vito loiacono lojacono incidente casal palocco theborderline the borderline

"FARE IL COATTO E' DIVENTATO UN MODELLO DI BUSINESS E CULTURALE" - RICCARDO LUNA: "NEL VIDEO PUBBLICATO SU TIKTOK QUALCHE ISTANTE PRIMA DELLA TRAGEDIA A ROMA IN CUI HA PERSO LA VITA UN BIMBO DI 5 ANNI, UNO DEGLI YOUTUBER DI "THEBORDERLINE" SI VANTA DELLA POTENZA E DEL COSTO DELLA SUA AUTO. IL MESSAGGIO E' CHE PER FARE I SOLDI NON SERVA PIÙ LAVORARE; ANZI, SE STUDI, LAVORI E FATICHI SEI UN DEFICIENTE, PERCHÉ I SOLDI SI FANNO PIÙ FACILMENTE FACENDO IL COATTO" - VIDEO

riccardo luna

Estratto dell'articolo di Riccardo Luna per “la Stampa”

 

Quello che colpisce davvero nella tragedia capitata l'altro giorno a Roma in cui ha perso la vita un bimbo di 5 anni, è il contesto in cui è avvenuta. Non l'incidente stradale in sé […] E nemmeno il fatto che siano coinvolti dei ragazzi […]

 

È il contesto a lasciare sgomenti perché ci dice molto di noi, di quello che siamo diventati. Mi riferisco alle […]"sfide" per alimentare il proprio canale di video in cui si superano prove più o meno incredibili; e – in questo modo – guadagnare soldi. Qui quattro ragazzi che gestiscono un canale YouTube di medio successo – TheBorderline – affittano una Lamborghini […] per viverci «per 50 ore di fila».

 

THEBORDERLINE

 […] A spiegare meglio il contesto è un video pubblicato su TikTok qualche istante prima dello scontro con la Smart in cui era a bordo il bimbo con la mamma e la sorellina: qui uno di loro si vanta della potenza e del costo della sua auto («vale un miliardo! Vale quanto Amazon!»; […]); mentre l'altra auto, la Smart, «costa 300 euro usata» al supermercato.  Il costo, i soldi, sono la misura di tutte le cose.

 

vito loiacono.

Quel ragazzo fa il coatto insomma, si vede che recita, che esagera, ma in questo modo i follower del canale YouTube crescono e crescono i guadagni del gruppo che così è incentivato a fare challenge ancora più estreme e coatte per avere più successo.

 

Chiariamo, i coatti, come gli incidenti stradali, ci sono sempre stati […] Ma prima almeno c'erano dei filtri: non potevi andare in tv o sui giornali soltanto facendo il coatto. Potevi farlo con gli amici al muretto sotto casa. O al bar. Finiva lì. Eri al massimo un coatto di quartiere.

 

uno dei membri dei theborderline prima dell incidente a casal palocco 1

Ora grazie al web uno ha per palcoscenico, teoricamente, il mondo intero: puoi diventare un coatto planetario. Inoltre se un tempo ti piacevano le auto da corsa e avevi un disagio giovanile serio dentro dovevi essere James Dean per permetterti di morire guidando una spider su una strada della California a 23 anni. Per incarnare «la gioventù bruciata», insomma, dovevi essere in qualche modo «un gigante». Ora invece possono farlo tutti.

 

uno dei membri dei theborderline prima dell incidente a casal palocco 2

Con i social network non sono soltanto crollati i filtri per diventare famosi ma in più gli algoritmi delle società tecnologiche, per massimizzare i loro profitti, premiano contenuti con comportamenti estremi e li fanno diventare «virali». E gli inserzionisti fanno lo stesso: allergici ad ogni possibile recensione critica, ormai preferiscono gli influencer ai giornalisti […]

 

Fare il coatto insomma è diventato prima un modello di business – guadagno con le visualizzazioni e i like – e poi anche un modello culturale. Gli youtuber e i tiktoker delle sfide impossibili non si limitano a fare soldi con i like ma in ogni gesto, in ogni frase trasmettono agli altri il messaggio che per fare i soldi non serva più lavorare; anzi, se studi, lavori e fatichi sei un mezzo deficiente, perché i soldi si fanno più facilmente facendo, appunto, il coatto. Va detto che in rete ci sono anche challenge innocue e alcune a fin di bene, ma in generale quest'epoca sarà ricordata come quella che ha consentito di elevare il coatto a una impresa e poi a un modello. È questo il vero problema dei social, e quindi la loro colpa. Ma anche, un po', la nostra.

Articoli correlati

CHI SONO I THEBORDERLINE, I QUATTRO YOUTUBER CHE HANNO UCCISO UN BAMBINO DI 5 ANNI A ROMA...

I \'THEBORDERLINE\', GLI YOUTUBER SULLA LAMBORGHINI CHE SI E SCHIANTATA CONTRO UNA SMART A CASAL...

EMERGONO NUOVI DETTAGLI SULL\'INCIDENTE A CASAL PALOCCO DOVE E MORTO IL PICCOLO MANUEL PROIETTI...

LA DISPERAZIONE DEL PADRE DEL BAMBINO DI 5 ANNI MORTO NELL\'INCIDENTE STRADALE A CASAL PALOCCO...

the borderline 2the borderline 1theborderline 2vito loiancono theborderline 1gli youtuber di theborderline prima dell incidente a casal palocco 1theborderline 3selvaggia lucarelli sull incidente mortale a casal palocco 5theborderline 4selvaggia lucarelli sull incidente mortale a casal palocco 4selvaggia lucarelli sull incidente mortale a casal palocco 8selvaggia lucarelli sull incidente mortale a casal palocco 6selvaggia lucarelli sull incidente mortale a casal palocco 7selvaggia lucarelli sull incidente mortale a casal palocco 9elena uccello la madre del bimbo morto nell incidente a casal palocco gli youtuber di theborderline prima dell incidente a casal palocco 2matteo di pietro gli youtuber di theborderline prima dell incidente a casal palocco 3il post di vito loiacono dopo l incidente a casal palocco theborderline - Matteo Di Pietro con la fidanzata Giulia Giannandrea - Vito Loiacono - Marco Ciaffaroni - Leonardo Golinelli

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…