
IL PUZZLE DI GARLASCO IN 3D – PER SETTE ORE IERI LASER, SCANNER E DRONI DEI RIS HANNO “RILETTO” OGNI CENTIMETRO QUADRATO DELLA VILLETTA IN CUI È STATA UCCISA CHIARA POGGI 18 ANNI FA, PER RICREARE TRIDIMENSIONALMENTE LA SCENA DEL DELITTO E RIPERCORRERE I PASSI DEL KILLER – NE USCIRÀ UN MODELLINO SU CUI OGNI TRACCIA (SANGUE, IMPRONTE, DNA) SARÀ ACCURATAMENTE POSIZIONATA. SI CAPIRÀ DI PIÙ SULLA “PAPILLARE 33”, L’IMPRONTA DEL PALMO DI UNA MANO SUL MURO DELLE SCALE, VICINO AL CORPO DELLA VITTIMA, CHE LA PROCURA ATTRIBUISCE ALL’INDAGATO ANDREA SEMPIO – VIDEO
I CARABINIERI DEL RIS NELLA VILLETTA DI CHIARA POGGI A GARLASCO - ORE 14
DELITTO GARLASCO: PERITI DNA NOMINATI DAL GIP RITIRERANNO REPERTI GIOVEDÌ
I CARABINIERI DEL RIS NELLA VILLETTA DEI POGGI A GARLASCO
(LaPresse) - I periti nominati dal gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, per l'incidente probatorio sul delitto di Garlasco ritireranno giovedì 12 giugno i reperti da analizzare nel contradditorio nella maxi consulenza genetica sui dna maschili e non sulle unghie di Chiara Poggi e su altri oggetti.
Alle 10 del mattino gli esperti della Scientifica incaricati, la genetista Denise Albani e il perito dattiloscopico Domenico Marchegiani, si recheranno al comando provinciale dei carabinieri di Milano in via della Moscova e poi nel pomeriggio all'Istituto di medicina legale di Pavia. I test inizieranno il prossimo 17 giugno alla polizia scientifica.
LA NUOVA MAPPA DELL’OMICIDIO
Estratto dell’articolo di Alfio Sciacca e Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”
droni fuori dalla villetta di garlasco in cui fu uccisa chiara poggi
Laser, scanner e droni. Per ore la tecnologia ha «riletto» ogni centimetro quadrato della villetta di via Pascoli. Per ricreare in 3D la scena del delitto. Come se i 18 anni che separano da quel 13 agosto 2007 non fossero mai passati. Quel che si otterrà, fra 60 giorni, sarà un modellino, accurato e «bianco», su cui ogni traccia — sangue, impronte, Dna — sarà accuratamente posizionata per una nuova ricostruzione dell’omicidio di Chiara Poggi. […]
Nel 2007 vennero mappate le macchie di sangue sul pavimento.
E nel 2014, per il processo d’Appello bis che condannò Alberto Stasi, si estese il lavoro attraverso «tecniche geomatiche» agli schizzi sulle pareti. Ora tutto sarà riaggiornato grazie ai progressi di hardware e software.
DELITTO GARLASCO - SOPRALLUOGO DEI RIS NELLA VILLA DELLA FAMIGLIA POGGI
Sulla nuova mappatura tridimensionale sarà appuntata ogni novità investigativa. A partire dalla famosa «papillare 33». È l’impronta del palmo di una mano destra, rilevata al tempo sul muro delle scale che scendono in cantina, vicino al corpo della vittima, che la recente consulenza dattiloscopica della Procura di Pavia che con i carabinieri del nucleo investigativo di Milano sta lavorando alla nuova inchiesta, attribuiscono all’indagato Andrea Sempio.
Un segno di cui si potrebbe quindi capire la «storia». E cioè come fu lasciata su quella scalinata: se da una persona che s’appoggia alla parete affacciandosi dalla soglia, o da qualcuno posizionato qualche gradino più in basso.
DELITTO DI GARLASCO - RICOSTRUZIONE DELLA SCENA DEL DELITTO
[…] Il risultato dei rilievi svolti ieri dagli specialisti dei carabinieri, che il Racis (il Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche) ha affidato ad Andrea Berti, comandante del Ris di Cagliari, renderà possibile riposizionare anche le foto scattate nei primissimi sopralluoghi, e soprattutto osservare e valutare la scena d’insieme, così come tratteggiata dalle svariate macchie di sangue per una possibile rilettura della dinamica dell’omicidio.
Quando non ci sono occhi umani o elettronici a raccontare, sono gocce e schizzi di sangue a cercar di spiegare come si è svolto il delitto. È la Bloodstain pattern analysis (Bpa), lo studio di una scena del crimine attraverso la disposizione delle tracce ematiche.
Il 12 dicembre 2007 sono i carabinieri del Ris di Parma a ricostruire la dinamica. Che disegna un’aggressione iniziata in soggiorno, vicino alla scale che portano al primo piano, con la vittima «sopraffatta» e «colpita più volte al capo brandendo un mezzo contundente», descritto come probabilmente «privo di manico», vista la «scarsa quantità di tracce da cast-off», ovvero di sangue che si è distaccato dall’arma mentre venivano vibrati i colpi.
Quindi, il corpo è stato trascinato dai piedi fino al corridoio, dove è avvenuta la seconda fase, vicino al tavolino del telefono. Chiara sarebbe stata colpita di nuovo, forse dopo una sua reazione, per poi essere sollevata e gettata sulle scale che scendono in cantina.
In quella analisi restavano due anomalie, segnalate nella relazione. La prima, tre piccole gocce di sangue di «non facile contestualizzazione» davanti al divano. «Non si esclude – è scritto – che possano essere riferibili a un’ipotetica fase iniziale dell’aggressione (ad esempio, nel campo delle mere ipotesi, potrebbero essere la conseguenza di un pugno sferrato al naso della vittima che, poi, scappa verso le altre aree dell’appartamento)».
L’altra è la traccia sulla parete tra terzo e quarto gradino delle scale della cantina. «Considerate le proporzioni globali del pattern, non si esclude però che la vittima abbia ricevuto un ulteriore e definitivo colpo alla testa» da un aggressore che quindi sarebbe sceso per la scala.
2. A GARLASCO SI RIPARTE DA ZERO
Estratto dell’articolo di Massimo Pisa per “la Repubblica”
SOPRALLUOGO DEI CARABINIERI DEL RIS ALLA VILLETTA DI GARLASCO DEI POGGI
[…] Un album nuovo, in tre dimensioni. Su cui incollare le terribili figurine delle tracce di un massacro per ricostruire i movimenti degli assassini di Chiara – Andrea Sempio e ignoti, secondo il capo d'imputazione formulato dal procuratore aggiunto Stefano Civardi e dal pm Valentina De Stefano – e ricostruire chi colpì e su quale mattonella, chi trascinò, chi richiuse quella porta a soffietto per capire, a dispetto di quanto finora stabilito dalle sentenze, quante persone e con che ruolo fossero nella villetta.
Camminare sui passi dei killer, ridisegnare la traiettoria e l'origine di quei puntini e quelle pozze rosso scuro che gli attuali investigatori intendono ripercorrere come una dolorosa mappa.
DELITTO DI GARLASCO - IMPRONTA ATTRIBUITA AD ANDREA SEMPIO
Tutto da rifare, insomma, perché delle consulenze originali dei Ris di Parma e delle nuove misurazioni confluite nel processo di Appello Bis gli attuali inquirenti non si fidano: perché parziali (mancavano alcune misurazioni), perché complicate da utilizzare (visto il formato di alcuni file), perché ritenute comunque idonee a cercare di incastrare l'attuale condannato Alberto Stasi e non per ricostruire in maniera laica, come ritiene di fare l'attuale Procura di Pavia.
[…]
L'interno della villetta di via Pascoli, la scena del delitto di Chiara Poggi, con i propri occhi gli attuali inquirenti non l'avevano mai vista. Trascorrono sette ore tra stanze, vialetti e la strada a fondo chiuso.
Li conoscevano finora nelle foto scattate nel 2007 dai colleghi della stazione di Garlasco, della compagnia di Vigevano, del provinciale di Pavia e del Ris di Parma, e ancora nei file jpeg che confluirono nei fotomosaici a corredo della perizia sulla camminata di Alberto Stasi, firmata dai consulenti Gabriele Bitelli, Roberto Testi e Luca Vittuari nel 2014 e decisiva per la condanna del fidanzato della vittima.
Era giugno anche allora, undici anni fa. Da quei giorni, Giuseppe Poggi e Rita Preda non avevano più aperto l'uscio a nessun investigatore.
Per questo il decreto di ispezione, firmato venerdì scorso, era stato concordato nella data con i genitori della vittima e con i loro legali, preannunciato a voce ma non notificato formalmente fino a ieri mattina, circostanza di cui si sono lamentati gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco compagna a nome dei Poggi: «Ancora una volta sono rimasti amaramente sorpresi – hanno scritto in una nota – nel riscontrare che il relativo decreto di ispezione era stato reso immediatamente disponibile alla stampa e non a loro, quali persone offese dal reato, in un contesto nel quale la Procura di Pavia si era formalmente impegnata a garantire la riservatezza della verifica investigativa».
Rilievi rilanciati dal presidente dell'Unione delle Camere penali, Francesco Petrelli, che denuncia «prassi degenerativa» del riflettore acceso, «il segreto istruttorio è violato costantemente». […]
impronta attribuita ad andrea sempio
Angela Taccia - legale di Andrea Sempio - sopralluogo nella villetta del delitto di Garlasco
chiara poggi 7
DELITTO DI GARLASCO - LA SCENA DEL CRIMINE
SOPRALLUOGO DEI CARABINIERI DEL RIS ALLA VILLETTA DI GARLASCO DEI POGGI