
SCACCO RATTO! – DA NORD A SUD, È IN CORSO UN’INVASIONE ESTIVA DI TOPI NELLE CITTA’ ITALIANE. A TREVISO SI CONTANO 800 MILA RODITORI, DIECI PER OGNI ABITANTE. E IL COMUNE HA ISTITUITO UNA TASK FORCE PER CONTENERLI – È EMERGENZA ANCHE AD ASTI, IMPERIA E CASERTA – LO ZOOLOGO MAURO DELOGU: “I VELENI SONO DANNOSI E I RIFIUTI UN RICHIAMO IRRESISTIBILE. BISOGNA PUNTARE SUI PREDATORI NATURALI, COME I RAPACI”
Estratto dell’articolo di Franco Giubilei per www.lastampa.it
Estate, caldo, rifiuti, ed ecco rispuntare i topi. Non che se ne siano mai andati, perché la popolazione dei roditori, che la vulgata e qualche rilevazione non si sa quanto attendibile vuole molto più numerosa degli esseri umani, abita in pianta stabile le città italiane. […]
E così, da Nord a Sud, si moltiplicano gli avvistamenti e le richieste di intervento, anche se lo zoologo avverte che le derattizzazioni a base di veleno, le più comuni, sono inutili e si ripercuotono su cani, gatti e predatori naturali.
Treviso, Imperia, Asti, Lodi, Caserta, fino al caso clamoroso di Chieri, nel Torinese, dove i ratti hanno rosicchiato i cavi della fibra ottica provocando un black-out di internet nel centro della cittadina, sono solo alcuni casi della nuova stagione di guerra ai ratti.
Cominciamo da Treviso, dove la campagna contro il “rattus norvegicus”, questo il nome scientifico dell’animale, parte dalla stima stupefacente del loro numero: 800 mila, dieci per ogni abitante. Anche se Mauro Delogu, zoologo dell’Università di Bologna, osserva che “di stime precise non ne vengono fatte” e che “sembra un aumento smisurato”.
Nella città della Marca però la prendono molto sul serio, tanto che, alla presentazione della task force comunale per contenerne la moltiplicazione, si è parlato anche di trappole per topi “al prosecco”.
I media locali riferiscono che l’azienda Mayer Braun ha utilizzato l’uva del prosecco per le esche. A scanso di facili battute, la spiegazione è che i topi, nutrendosi di rifiuti, si sono abituati ai gusti del territorio e sono naturalmente attratti da ciò che l’uomo smaltisce. […]
roma, topi a castel sant'angelo 4
Un’altra novità è rappresentata dal ricorso a rapaci notturni come alleati naturali nella lotta ai ratti: in particolare, si promuoverà la nidificazione dell'allocco, tramite l’intervento di un faunista.
Un rimedio che incontra l’approvazione dello zoologo: “L’utilizzo di predatori naturali è la contromisura più efficace – dice Delogu -. Il barbagianni, per esempio, è il predatore per eccellenza, a Verona sono state introdotte cassette-nido per invitarli a nidificare in città”.
Ma qual è la causa principale della presenza massiccia dei topi? “Sicuramente i rifiuti, che li attraggono irresistibilmente, un po’ come succede per i cinghiali, con la differenza che per i ratti i cassonetti sono inutili, perché sono troppo intelligenti, a meno che non siano chiusi col lucchetto”, dice lo zoologo.
A Treviso, infatti, la brochure informativa con i consigli anti-ratto parte proprio dalla corretta gestione dei rifiuti domestici e dell’umido, per poi estendersi ai limiti alle ciotole per animali domestici lasciate all’esterno e alle indicazioni ai ristoratori.
La prolificità dei ratti non aiuta: “Ogni coppia ha oltre 10 cuccioli, mediamente una decina di volte all’anno – dice Delogu -, La vita media è di due-tre anni, ma i piccoli sono in grado di riprodursi già da cinque mesi d’età” [...]