donald trump vladimir putin barack obama matteo renzi

L’ITALIA HA AIUTATO L’FBI CONTRO TRUMP? - JOHN SOLOMON (''THE HILL'') ELENCA I 10 DOCUMENTI CHE POTREBBERO DIMOSTRARE COME IL RUSSIAGATE SIA STATO UN TENTATIVO MALE ORCHESTRATO DAI DEMOCRATICI DI ABBATTERE TRUMP CON OGNI MEZZO POSSIBILE. COMPRESO L’AIUTINO DI ALCUNI PAESI ALLEATI, CHE DOVEVANO AIUTARE I FEDERALI A TROVARE LE PROVE DEI COLLEGAMENTI CON LA RUSSIA DEL TYCOON – NON CI SONO RIUSCITI, PERCHÉ NON C’ERANO…

DAGONOTA (fonti: ZeroHedge/The Hill)

 

 

donald trump putin

Come sa chi legge Dagospia e gli articoli di Maria Giovanna Maglie, l’inchiesta conosciuta come Russiagate è stata un insieme arraffazzonato di fake news, rapporti incestuosi tra giornalisti e servizi, e aveva un solo obiettivo, abbastanza dichiarato e telefonato, che ha sfiorato l’ossessione: abbattere il puzzone.

 

Una storiaccia colossale ben riassunta dall’articolo di Matt Taibbi di “Rolling Stone” (che abbiamo tradotto qui). Ma ora potrebbe rivelarsi un boomerang per gli stessi attori che l’hanno portata avanti come un’ariete per sfondare la Casa Bianca: cioè il Partito Democratico e i giornali liberal (New York Times e Washington Post in testa. E anche l’Italia, che , durante il governo Renzi, avrebbe dato il suo contributo con i servizi per assistere l’Fbi e trovare le connessioni per la fantomatica “collusion” di Trump con i Russi. Collusion che, ca va sans dire, non è mai stata trovata.

mueller russiagate

 

Secondo Zerohedge, che cita un articolo di John Solomon per The Hill, ci sono 10 documenti classificati, che Donald Trump potrebbe rendere pubblici, che potrebbero causare un terremoto politico a Washington, radere al suolo il Partito Democratico americano e garantire al presidente la rielezione certa.

christopher steele

 

Vediamo quali sono:

 

  1. I report degli incontri tra Steele e l’Fbi. Questi documenti sono classificati come rapporti 1023 e sono in pratica i verbali delle conversazioni tra l’ex spia britannica e gli agenti federali. La grande rivelazione, secondo le fonti di Solomon, potrebbe essere il fatto che l’Fbi possa aver condiviso informazioni sensibili con Steele, come l’esistenza di “Crossfire Hurricane”, cioè l’operazione di contro-intelligence sulle connessioni tra Trump e il governo russo. Sarebbe una scoperta mica male sapere che l’Fbi ha dato a Steele informazioni di intelligence su Trump nel bel mezzo di un’elezione (). Ps. Steele aveva compilato un dossier finanziato dai Democratici che è iniziato a uscire online nel giugno-luglio 2016, l’operazione CH è stata aperta il 31 luglio e a novembre ci sono state le elezioni)

la casa di christopher steele IL VERO ROBERT MUELLER E L'IMITAZIONE DI DE NIRO AL SNL

 

  1. Le 53 interviste del comitato per i servizi segreti, dove ci sarebbero prove che un avvocato legato al Comitato nazionale democratico aveva contatti con la Russia, tramite la Cia

 

 

mueller russiagate 1

  1. I documenti di Stefan Halper: l’accademico e una sua assistente lavoravano come fonti per l’Fbi. Uno o entrambi, secondo quanto riferisce Solomon, hanno avuto contatti con lo staff della campagna di Trump (con Carter Page e George Papadopoulos, in particolare) alla fine delle elezioni. Ma secondo altre fonti potrebbero esserci altri documenti che mostrano che Halper possa essere arrivato a consulenti senior della Casa Bianca come Peter Navarro, nell’estate del 2017. Ci sarebbero dei documenti che dimostrano che Halper era eterodiretto dalle agenzie di intelligence…

christopher steele

 

  1. Le email dell’Fbi datate ottobre 2016. L’Fbi era a conoscenza dell’uso del rapporto Steele e di altre prove, e discuteva con il ministero della giustizia per ottenere un mandato FISA (le FISA court sono tribunali segreti specializzati in questioni di spionaggio e sicurezza nazionale attraverso udienze a porte chiuse e di cui non esiste traccia fino a conclusione delle indagini, per non comprometterle, ndDago) destinato alla campagna di Trump

GEORGE PAPADOPOULOS 1

 

  1. Page / Papadopoulos - la cattiva condotta dell’FBI e/o del dipartimento di giustizia sarebbe dimostrabile anche con le intercettazioni delle conversazioni dei due membri dello staff di Trump. Papadopoulos sostiene per esempio di aver detto a una fonte sotto copertura dell’FBI che non stavano cercando di ottenere materiale sporco sulla Clinton dalla Russia, e che riteneva il fare una cosa del genere tradimento. Se l’avesse detto davvero mentre era monitorato dall’FBI e questa dichiarazione non fosse stata divulgata alla FISA Court, sarebbe la pistola fumante contro i servizi, perché dimostrerebbe che c’era la volontà specifica di cercare solo prove contro Trump.

 

john bonifield project veritas cnn bullshit 8

  1. Il materiale informativo della "Banda degli Otto". Si tratta di una serie di briefing che l'FBI e il DOJ ha fornito ai leader del Congresso nell'estate del 2018, che identificano tutte le carenze nella narrazione della “collusion” con la Russia. Di tutti i documenti mostrati dai leader del Congresso, dice Solomon, “questo mi viene spesso citato in privato in quanto ha cambiato le idee dei legislatori, che inizialmente non erano convinti degli abusi dell'FISA o delle irregolarità dell'FBI”.

 

GEORGE PAPADOPOULOS

  1. Lo spreadsheet di Steele. L’Fbi avrebbe redatto un foglio excel valutando l’accuratezza e l’affidabilità di ogni richiesta nel rapporto Steele. Il 90% delle affermazioni non potevano essere confermate. E visto che il rapporto Steele è la base su cui si basa tutto il Russiagate, significa che si tratta di un colossale castello di sabbia.

 

donald trumpil new yorker su jeff sessions e sergey kislyak

  1. L'intervista a Steele. È stato riferito e confermato che l'ispettore generale del dipartimento di giustizia ha intervistato l'ex agente dei servizi segreti britannico per almeno 16 ore sui suoi contatti con l'FBI mentre lavorava, su incarico del partito democratico, con lo studio legale Perkins Coie (che a sua volta ingaggiò una società che si occupa di raccogliere informazioni sugli avversari politici, la Fusion GPS). Steele ha ammesso nell'autunno 2016 che era alla disperata ricerca di sconfiggere Trump, e che stava lavorando per la campagna DNC / Clinton. Lo ha detto anche all’Fbi?

 

 

OBAMA E RENZI

  1. La terza domanda di rinnovo del mandato FISA. Nel giugno 2017 il mandato alla Fisa Court è stato rinnovato per la quarta volta, ed è stato firmato dall’allora vice procuratore generale Rod Rosenstein. Dentro, secondo Solomon, potrebbero esserci altre prove-

 

renzi obama martina

  1. L’ultimo e più interessante punto, se visto dall’Italia, sono i documenti che proverebbero che gli alleati degli Usa avrebbero contribuito agli sforzi dell’Fbi per verificare i collegamenti di Trump con la Russia. I membri del congresso hanno cercato contatti con l’intelligence britannica, ma anche Australia e Italia probabilmente sono state invitate ad aiutare il Federal bureau of investigation ad abbattere il puzzone cercando in ogni modo un collegamento con la Russia. Non a caso Papadopoulos dice da tempo che Roma è l’epicentro della cospirazione, vista anche l’attività - e poi il mistero della scomparsa - di Joseph Misfud. Il 7 dicembre 2016 Renzi si dimette da Presidente del Consiglio e 5 giorni dopo entra in carica Gentiloni. Hanno avuto un ruolo anche loro nel Russiagate?

RENZI OBAMA

 

Questi documenti, conclude Solomon, se fossero resi pubblici mostrerebbero tutti gli errori e le scelte volontarie fatte per trasformare un’indagine di controspionaggio nella più grande cospirazione contro una nomina alla presidenza degli Stati Uniti, in quello che sarebbe stato un trucco clamoroso orchestrato dai Democratici. Con l’aiutino, forse di alcuni amici al di qua dell’Oceano

RENZI OBAMAOBAMA RENZI KERRY GENTILONILA VIGNETTA DI GIANNELLI CHE CITA DAGOSPIA: RENZI GIOCA A FLIPPER A RIGNANO CON OBAMAGEORGE PAPADOPOULOS 2RENZI OBAMAI FILONI DEL RUSSIAGATEOBAMA RENZIrussiagate Comeyagnese renzi michelle obama

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...