
PUTIN VUOLE ANNICHILIRE L’UCRAINA: PER QUASI CINQUE ORE, UNO SCIAME SENZA PRECEDENTI DI OLTRE 450 DRONI E MISSILI SI È ABBATTUTO SUL PAESE, COLPENDO NEL PIENO DELLA NOTTE KIEV E NUMEROSI CENTRI ABITATI - LE TRUPPE RUSSE CONTINUANO AD ANDARE ALL’ASSALTO E OCCUPARE NUOVE POSIZIONI SU TUTTA LA LINEA DELLA FRONTE - NEL DONETSK MERIDIONALE GLI UCRAINI SONO IN SERIE DIFFICOLTÀ: C’È STATO UN ALTRO SFONDAMENTO RUSSO E LO SCHIERAMENTO DIFENSIVO APPARE IN CRISI: I NUCLEI DI RESISTENZA VENGONO POI AGGREDITI CON DRONI, BOMBE E ARTIGLIERIA - LO STAFF DI ZELENSKY IPOTIZZA UNA MANOVRA DI MOSCA PER OCCUPARE I TERRITORI A EST DEL FIUME DNIPRO E POI MARCIARE SU ODESSA - ANCHE A SUMY L’AVANZATA NON SI FERMA…
ATTACCHI RUSSI IN UCRAINA, ALMENO 5 VITTIME
(ANSA-AFP) - KIEV, 07 GIU - È di almeno 5 vittime il bilancio degli attacchi russi sulle città ucraine di Kharkiv e Kherson. Lo hanno annunciato le autorità locali, spiegando che ci sono anche 17 feriti. Tre persone sono morte in un "raid senza precedenti" su Kharkiv, come ha annunciato il sindaco Igor Terekhov, e due in un attacco a Kherson, secondo quanto riferito dal governatore della regione, Oleksandr Prokudin.
VOLODYMYR ZELENSKY E VLADIMIR PUTIN COME PUGILI SUL RING - FOTO CREATA CON GROK
LO ZAR CAMBIA STRATEGIA ONDATE DI MISSILI PIÙ POTENTI PER TERRORIZZARE L’UCRAINA
Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”
Per quasi cinque ore uno sciame senza precedenti di oltre 450 droni e missili si è abbattuto su tutta l’Ucraina, colpendo nel pieno della notte Kiev e numerosi centri abitati. Sugli schermi radar si sono materializzati dozzine di ordigni provenienti da ogni direzione che hanno riempito il cielo di macchine mortali: «Stanno facendo guerra contro le città e contro la vita stessa», ha dichiarato il presidente Zelensky.
VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN
Il grande timore è che questo sia solo l’inizio dell’annunciata rappresaglia per l’incursione di domenica scorsa contro i bombardieri strategici russi: altre ondate potrebbero scattare nelle prossime ore, provocando danni ancora più drammatici. L’offensiva del Cremlino infatti ha messo in luce la debolezza della difesa ucraina: soltanto nella capitale i Patriot sono riusciti ad abbattere parte degli ordigni balistici.
Oltre alla carenza di missili per le batterie terra-aria, anche l’aviazione ucraina è stata poco reattiva, forse nel timore che i russi volessero individuare i rifugi dei caccia per distruggerli.
Ci sono state scene terribili: a Lutsk, il capoluogo industriale in prossimità del confine polacco, quattrocruise si sono scagliati uno dietro l’altro sugli obiettivi, dopo avere attraversato indisturbati l’intera nazione. Per la prima volta, ci sono stati ordigni spediti sullo stesso bersaglio a breve distanza di tempo: a Kiev una squadra di vigili del fuoco è intervenuta per spegnare l’incendio provocato da un drone ed è stata massacrata dal secondo.
Tre pompieri sono morti, altri nove sono rimasti feriti. Questi velivoli senza pilota sono identici ai vecchi Shahed iraniani ma hanno capacità potenziate nel sistema di guida e soprattutto nella letalità: la carica esplosiva è stata triplicata e adesso ha effetti devastanti.
[…] I russi sostengono di avere preso di mira centrali elettriche, impianti produttivi bellici e magazzini di equipaggiamenti. Ma ci sono state decine di condomini, alberghi e scuole colpite: la metropolitana di Kiev è stata interrotta così come il traffico ferroviario in alcune località della provincia e ci sono stati lunghi blackout.
Poco prima dell’incursione, gli ucraini hanno fatto partire i loro droni verso la Russia in quello che hanno definito “un attacco preventivo”: sono andati in fiamme i depositi di carburante degli aeroporti di Engels e Dyagilevo, basi dei bombardieri, oltre a due elicotteri in quello di Bryansk. Una pattuglia di velivoli robot si è spinta fino alla periferia di Mosca. Questi raid però non a incidono sulla situazione complessiva: le truppe di Putin continuano ad andare all’assalto e occupare nuove posizioni su tutta la linea della fronte.
droni ucraini attaccano mosca 3
Nel Donetsk meridionale gli ucraini sono in serie difficoltà. C’è stato un altro sfondamento russo e lo schieramento difensivo appare in crisi. Squadre di fanti si insinuano tra i capisaldi e poi li aggirano, tagliando i rifornimenti: i nuclei di resistenza vengono poi aggrediti con droni, bombe e artiglieria. Viene segnalata la costruzione di una barriera di trincee arretrata, preparandosi all’ipotesi di una vasta ritirata.
Pavlo Palisa, vicecapo dello staff di Zelensky, ipotizza una manovra di Mosca per occupare i territori a est del fiume Dnipro e poi marciare su Odessa. Un piano forse troppo ambizioso per le capacità attuali dell’armata russa. Ma i generali del Cremlino hanno comunque un disegno per spezzare il Paese. Anche a Sumy l’avanzata non si ferma […]