vecchi contro giovani

BAMBOCCIONI CON LE RUGHE - UNA RICERCA DEMOS RIVELA CHE IN PAESI EUROPEI CI SI DEFINISCE GIOVANI FINO A 40 ANNI E LA VECCHIAIA COMINCIA A 68 ANNI, MENTRE IN ITALIA SI CONSIDERANO GIOVANI GLI UNDER 50 E ANZIANI DAI 74 ANNI IN POI (DELLA SERIE: NESSUNO VUOLE INVECCHIARE E TOGLIERSI DALLE PALLE) - ILVO DIAMANTI: "I GIOVANI SI PROIETTANO ALTROVE PERCHÉ SI SENTONO FRENATI. LA VECCHIAIA AVANZA MA NOI FATICHIAMO AD ACCETTARLA. COSÌ, DE-LIMITIAMO IL FUTURO. DEI GIOVANI. E DI TUTTI NOI. CON IL RISCHIO DI…"

ansia

Ilvo Diamanti per “la Repubblica”

 

Da oltre due anni viviamo una vita diversa, in un mondo (e un modo) diverso. Perché la "nostra vita" e il "nostro mondo" sono oscurati da diversi motivi di inquietudine. Di fronte ai quali, tuttavia, occorre guardare oltre. Senza rassegnarsi. Guardando avanti, senza inseguire il passato. Sono questi i principali tratti dello scenario disegnato dalla XIV edizione dell'Osservatorio Europeo curato da Demos, per la Fondazione Unipolis, che si concentra sui temi e sugli aspetti della Sicurezza.

ansia

 

La ricerca è stata condotta, di recente, in alcuni fra i più importanti Paesi Europei e presenta diversi motivi di interesse. Perché ci permette di allargare lo sguardo intorno a noi, superando i confini del nostro tempo inquieto. Infatti, negli ultimi anni abbiamo attraversato - e stiamo attraversando - il "Tempo del Virus". Che oggi ci sembra meno pesante perché, nel frattempo, è subentrato il "Tempo della Guerra", dopo che abbiamo assistito ("in diretta") all'invasione russa in Ucraina. Non molto lontano dai nostri confini. Siamo, quindi, passati da una paura all'altra.

 

immigrati

È indicativo l'atteggiamento verso gli "stranieri". Gli immigrati, nel passato recente, davano un volto alle nostre paure, mentre, oggi, preoccupano frazioni limitate di persone, non solo in Italia. Questa "fluidità delle paure" suggerisce attenzione e cautela. Sottolinea, infatti, come si tratti, comunque, di questioni latenti. Che potrebbero tornare al centro dell'attenzione pubblica.

Se ci concentriamo sul presente, i problemi che generano maggiore inquietudine riguardano, in primo luogo, la condizione economica.

 

aumento prezzi spesa 10

In secondo luogo, l'impatto della guerra. Due temi coerenti e connessi. Perché la guerra rende precaria la condizione economica, personale e sociale. Come si osserva e si percepisce, anzitutto, in Polonia. Ai confini dell'Ucraina, in prossimità della Russia. Le aree critiche, in questa fase. L'emergenza economica, in particolare, ha praticamente raddoppiato l'incidenza sul sentimento dei cittadini. Oggi coinvolge circa il 40% dei cittadini, nei Paesi "analizzati".

 

rincaro energia e aumento delle bollette 8

Soprattutto negli stati che hanno particolare presenza sui mercati. Come la Germania, la Francia e, soprattutto, il Regno Unito. Dove la Brexit, evidentemente, non è servita a migliorare il clima d'opinione. Anche in Italia, peraltro, appare larga l'insoddisfazione generata dall'aumento dei prezzi e dal costo della vita. Le tensioni in Europa, per altro verso, hanno favorito la fiducia verso l'Unione Europea.

giovani in fuga dall'italia 2

 

Inoltre, hanno saldato il rapporto dei cittadini anche con le altre istituzioni di governo. In questo quadro appare evidente il disagio delle generazioni più giovani. Che vedono il proprio futuro in patria "frenato": bloccato, dalle generazioni precedenti. Adulti e anziani. Un orientamento particolarmente marcato in Italia. Dove i più giovani, per questa ragione, ritengono utile "emigrare". Per avere un futuro.

 

giovani in fuga dall'italia 5

È questa la vera "questione" sollevata dall'indagine. "Il futuro dei giovani". Quasi una tautologia. Perché i giovani sono il futuro. E se ritengono utile fuggire, si eclissa i l nostro futuro. Anche per questo gli europei e gli italiani, in particolare, allungano il tempo della giovinezza. Nei Paesi europei considerati nella ricerca ci si definisce giovani fino a 40 anni. In Italia: oltre i 50.

 

giovani lavoro

Al tempo stesso, la vecchiaia si allontana. Comincia a 68 anni nei Paesi analizzati. Per gli italiani sale a 74 anni. Questa gioventù in(de)finita, senza limiti precisi, ha effetti di segno diverso. In primo luogo sulla prospettiva verso il mondo e verso il futuro. I giovani si proiettano nel mondo, verso l'Europa. Perché si sentono frenati e vincolati.

 

giovani in fuga dall'italia 3

Svantaggiati nella "mobilità" sociale. Nelle opportunità di carriera. Lo sguardo "globale", tuttavia, determina insicurezza. E favorisce l'impegno su questioni importanti, come la tutela dell'ambiente, il contrasto al riscaldamento globale. Problemi che i giovani dovranno affrontare (e pagare) più degli altri. In Italia, questa tendenza appare più accentuata.

 

GIOVANI DISOCCUPATI

I giovani, infatti, sono il "Laboratorio della società". Perché ne anticipano e delineano i mutamenti. Il futuro. Al proposito l'indagine fa emergere molti segni di In-Sicurezza. In tutti i Paesi. Ma, soprattutto, in Italia. Dove le età della vita - e la gioventù, in particolare - appaiono difficili da "de-finire".

 

Cioè, de-limitare. E ciò proietta l'immagine di una gioventù in-finita. Mentre la vecchiaia avanza. E noi fatichiamo ad accettarla. Così, de-limitiamo il futuro. Dei giovani. E di tutti noi. Con il rischio di perdere di vista l'orizzonte. E dimenticare il passato. Per questo conviene ascoltare i giovani. E guardare avanti. Senza illudersi di fermare il tempo.

giovani in fuga dall'italia

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...