luca attanasio vittorio iacovacci

NAZIONI DIS-UNITE – QUALCUNO AL PALAZZO DI VETRO DI NEW YORK DOVRÀ RISPONDERE DELLA MORTE DI LUCA ATTANASIO E VITTORIO IACOVACCI, CHE STAVANO VIAGGIANDO SU UN CONVOGLIO DELL’ONU, DIRETTO A UN EVENTO DEL “PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE” - COME MAI LE NAZIONI UNITE NON HANNO FORNITO UN’AUTO BLINDATA, O GARANTITO UNA SCORTA AL DIPLOMATICO ITALIANO? IL WFP DICE CHE LA STRADA ERA STATA PRECEDENTEMENTE CONTROLLATA E DICHIARATA SICURA PER ESSERE PERCORSA. È QUESTO IL MODO DI PROTEGGERE IL PERSONALE DIPLOMATICO IN UNA ZONA CHE DA 15 ANNI È L'EPICENTRO DELL'INSTABILITA' DEL CONGO?

1 – DAGONEWS

luca attanasio

Al momento sembra quasi certo che i responsabili materiali della morte dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci in Congo siano uomini delle “forze democratiche per la liberazione del Ruanda”, il “Fdlr-Foca”. Ma qualcuno dovrà rispondere anche al palazzo di Vetro di New York, dove come minimo ci dovrà essere un’indagine interna per stabilire cosa accaduto. Attanasio stava viaggiando su un convoglio dell’ONU, diretto a un evento del Programma alimentare mondiale (il World Food Programme). Come mai le Nazioni Unite non hanno chiamato un’auto blindata, o garantito una scorta minima al diplomatico italiano?

 

Mentre i vertici delle istituzioni europee hanno manifestato il loro cordoglio, le Nazioni Unite hanno fatto parlare il vice rappresentante speciale del segretario generale - capo della missione nel paese africano - David McLachlan-Karr. Per ora nessuna dichiarazione da parte del segretario generale Antonio Guterres. Oggi era troppo impegnato a parlare di suprematisti, neonazisti e della repressione in Birmania per fare uno statement  sui due italiani morti in Congo.

 

Se l’Italia farà sentire la propria voce, sarebbe il terzo “contenzioso” con l’ONU in un anno e mezzo.

 

MUSTAPHA MILAMBO - AUTISTA DI LUCA ATTANASIO

Stiamo ancora aspettando la verità sul collaboratore delle nazioni unite Mario Paciolla, trovato senza vita il 15 luglio 2020 in Colombia. Per quella vicenda sono stati indagati i poliziotti locali che hanno permesso alla Missione di Verifica delle Nazioni unite di raccogliere gli effetti personali del giovane italiano e di ripulire il suo appartamento, cancellando eventuali prove.

FRANCESCO ZAMBON

 

Stiamo ancora aspettando la verità sulle pressioni dell’OMS (altra agenzia ONU) al ricercatore Francesco Zambon, uno degli autori del rapporto critico sulla gestione italiana del Coronavirus.

 

Speriamo di non dover aspettare altri mesi per sapere la verità sul decesso dei due cittadini italiani in Congo, morti mentre dovevano essere tutelati proprio dalle Nazioni Unite.

 

2 – CONGO: ATTACCO AL CONVOGLIO ONU, COS'È LA MONUSCO

ATTACCO IN CONGO CONTRO AMBASCIATORE ITALIANO LUCA ATTANASIO

 (ANSA) - ROMA, 22 FEB - L'ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista congolese Mustapha Milambo sono stati uccisi mentre viaggiavano a bordo di un convoglio del Pam, il Programma alimentare mondiale dell'Onu, nella Repubblica democratica del Congo.

 

Nel Paese africano opera dal 1999 anche la Missione delle Nazioni Unite in Congo (Monusco), la più importante missione di peacekeeping nel mondo, con circa 15mila caschi blu. Il suo mandato è stato rinnovato a dicembre per un altro anno dal Consiglio di sicurezza dell'Onu. Pakistan, India e Bangladesh sono i Paesi che contribuiscono maggiormente al contingente militare.

 

LUCA ATTANASIO

L'attacco di oggi è avvenuto mentre la delegazione si recava da Goma a Rutshuru per ispezionare un programma del Pam per la distribuzione di cibo nelle scuole. La strada era stata precedentemente controllata e dichiarata sicura per essere percorsa anche "senza scorte di sicurezza", ha fatto sapere il Programma alimentare mondiale in una nota.

 

3 – CONGO: ONU,'DEVASTATI, PERSEGUIRE I RESPONSABILI'

 (ANSA) - ROMA, 22 FEB - "Sono devastato dalla morte dell'ambasciatore Luca Attanasio". Lo ha detto il vice rappresentante speciale del segretario generale e capo della missione Onu in Congo (Monusco), David McLachlan-Karr, il quale ha "condannato fermamente" l'attacco al convoglio del Pam. "I responsabili di questo attacco devono essere identificati e perseguiti con la massima determinazione", ha aggiunto.

 

4 – CONGO: ONU, DUE I VEICOLI ATTACCATI, ENTRAMBI DEL PAM

luca attanasio intervista di zoro 1

 (ANSA) - ROMA, 22 FEB - Sono due, entrambi del Programma alimentare mondiale (Pam), i veicoli presi di mira oggi nell'attacco nella Repubblica democratica del Congo in cui sono rimasti uccisi l'ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e un autista dello stesso Pam. Lo ha detto il rappresentante aggiunto del segretario generale dell'Onu nel Paese, David McLachlan-Karr, che "condanna con la più grande fermezza" l'episodio. L'attacco è avvenuto a nord-est di Goma.

 

5 – CONGO: CARABINIERE SI DOVEVA SPOSARE IN ESTATE

mario paciolla

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Vittorio Iacovacci, morto in un attacco in Congo assieme all'ambasciatore Luca Attanasio e all'autista, era fidanzato e stava programmando le nozze per questa estate. Nella frazione di Sonnino dove abitava tutti lo conoscevano. In molti, tra amici e parenti, si stanno stringendo in queste ore ai genitori, al fratello e alla fidanzata del carabiniere con un via vai silenzioso dalla loro abitazione.

 

antonio guterres

6 – CHI HA UCCISO LUCA ATTANASIO E VITTORIO IACOVACCI? – L’IPOTESI PIÙ ACCREDITATA AL MOMENTO È CHE I RESPONSABILI SIANO UOMINI DELLE FORZE DEMOCRATICHE PER LA LIBERAZIONE DEL RUANDA, IL FDLR-FOCA. SI TRATTA DEL PRINCIPALE GRUPPO RESIDUO DI RIBELLI DI ETNIA HUTU, NOTI PER IL GENOCIDIO IN RUANDA. I DUE ITALIANI SAREBBERO STATI PORTATI NELLA FORESTA E UCCISI –  IL CARABINERE STAVA PER FINIRE LA SUA MISSIONE, SAREBBE RIENTRATO IN ITALIA A BREVE...

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/chi-ha-ucciso-luca-attanasio-vittorio-iacovacci-ndash-rsquo-ipotesi-261918.htm

 

luca attanasio intervista di zoro

7 – CONGO, PORTATI NELLA FORESTA E UCCISI. MORTI IN UN ATTACCO L'AMBASCIATORE ATTANASIO E UN CARABINIERE

Vincenzo Nigro  e Raffaella Scuderi per www.repubblica.it

 

L'ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci, il carabiniere della sua scorta, e Mustapha Milambo, l'autista, sono stati uccisi in un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite nel Congo orientale.

 

 

 

LUCA ATTANASIO CON LE SUORE DELLA SACRA FAMIGLIA DI SPOLETO

L'attacco sembra facesse parte di un tentativo di rapire il personale Onu. L'ambasciatore viaggiava in un convoglio formato da due veicoli del World Food Programme  che comprendeva anche il Capo Delegazione Ue: a bordo c'erano in tutto 7 persone. Sentiti gli spari che annunciavano l'agguato, immediatamente i rangers di Virunga hanno lanciato un'operazione e si sono resi conto che il diplomatico e il militare erano stati rapiti: ma non sono riusciti a salvarli.

luca attanasio 2

 

La strada su cui è avvenuto l'attacco è stata ritenuta "sicura" e quindi senza necessità di scorta. A questo proposito il Wfp ha detto che "il convoglio era stato autorizzato senza scorta di sicurezza". Tutto è successo intorno alle 10 (le 9 italiane) presso la cittadina di Kanyamahoro. Sono molti i gruppi armati che operano nella zona dei monti Virunga, fra Congo, Ruanda e Uganda, e spesso prendono di mira i ranger del parco, famoso per i gorilla di montagna. Fonti sostengono che la milizia responsabile appartenga ai ribelli ruandesi, che superano il confine per rubare, uccidere e rapire.

 

Il corpo di Iacovacci è stato l'ultimo a essere evacuato dalla foresta scenario dell'attacco. Durante lo scontro a fuoco con i ranger del Virunga, il nostro ambasciatore è rimasto colpito e i ribelli hanno iniziato a scappare portando con sé Iacovacci. Dopo un chilometro e mezzo circa hanno ucciso il carabiniere lasciando lì il corpo, poi raggiunto da esercito e ranger.

fdlr foca forze democratiche per la liberazione del ruanda 1

 

Le reazioni

Sgomento e dolore in Italia e in Europa. "Ho accolto con sgomento la notizia del vile attacco che poche ore fa ha colpito un convoglio internazionale nei pressi della città di Goma uccidendo l'ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista. La Repubblica taliana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell'adempimento dei loro doveri professionali nella Repubblica Democratica del Congo". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio di cordoglio al ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

 

"Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime profondo cordoglio per la morte di Luca Attanasio e di Vittorio Iacovacci". Così si legge in una nota di palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio e il governo "si stringono ai familiari, ai colleghi della Farnesina e dell'Arma dei Carabinieri. La Presidenza del Consiglio segue con la massima attenzione gli sviluppi in coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri".

 

ribelli congo

"Immenso dolore" è stato espresso dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Unico diplomatico italiano a Kinshasa, l'ambasciatore Attanasio, era nato a Saronno (Varese) nel 1977 e si era laureato alla Bocconi in economia aziendale, entrando in diplomazia nel 2004. Esperienze a Berna, al consolato generale in Casablanca e poi Abuja, in Nigeria, era ambasciatore a Kinshasa dal settembre 2017.

 

"Con tutti i ministri degli Esteri Ue, abbiamo espresso la nostra vicinanza al ministro Luigi Di Maio e all'Italia, per la morte di tre persone nella Repubblica Democratica del Congo, fra cui l'ambasciatore italiano Luca Attanasio. Restiamo determinati a continuare a combattere contro ogni violenza nella regione", ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell.

 

8 – L'UCCISIONE DELL'AMBASCIATORE LUCA ATTANASIO E IL PANORAMA INSURREZIONALE NEL CONGO ORIENTALE

fdlr foca forze democratiche per la liberazione del ruanda

Marco Di Liddo per "Centro Studi Internazionale"

 

L’uccisione dell’Ambasciatore italiano Luca Attanasio, avvenuta il 22 febbraio ad alcune decine di chilometri da Goma, capitale del North Kivu, regione orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC) al confine con il Ruanda, ha improvvisamente riacceso l’attenzione internazionale su uno dei focolai di conflitto piu violenti, complessi e duraturi di tutto il continente africano.

luca attanasio intervistato da zoro 3

Da oltre 15 anni, infatti, il North Kivu e uno degli epicentri dell’instabilita nazionale congolese, nonche il luogo dove si e manifestata con maggiore intensita sia la Seconda Guerra del Congo (1998-2003) che i conflitti irrisolti da essa derivata, come la guerra del Kivu (2004 – 2007), l’insurrezione del Movimento 23 Marzo (2012-2013) e dell’Alleanza delle Forze Democratiche (AFD, 2017-2021).

Nonostante l’enorme ricchezza naturale e mineraria, il North Kivu e una delle regioni piu povere, sottosviluppate e fragili del Paese, dove le vulnerabilita sociali rappresentano il principale incentivo alla feroce conflittualita etnico-settaria. Oltre 20 gruppi etnici e relative milizie armate combattono contro le Forze governative, i Caschi Blu della missione ONU MONUSCO (United Nations Organization Stabilization Mission in the Democratic Republic of the Congo) e le une contro le altre per il controllo del territorio e delle sue risorse, in particolare quelle agricole e minerarie. Su tutte, oro, pietre preziose e minerali per l’industria ad alta tecnologia (coltan).

 

luca attanasio intervistato da zoro 1

La dinamica principale degli scontri inter-etnici vede opposti i movimenti armati Tutsi, presumibilmente sostenuti dal vicino governo ruandese, e le bande Hutu, che usufruiscono del sostegno finanziario e logistico del Burundi. In entrambi casi, il coinvolgimento piu o meno diretto dei due Paesi della regione dei Laghi e motivato dalla volonta di destabilizzare la Repubblica Democratica del Congo ed utilizzare le milizie etniche per controllare i traffici illeciti di oro, diamanti e minerali per l’industria ad alta tecnologia.

 

In questo contesto, negli ultimi 4 anni e cresciuto esponenzialmente il ruolo dell’Alleanza delle Forze Democratiche, una milizia multietnica (con sostanziali quote Konjo e Amba) un tempo supportata dall’Uganda e dal movimento islamico Tablighi Jamaat.

luca attanasio intervistato da zoro

 

Infatti, a partire dal 2015, l’ADF ha intensificato i proprio contatti con la galassia jihadista internazionale, finche una parte dei suoi combattenti ha deciso di giurare fedelta al Califfo al-Baghadi e fondare cosi una branca locale dello Stato Islamico (Provincia dello Stato Islamico in Africa Centrale, SIAC). Ad oggi, appare quasi impossibile distinguere le due organizzazioni, il cui tratto peculiare e la tendenza alla statualizzazione e ad un controllo del territorio capillare ed efficace, addirittura superiore a quello delle stesse istituzioni statali.

 

luca attanasio intervistato da zoro 2

fdlr foca forze democratiche per la liberazione del ruanda 2

In un simile contesto, gli attacchi delle milizie etniche contro le Forze Armate congolesi ed il personale sia civile che militare delle Nazioni Unite hanno un significato politico ed economico, teso a ribadire la propria presenza sul territorio allo scopo di proseguire il controllo dei traffici illeciti.

 

Anche in assenza di un quadro informativo esaustivo, l’attacco contro il convoglio di MONUSCO nel quale e rimasto ucciso l’Ambasciatore Attanasio potrebbe rientrare in questa dinamica ibrida tra insorgenza politica e dissuasione criminale.

Un grosso interrogativo avvolge l’ipotesi circa un presunto tentativo di rapimento ai danni dell’ambasciatore finito in tragedia. Infatti, sebbene in tutta la Repubblica Democratica del Congo simili episodi non siano rari, nessuna milizia si era mai spinta ad attaccare un target di cosi alto valore politico e cosi ben protetto e scortato. Dunque, al momento, le ipotesi piu concrete conducono a valutare la possibilita di un attacco di una

ribelli congo 1

“L’irruzione dello Stato Islamico nel conflitto”

2

milizia Tutsi a scopo intimidatorio verso MONUSCO oppure di una azione ostile perpetrata dall’ADF / Stato Islamico in Africa Centrale al fine di proseguire il proprio percorso di crescita e “accredito” internazionale. Infatti, sebbene questa branca del Califfato sia una delle piu attive ed in espansione nel continente (dal Congo fino al Mozambico), ancora le manca un’azione dalla grande eco mediatica e politico-simbolica. In tal senso, l’attacco al convoglio di MONUSCO rientrerebbe perfettamente in tale strategia.

luca attanasio 1

mario paciollamario paciolla

 

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...