joshua lewis

IL NUOVO RANDELLO DEL PORNO? SI CHIAMA JOSHUA LEWIS, HA 20 ANNI E HA INIZIATO ESIBENDOSI SU ONLYFANS – BARBARA COSTA: “E’ SALITO IN TOP 1% (CIOÈ TRA I CREATOR CON PIÙ RISCONTRO), E PER QUESTO NOTATO E MESSO SOTTO CONTRATTO DA OCMODELING, GROSSA PORNO AGENZIA GESTITA DA DONNE. I SUOI GENITORI DISAPPROVANO IL SUO LAVORO. E SE È INNEGABILE CHE OGNI SCENA RICADE QUASI PER INTERO SULLE SPALLE DELL’UOMO CHE DEVE ASSICURARE EREZIONE E EIACULAZIONI SECONDO I CIAK. SE USA DROGHE, HA SI’ UN PENE MARMOREO E TALE LO USA MA POI…”

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Barbara Costa per Dagospia

 

E se poi lì non mi si alza? Che faccio? Si metteranno a ridere? E se mi si alza ma non mi… "dura"? Mi cacciano? Allora me lo devo drogare… con le pasticche? Con le siringhe??? E come si fa…!?!? Non si fa, non lo fare!!! Se il tuo sogno è diventare un pornostar, non fare ca*zate ma fai come questo ragazzo qui, Joshua Lewis, 20 anni, e porno new entry: per un attore porno non è regola né obbligo drogarsi il pene per averlo di sicuro pronto e funzionante e a martello.

 

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Se è la verità che nel porno il sesso, nelle figure di penetrazioni anali e vaginali, è meccanico, battente, percuotente, è tale tramite metodo che chi il pornoattore vuol fare sui set deve imparare. E s’impara facendolo e, come dice Joshua Lewis, tanto osservando come lo fa chi star lo è già: ma meglio non pensare di risolvere, e di sorpassarlo in gloria erettile, chimicamente…

 

C’è chi così fa, certo, ma i pornostar quelli veri, quelli che nel porno lasciano il segno, non ricorrono a aiutini se non sporadicamente: imbottire un pene di droghe porta a erezioni stupenti e duranti ma pure a un pene prima o poi tossico e che prima o poi ti va in overdose, anche se hai 20 anni, sei sano e in perfetta forma.

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Joshua Lewis è sui set porno da meno di un anno, e subito se l’è chiesto: se in un passato senza pompe e Viagra e simili c’erano fior di pornoattori, stalloni sc*panti con erezioni naturali, perché oggi doparsi il pisello? Perché nel porno di oggi si sc*pa di più e con più lena e frequenza di prima, è la risposta più ovvia! Però… se è vero che oggi sui set chiedono esuberanti prestazioni, mica è vero che prima si pornava meno. Si pornava uguale ma in meno persone.

 

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Fino a due decenni fa, fare il porno attore, e addirittura entrarci, nel porno, era complicatissimo: i pornoattori impiegati sui set erano più o meno gli stessi, e fino agli anni '90 almeno in Europa erano un po’ un clan chiuso, e detenente potere esclusivo. Senza di loro – e senza le loro potenti naturali erezioni – i porno non si giravano, ed erano gli attori a spartirsi i set. Era arduo per un novellino farsi largo, e prenderne – e rubarne! – il posto. Un’elitaria serrata minata dal web e naufragata con piattaforme e social che permettono di pornare ben più democraticamente.

 

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Va be’, ma come si fa senza chimica? Si fa come fa lui, Joshua Lewis, biondino di Toledo, Ohio, che ha iniziato su OnlyFans, da solo, e salendo in Top 1% (cioè tra i creator con più riscontro), e per questo notato e messo sotto contratto da OCModeling, grossa porno agenzia gestita da donne. E com’è pornare su un set con regista e troupe e attori professionisti?

 

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“La prima volta ero tanto nervoso”, rivela Joshua, “la mia prima posa è stata con Lily Lou ed è stata un missionario, con lei inclinata da una parte, per la telecamera… è andata bene. Ma sono rimasto sorpreso da come funziona su un set, io me l’immaginavo diverso: quante scartoffie e liberatorie..! È incredibile quanto si impiega a provare le scene, e a parlarne tra noi attori e il regista. Il sesso vero lo fai un’ora, sommando tutti i minuti per volta! E io in una scena "vengo" una volta, al massimo due”.

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E Joshua lo fa come i pornoattori di una volta, che usavano il cervello per farselo – il pene – venire duro e mantenerlo, azionando “quel pulsante nella mente” che un attore "spinge" per avere erezioni con una o più donne, che gli piacciono o no. Un porno attore per essere tale non deve avere inibizioni, il sesso deve piacergli, in ogni sua forma. Deve sapere "amare" ogni diverso odore, sudore, pelle, sapore di labbra intime che gli tocca mordere, leccare, e piede da ciucciare. Nel porno senza passione per ciò che tu libero e felice hai deciso di fare, non vai da nessuna parte. Se ti difettano siffatti requisiti la mente ti si incasina presto, va in paranoia, e non ti rimane che drogartelo, il pisello.

 

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Un attore porno centra presto i suoi limiti, e apprende a dosare se stesso e il suo corpo sui set, dove ci sta sulle sette ore, di cui in media due sono sesso fattivo, e non consecutivo. Un attore porno afferra come funziona il suo corpo, nel sesso, e quanto può fare e come. Questo non gli avviene le prime volte né le prime scene. Ammette candido Joshua Lewis: “Io ci ho messo più di 10 scene per intuire come "funziono" sui set e solo dopo molte altre ho capito come fare per ottenere il meglio”.

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Dopo una giornata di lavoro, Joshua non ha desiderio di far altro sesso ma neanche di masturbarsi: lui può pornare “per tre giorni consecutivi: dipende da come mi sento e da come si sente il mio uccello”. E io ve lo ribadisco: un attore porno è un atleta, con relativo stile di vita. Palestra, dieta e, riguardo Joshua, pure zero tabacco e alcol. Lui fuori dal set non è promiscuo, ma guai a non farlo protetto!

 

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Come ogni porno attore, Joshua è obbligato a fare i test ogni 14 giorni: “Ritrovarsi positivi a roba curabilissima, come la clamidia”, dice Joshua, “significa star fermo giorni, e curarti, poi devi ripetere le analisi, e se non sei guarito… un altro stop. Significa che non lavori, cioè non ti pagano, e io mi mantengo da solo”. Joshua ora vive a Las Vegas. I suoi genitori disapprovano che faccia porno.

 

Ragazzi, è difficile. E innegabile: ogni scena porno ricade quasi per intero sulle spalle dell’uomo che deve assicurare erezione e eiaculazioni secondo i ciak. Se se lo droga, ha un pene marmoreo e tale lo usa, a suo rischio e pericolo. Sennò usa il metodo vintage degli attori ante Viagra: attiva l’impagabile, prodigioso "bottone" che ogni attore porno che si rispetti scopre di avere nel cervello.

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Attivazione che si ha mediante immagini, ricordi e riti personali e mentali. Un porno attore non sc*pa sul set come un comune mortale perché il sesso che inscena non ha niente in comune con quello reale. E non deve averlo!!! Sono prestazioni recitate. A un attore benché giovanissimo gli è professionalmente indifferente età, avvenenza e simpatia della tipa (e delle tipe) con cui si deve accoppiare. Se poi è come Joshua Lewis, con quel visetto lì, è uso farlo pornare con milf golosissime del suo pisello! Sono porno che hanno mercato, composto la gran parte da utenti donne, e già.

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