hakan camuz qatargate

LA ROTTA TURCA DEL QATARGATE – DOPO LO SCOOP DELLA “VERITÀ”, PUBBLICATO LA VIGILIA DI NATALE, LA GUARDIA DI FINANZA HA MESSO NEL MIRINO LA SOCIETÀ MILANESE “EQUALITY”, DI FATTO UN PARAVENTO PER GLI AFFARI DELL’EURODEPUTATO PIER ANTONIO PANZERI – LA DITTA, TRA IL 6 DICEMBRE 2018 E IL 4 MAGGIO 2021, HA EMESSO FATTURE PER 318MILA EURO, PROVENIENTI DA UNA MISTERIOSA SIGLA TURCA E DA DUE IMPRESE CON SEDE IN INGHILTERRA – IL RUOLO DELL’AVVOCATO HAKAN CAMUZ, MOLTO VICINO A ERDOGAN, CHE HA AMMESSO LA SUA “CONSULENZA”, DICENDO DI NON CONOSCERE LA VERA NATURA DI “EQUALITY”

Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori e Camilla Conti per “La Verità”

 

ANTONIO PANZERI

L’informativa della Guardia di finanza inviata il 2 marzo 2023 alla Procura di Milano e che ha messo nel mirino delle indagini il consulente legale turco Hakan Camuz, uomo legato al presidente Recep Tayyip Erdogan, è stata innescata da un articolo della Verità pubblicato la vigilia di Natale.

 

Nelle 22 pagine dell’annotazione sono riportati lunghi stralci dell’articolo e c’è la nostra prima pagina intitolata «Giorgi cedette una finta Ong al barista sloveno “compagno della Panzeri”». La nostra inchiesta ha fatto partire le indagini e da quel momento è iniziata la slavina.

 

HAKAN CAMUZ

I personaggi principali della storia sono Pier Antonio Panzeri, ex europarlamentare europeo, il suo vecchio assistente Francesco Giorgi e la ragioniera Monica Rossana Bellini, la quale, secondo gli investigatori, «si sarebbe prestata alla costituzione di un apposito “veicolo" societario, denominato Equality, al fine di riciclare flussi finanziari garantiti a Pier Antonio Panzeri a titolo di corruzione».

 

[…] sono finiti sul registro degli indagati gli ultimi due soci della ditta, Manfred Forte, compagno dell’avvocato Silvia Panzeri (la figlia di Pier Antonio), e l’istruttore di nuoto Dario Vittorio Scola, considerati entrambi prestanome. I veri attori per ora restano indagati in Belgio, in futuro vedremo.

 

Abderrahim Atmoun Francesco Giorgi Pier Antonio Panzeri

Ma intanto è possibile leggere nei dettagli i conti della Equality […]. Tra il 6 dicembre 2018 e il 4 maggio 2021, quando la ditta è stata chiusa definitivamente (era stata messa in liquidazione nel novembre 2020), la Equality consultancy srl ha emesso fatture per complessivi 318.180 euro.

 

Giorgi ai magistrati belgi ha raccontato come in Turchia sia stato messo in contatto dall’assistente del ministro del lavoro del Qatar con una persona «di origine palestinese» che avrebbe dovuto fargli avere le mazzette e che gli avrebbe consigliato di rivolgersi ad Hakan Camuz e alla sua società inglese.

 

hakan camuz

In effetti i primi a inviare bonifici sono i turchi della Team organizasyon basin yayin ticaret limited sirketi che le Fiamme gialle non sono riuscite a identificare compiutamente. Non è quindi possibile sostenere al momento che dietro a questa società ci fosse proprio Camuz. Quello che possiamo sostenere è che già il 28 dicembre, sedici giorni dopo l’iscrizione della Equality alla Camera di commercio, la società di Opera (Milano) emette una fattura da ben 145.000 euro verso quella di Istanbul.

 

Il 27 febbraio ne produce una seconda da 55.000 euro. In sostanza la piccola società di consulenza internazionale che svolge compiti simili a quelle delle Ong riceve ben 200.000 euro dalla Turchia nel giro di due mesi. A questo punto entrano in gioco le società inglesi direttamente riconducibili ad Hakan Camuz e alla giovane Cemre Eren Camuz (classe 1994).

 

antonio panzeri

[…] La Equality emette undici fatture verso la Stoke white, che ha tra gli amministratori la giovane Cemre Eren: tre da 10.000 da ottobre a dicembre 2019 (una per mese) e sette (tre da 10.000, tre da 5.000 e una da 2.000) da gennaio a luglio 2020.

 

In tutto fa 77.000 euro, a cui bisogna sottrarre una nota di credito da 22.000 euro emessa nel novembre 2020. Quindi alla fine in due anni la Stoke white sborsa 55.000 euro, 30.000 nel 2019 più 25.000 nel 2020. Il Radiant Trust entra in gioco come la Stoke white a fine 2019, precisamente nel dicembre 2019, quando la Equality emette una fattura da 10.000 euro. Anche qui nel 2020 troviamo nel libro giornale una fattura al mese a luglio (tutte da 10.000 più una da 2.000 a luglio) per un totale di 62.000 euro a cui bisogna sottrarre una nota di credito da 12.000 di novembre. Insomma, il trust in otto mesi sgancia 60.000 euro.

 

Abderrahim Atmoun Andrea Cozzolino Pier Antonio Panzeri

Nel fondo Hakan Camuz funge da fiduciario. C’è infine la Phronesis consultants Uk limited che tra maggio e giugno 2020 riceve fatture per 54.000 euro (tre da 18.000) tutte annullate da una nota di credito di pari importo emessa il 29 giugno 2020. Il risultato finale è che la Equality riceve 200.000 euro dalla Team organizasyon, 55.000 dalla Stoke white e 60.000 euro dal Radiant trust.

 

Questo ha fatto sì che nel 2019 la Equality mettesse a bilancio 240.000 euro di fatturato, con un utile di esercizio di 102.000 euro. […] A luglio 2019 Luciano e Stefano Giorgi, rispettivamente padre e fratello di Francesco e titolari insieme alla Bellini delle quote societarie, lasciano l’azienda e l’attività viene portata avanti sino alla messa in liquidazione dai due indagati Forte e Scola. Sino al luglio del 2019 la ditta aveva emesso fatture solo alla ditta turca Team organizasyon. Risulta difficile credere che anche qui non avesse messo lo zampino Camuz, visto quanto dichiarato da Giorgi sulle modalità della loro conoscenza.

 

HAKAN CAMUZ

[…] L’indagato ha anche spiegato: «Essendo stata coinvolta una società inglese, i documenti dovevano essere preparati in inglese. Il mio coinvolgimento è consistito nel mettere in contatto Panzeri, la sua commercialista Monica Bellini e sua figlia Silvia Panzeri (nessuna delle quali parlava inglese) con Hakan.

 

Silvia ha preparato i casi come avvocato. Ho anche contribuito alla creazione di Equality sfruttando le mie conoscenze linguistiche. Per giustificare l’utilizzo di una società italiana da parte di una inglese, i servizi devono essere forniti in inglese. Pertanto, ho chiesto a conoscenti della mia famiglia che parlano inglese di fornire servizi concreti, senza che sapessero cosa stesse succedendo».

 

la moglie e la figlia di antonio panzeri

I nomi della Panzeri e della Bellini compaiono anche alla voce uscite della Equality. Dividendi a parte, circa la metà del denaro incassato dalla ditta è finito proprio sui conti della ragioniera. La Equality ha ricevuto dal gennaio 2019 al gennaio 2021 25 fatture del medesimo importo: 5.200 euro al mese per un totale di 130.000 euro (62.400 euro l’anno nel 2019 e nel 2020).

 

Lo studio Bellini ha invece emesso fatture per 31.958,57, di cui 8.994,87 nel 2019, 17.923,70 nel 2020 e 5.040,00 nel 2021. Quindi alla socia Bellini sono andati più di 161.000 euro. Sono rimasti tutti a lei? Toccherà agli investigatori rispondere a questo quesito. Dal conto della Equality sono usciti anche 14.352 euro destinati a Silvia Panzeri, in due tranche di pari importo: la prima come «pagamento parziale al 50 per cento» e la seconda come «saldo nota pro forma del 10 novembre 2020».

 

FRANCESCO GIORGI

Sempre sul rapporto bancario della Panzeri, tra il 17 marzo 2021 e il 28 febbraio 2022 sono stati indirizzati dalla Bellini due bonifici per complessivi 5.060 euro e altri tre dalla studio Bellini per un totale di 5.709,86 tutti aventi come causale «saldo pro forma». Ma nelle interviste rilasciate dalla ragioniera sembrava che a lavorare per la Panzeri fosse la Bellini e non viceversa.

 

Parla Camuz

Ieri, dopo i nostri scoop, Camuz ha deciso di rispondere alle domande del quotidiano britannico Financial Times. A cui ha raccontato che Francesco Giorgi lo avrebbe contattato facendogli sapere che «poteva aiutarlo a fare servizi di lobbying etico a Bruxelles a basso costo ed è stato molto convincente perché parlava di aiutare le vittime di crimini di guerra e le vittime di violazioni dei diritti umani». […] La notizia è che anche anche dal racconto di Camuz risulta chiaramente che a trattare per la Equality fosse direttamente Giorgi e non i titolari delle quote o i suoi amministratori.

francesco giorgi eva kaili HAKAN CAMUZ - INTERVISTA AL FINANCIAL TIMES ANTONIO PANZERI CON L ATTRICE ITZIAR ITUNOfrancesco giorgibanconote sequestrate a panzeri e eva kaili 6banconote sequestrate a pier antonio panzeri e eva kailiantonio panzeri 5ANTONIO PANZERI - EVA KAILI - FRANCESCO GIORGI - MARC TARABELLAEVA KAILI FRANCESCO GIORGIbanconote sequestrate a panzeri e eva kaili 3banconote sequestrate a panzeri e eva kaili 2elly schlein pier antonio panzeri ANTONIO PANZERI Michel Claise. antonio panzeriMichel Claise PIER ANTONIO PANZERI Abderrahim Atmoun

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...