missile balistico intercontinentale (ibm) hwasong-17 corea del nord kim jong un

IL RAZZO LANCIATO IERI DALLA COREA DEL NORD E' IN GRADO DI COLPIRE UNA QUALSIASI CITTA' DEGLI STATI UNITI - SI TRATTA DEL MISSILE INTERCONTINENTALE BALISTICO PIU' GRANDE AL MONDO: SI E' INNALZATO PER 6.200 CHILOMETRI E HA VIAGGIATO PER 71 MINUTI PRIMA DI PIOMBARE IN MARE A 1.100 CHILOMETRI DAL LUOGO DEL LANCIO - VISTO IL SUCCESSO DELLA "GRANDE ARMA", KIM JONG-UN SI E' DETTO PRONTO A UN "CONFRONTO DI LUNGO PERIODO" CON BIDEN... - FOTO

1. COREA NORD: KIM, PRONTI A "CONFRONTO LUNGO PERIODO" CON USA DOPO IL TEST DEL MISSILE BALISTICO INTERCONTINETALE HWASONG-17

Da ansa.it

 

Kim Jong Un festeggia il successo del missile

La Corea del Nord è pronta per un «confronto di lungo periodo» con gli Stati Uniti, all'indomani del successo del suo «nuovo missile balistico intercontinentale», il più grande mai testato nella storia del Paese eremita.

 

Il lancio di prova della «grande arma», come fu definito il vettore da Pyongyang a inizio 2021, è stato condotto sotto la «guida diretta» del leader Kim Jong-un che ha supervisionato le operazioni sul più potente missile a lungo raggio dal 2017. Le fotografie diffuse dai media statali hanno mostrato Kim, con indosso la sua consueta giacca di pelle nera e gli occhiali da sole scuri, mentre cammina a grandi passi sull'asfalto davanti a un enorme missile, con altre immagini di esultanza con i vertici militari in uniforme a rimarcare la riuscita del lancio.

 

Kim Jong Un osserva il lancio del missile

Il nuovo missile balistico intercontinentale «renderebbe di nuovo chiaramente consapevole il mondo intero del potere delle nostre forze armate strategiche», ha affermato Kim, nel resoconto della Kcna, aggiungendo che il Paese è ora «del tutto pronto per un confronto di lungo periodo con gli imperialisti statunitensi».

 

Conosciuto come Hwasong-17, il gigantesco missile balistico intercontinentale fu presentato per la prima volta a ottobre 2020, ricevendo il soprannome degli analisti di «missile mostruoso»: sfilò in Piazza Kim Il-sung durante una parata militare su un lanciatore motorizzato di ben 11 assi di fabbricazione cinese.

 

Missile balistico intercontinentale (ICBM) lanciato ieri dalla Corea del Nord 2

Non era mai stato testato con successo in precedenza e il lancio ha suscitato la reazione dei vicini, tra Corea del Sud e Giappone, e degli Stati Uniti. «Il missile, lanciato dall'aeroporto internazionale di Pyongyang, ha viaggiato fino a un'altitudine massima di 6.248,5 km e ha volato per una distanza di 1.090 km per 4.052 secondi prima di colpire con precisione l'area prestabilita in acque aperte» nel mar del Giappone, ha precisato il dispaccio dell'agenzia Kcna.

 

2. KIM RIACCENDE IL TEATRO DEL PACIFICO CON UN MISSILE INTERCONTINENTALE

Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera”

 

Kim Jong Un con il missile balistico intercontinentale (ICBM) 2

Kim Jong-un ha riacceso il fronte del Pacifico con un missile che si è innalzato per 6.200 chilometri e ha viaggiato per 71 minuti prima di piombare in mare a una distanza di 1.100 chilometri circa dal luogo del lancio. L'ordigno è finito all'interno della zona economica esclusiva del Giappone (circa 170 chilometri lontano dalla sua costa).

 

Secondo la Difesa di Tokyo si tratta di un nuovo ICBM (Intercontinental Ballistic Missile) a lunghissimo raggio, in apparenza il più potente mai provato dai nordcoreani. «I primi dati indicano il successo del lancio e mostrano che la Nord Corea ha una capacità credibile di attacco globale con testate nucleari», dice il ricercatore israeliano Tal Inbar. Gli analisti militari sono ancora incerti sul tipo di missile: uno Hwasong-15 con un carico «leggero» per aumentarne l'innalzamento o uno Hwasong-17, mai provato prima. Dettagli per studiosi.

 

Kim Jong Un con il missile balistico intercontinentale (ICBM) 3

Il significato politico-militare è chiaro: una sfida a Stati Uniti, Giappone e Sud Corea. Seul l'ha accolta con una reazione a fuoco immediata: il presidente Moon Jae-in, che si era impegnato in un tentativo di dialogo con il Nord, ha ordinato il lancio di missili balistici e tattici (guidati in volo) verso il mare. Il comando militare sudcoreano si è dichiarato «pronto e capace di effettuare strike di precisione contro i siti degli ordigni nordcoreani e i loro sistemi di comando e controllo, in caso di necessità».

 

Kim Jong Un ordina il lancio dei missili

I 6.200 chilometri di apogeo del missile nel gergo degli esperti balistici indicano una «lofted trajectory», un angolo di tiro che accorcia drasticamente la traiettoria. Incrociando il dato con i 71 minuti di volo, il potenziale raggio d'azione operativo è stato valutato in 15.000 chilometri, capace quindi di minacciare qualsiasi città degli Stati Uniti. A gennaio, in un discorso, Kim aveva chiesto ai suoi tecnici proprio questo: un missile intercontinentale in grado di volare per 15 mila chilometri e di portare sul bersaglio una o più testate nucleari.

 

Missile balistico intercontinentale (ICBM) lanciato ieri dalla Corea del Nord

Hwasong 15 o 17, la pericolosità della nuova prodezza di Kim non cambia: l'Onu ha proibito da anni alla Nord Corea lo sviluppo di missili balistici; il segretario generale Antonio Guterres ha subito condannato l'azione che «rischia una significativa escalation nella regione». Joe Biden ha promesso al premier giapponese Fumio Kishida un «impegno solido come la roccia» in difesa degli alleati di Tokyo e Seul.

 

I Paesi occidentali presenti in Consiglio di Sicurezza dell'Onu hanno chiesto la convocazione di una riunione, ma con la crisi ucraina sembra improbabile che Russia e Cina accettino un nuovo inasprimento dell'embargo, già stretto, nei confronti di Pyongyang. Dall'inizio del 2022 la Nord Corea ha effettuato 11 lanci, prima di missili a corto e medio raggio: gli ultimi tre di ordigni più potenti, che secondo Washington erano prove generali per il test di uno Hwasong-17, un missile che era stato fatto sfilare durante una parata a Pyongyang nell'ottobre del 2020.

 

Kim Jong Un con il missile balistico intercontinentale (ICBM)

Studiando le immagini di quella notte, dello Hwasong-17 collocato su un imponente veicolo da trasporto a 11 assi, gli esperti occidentali valutarono che i nordcoreani avevano esibito il missile mobile più grande dell'arsenale mondiale: 26 metri di lunghezza; 2,5 metri di diametro, due stadi. Peso stimato 110 tonnellate, più altre 100 di propellente liquido, più il peso del veicolo TEL (trasporto, elevazione e lancio).

 

Una superbomba a orologeria viaggiante su strada pronta per il lancio. Era dal 29 novembre 2017 che i nordcoreani non lanciavano un ordigno intercontinentale: volò 53 minuti dopo essersi innalzato per 4.400 chilometri e finì la sua parabola in mare a 950 chilometri di distanza. Dalla Casa Bianca, Donald Trump minacciava di «cancellare l'uomo razzo Kim con fuoco e furia».

Missile balistico intercontinentale (ICBM) lanciato ieri dalla Corea del Nord 3

 

Poi, il Maresciallo di Pyongyang aveva effettuato una svolta e nel 2018 aveva inaugurato una stagione di dialogo che produsse tre vertici con Trump e una moratoria nei test nucleari e missilistici capaci di minacciare il territorio americano. Ma la diplomazia spettacolare è finita nel febbraio 2019, con il fallimento del summit di Hanoi e da allora il negoziato tra Nord Corea e Stati Uniti si è arenato. Ora, Kim si rimette nell'elenco dei pericoli.

 

 

 

 

Articoli correlati

KIM LO TIRA FUORI E SPAVENTA IL MONDO - LA COREA DEL NORD HA SPARATO UN SOSPETTO MISSILE BALISTICO

GLI STATI UNITI RITENGONO CHE KIM JONG-UN STIA TESTANDO UN NUOVO MISSILE BALISTICO INTERCONTINENTALE

CI MANCA SOLO CHE SI SVEGLI PURE CICCIO-KIM! - IL DITTATORELLO NORD-COREANO LANCIA UN MISSILE

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...