatori, altrettanti caccia, due fregate, una corvetta, almeno due sottomarini e tre navi spia.

 

INCROCIATORE PIETRO IL GRANDE

L’operazione più aggressiva è quella che ha visto a fine luglio due unità “chiudere” l’accesso al mare Adriatico alla portaerei americana “Truman”. Il caccia “Ammiraglio Tributs” ha superato il Gargano e si è spinto a largo delle coste dell’Abruzzo, seguito dal potente incrociatore “Varyag” che è rimasto poco più a sud di Otranto.

 

incrociatore Varyag

Assieme a loro l’unità da spionaggio elettronico “Vasily Tatishchev”, tutti impegnati in una “pattuglia di sbarramento” che ha provocato l’immediata reazione delle forze Nato, intervenute con l’incrociatore Usa “Sherman” e altre cinque navi americane, italiane, greche, turche e spagnole per fare quadrato intorno alla portaerei.

 

 

NAVE CACCIA ammiraglio Tributs

Da settimane, le due formazioni navali si sfidano in duelli elettronici, inquadrando gli avversari nei radar per testimoniare la capacità di colpirli, e azioni simulate nei cieli di ricognitorie e cacciabombardieri. Anche a Ferragosto un aereo spia dell’Us Navy decollato da Sigonella ha pattugliato le acque del Salento, affollate di turisti.

 

E ogni giorno dal ponte della “Truman” ci sono tra i 60 e i 90 decolli, con i jet impegnati in voli per “rassicurare gli alleati europei”: spesso le missioni arrivano dall’Adriatico al Mar Nero e addirittura al Baltico. La prossima settimana la portaerei verrà rimpiazzata dalla “George H. W. Bush”, che torna in servizio dopo due anni di ristrutturazione. Il suo nome di battaglia è “Avenger”, il Vendicatore, e l’equipaggio ha presentato la spedizione con un video: «Siamo abili, siamo letali, siamo la libertà che funziona».

 

vladimir putin giornata della marina russa 1

 

 

 

 

incrociatore varyag nel mediterraneo incrociatore varyag

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…