nudi supermercato

IL RAVE DI MEZZANO LASCIA APERTI DIVESI FRONTI D'INCHIESTA: C'È IL DECESSO DI UN 24ENNE, TROVATO MORTO NEL LAGO, L'OCCUPAZIONE DI UN TERRENO PRIVATO, SPACCIO DI DROGA, VIOLAZIONE DELLE NORME ANTI-ASSEMBRAMENTI, L'INVASIONE DI TERRENI E DANNEGGIAMENTI - LA POLIZIA POSTALE PASSA AL SETACCIO CHAT TELEGRAM, FACEBOOK E INSTAGRAM, PER CAPIRE CHI ABBIA ORGANIZZATO L’EVENTO - I FATTONI DEL RAVE SI SONO SPOSTATI ALTROVE, DALLA TOSCANA ALL’UMBRIA: IN PROVINCIA DI GROSSETTO, IN 8 ENTRANO NUDI AL SUPERMERCATO…

RAVE DI MEZZANO

VERGOGNA IN MAREMMA, OTTO NUDI AL SUPERMERCATO

Da “il Messaggero”

 

Otto persone, completamente nude, sono entrate nel supermercato a Manciano, nel grossetano, incuranti dei presenti tra i quali alcuni bambini. Si tratta dell'ennesimo episodio che suscita indignazione dopo i sei giorni di raduno illegale a Viterbo. A denunciare l'incursione avvenuta in concomitanza del rave è l'assessore al turismo Valeria Bruni.

 

RAVE DI MEZZANO

«Il danno più grave che abbiamo avuto in questi giorni è quello di immagine verso i turisti e nei confronti dei nostri concittadini - afferma - La gente è molto arrabbiata per la disparità di trattamento tra i partecipanti al rave che hanno fatto ciò che volevano e i cittadini normali che devono rispettare le regole».

 

A lanciare l'allarme è anche il sindaco di Sorano, Pierandrea Vanni: «Ci segnalano che un gruppo di circa 50 persone ha fatto sosta nel piccolo borgo termale di Bagni San Filippo, in provincia di Siena. Molti altri invece si sono fermati sulle spiagge di Talamone e della Giannella». Diversi furti sono avvenuti nei negozi della zona e un gruppo di persone sarebbe uscito da un supermercato senza pagare.

RIFIUTI DOPO IL RAVE A MEZZANO

 

RAVE, ARRESTI E SGOMBERI L'AFFRONTO DEGLI SBANDATI: SELFIE A FONTANA DI TREVI

Michela Allegri Massimo Chiaravalli per “il Messaggero”

 

Qualcosa non ha funzionato, prima a livello di prevenzione e poi di contenimento. Con l'allarme per la rapida diffusione della variante Delta, con i divieti scattati per evitare assembramenti e contagi, le scene del rave di Viterbo hanno scatenato polemiche e accuse. E ora si cerca di capire come sia stato possibile che migliaia di persone si siano potute radunare indisturbate nelle campagne di Valentano, ammassandosi senza mascherine per giorni, per poi disperdersi in tutta l'Italia, Roma compresa.

RAVE A MEZZANO

 

Ieri, un gruppo di sbandati reduce da quattro giorni trascorsi tra sballo e musica a tutto volume (e zero provvedimenti subiti per la devastazione compiuta) è arrivato nella Capitale e si è fatto selfie e foto davanti alla fontana di Trevi, come se nulla fosse successo. La ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha chiamato a rapporto per una riunione straordinaria il prefetto di Viterbo, Giovanni Bruno, e quella di Grosseto, Paola Berardino, che erano incaricati di gestire l'emergenza.

 

La ministra, nell'ottica di prevenire in futuro scenari simili, avrebbe sollecitato maggiore impegno nel monitoraggio preventivo dei gruppi, soprattutto tramite i social. Nuovi sbagli non saranno tollerati.

RAVE MEZZANO

 

Proprio dai social, intanto, potrebbero arrivare risposte utili per l'inchiesta della procura di Viterbo. Oltre alla Digos e ai carabinieri, infatti, le indagini sono state affidate anche alla polizia postale, che in queste ore sta passando al setaccio chat Telegram, pagine Facebook e Instagram, per capire chi e come abbia organizzato un evento di tale portata. Nel frattempo migliaia di persone sono state identificate. Un dettaglio è fondamentale: i responsabili potrebbero finire sul registro degli indagati.

 

RAVE PARTY A MEZZANO

I fronti d'inchiesta diversi: c'è il decesso di Gianluca Santiago Camassa, 24 anni, trovato morto nel lago di Mezzano; c'è l'occupazione di un terreno privato. Ma ci sono anche lo spaccio di droga e la violazione della normativa anti-assembramenti. Gli inquirenti procedono già per morte come conseguenza di altro reato - la probabile cessione di stupefacenti - e potrebbero ipotizzare anche l'invasione di terreni e il danneggiamento.

 

È infatti iniziata la conta dei danni, pesante sia per il proprietario del terreno, Piero Camilli, sia per il Comune di Valentano: si potrebbe arrivare fino a 100mila euro. Tanto che il sindaco, Stefano Bigiotti, chiede aiuto al governo: «Noi non paghiamo nulla, ci aiuti il governo».

 

rave party al lago di mezzano 9

Adesso c'è da gestire il post rave. I partecipanti, spenta la musica, dal lago di Mezzano si sono riversati in tutta la Tuscia viterbese, in Toscana e Umbria. Da un sito di interesse comunitario quello del rave a un altro: alcuni dei reduci che si erano accampati nella zona verde Il Tombolo, a Pescia Romana, vicino alla spiaggia dei vip Costa Selvaggia: sono stati fatti sgomberare da carabinieri e polizia locale di Montalto di Castro. Altri avevano preferito passare dal lago di Mezzano a quello di Bolsena, in maniera più consistente.

 

rave party al lago di mezzano 8

Qui, a Campi di Bisenzio, si erano radunati in circa 300 con camper e auto. Ieri i mezzi rimasti, circa una decina, hanno ricevuto lo stesso trattamento: i conducenti sono stati identificati e invitati ad andarsene. Il bivacco non ha risparmiato Viterbo: a Valle Faul, proprio sotto il Palazzo dei Papi, si sono materializzati camper e un camioncino con una decina di persone. È stata presa di mira anche la piccola Gerusalemme, Pitigliano, in provincia di Grosseto, dove in un paio di episodi si è continuato a fare baldoria. «Un ragazzo ubriaco dice il sindaco Giovanni Gentili - si aggirava nel paese con atteggiamento molesto, un altro era salito sul tetto di una casa».

 

rave party al lago di mezzano 7

GLI ARRESTI

Al casello di Chiusi dell'autostrada del Sole, la polizia ha bloccato un albanese di 33 anni residente a Novara con 7 etti di droga (cocaina, marijuana e hashish) nascosti nel cofano e sotto il parabrezza: ha confessato che li stava portando al rave (ma l'arresto, reso noto ieri, risale a mercoledì scorso). Sono finiti in manette anche altri due giovani, residenti a Milano, accusati di oltraggio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

RAVE DI MEZZANO

 

I due, uomo e donna, di rientro dal rave, si erano fermati da alcuni parenti che abitano in zona Amiata. La ragazza era in stato di agitazione, dovuto probabilmente ad alcol o droghe, ed è stato necessario l'intervento dei militari. La coppia ha aggredito i carabinieri, che hanno riportato lesioni per 10 e 15 giorni.

rave party al lago di mezzano 5rave party al lago di mezzano 1rave party al lago di mezzano 3rave party al lago di mezzano 10rave party al lago di mezzano 12rave party al lago di mezzano 11rave party al lago di mezzano 13rave party al lago di mezzano 2rave party al lago di mezzano 4rave party al lago di mezzano 6

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…