TU CHIAMALE, SE VUOI, FECONDAZIONI - SCAMBIO DI EMBRIONI, IL CASO FINISCE IN TRIBUNALE - LA COPPIA IN ATTESA: “NON LI RESTITUIREMO, SONO FIGLI NOSTRI, LO DICE IL DIRITTO NATURALE” - MA I GENITORI BIOLOGICI: “LI REGISTREREMO ALL’ANAGRAFE COI NOSTRI COGNOMI”

Maria Novella De Luca e Fabio Tonacci per “La Repubblica

 

«I due gemelli, un maschio e una femmina, ormai sono nostri, li sentiamo nostri. Siamo a poche settimane dal parto, non ce li possono togliere. Dalla nostra parte abbiamo il diritto naturale». A chi si azzarda a suonare il campanello del loro appartamento, la coppia che sta portando avanti la gravidanza frutto dello scambio di embrioni all’Ospedale Pertini risponde così. Poca voglia di parlare, pochissima di apparire. Ma una cosa la vogliono spiegare.

EMBRIONEEMBRIONE

 

Sono stati accusati dai genitori biologici di essersi nascosti «in modo irresponsabile», di non averli mai voluti nemmeno incontrare. «Non è vero che non li abbiamo cercati — spiega ora l’uomo, un professore quarantenne, angosciato dal peso di questa situazione — qualche settimana fa ho fatto mandare dal nostro avvocato una email al loro legale, chiedendo di specificare su quali temi e in quali termini dovesse avvenire l’incontro. Non ci ha mai risposto».

 

A Michele Ambrosini, il loro difensore che conferma l’episodio della email, il padre dei due gemelli consegna anche una dichiarazione. «Sto cercando in tutti i modi di proteggere mia moglie da questo ulteriore dolore alla vigila del parto. Abbiamo fiducia nel diritto naturale, si deve apprezzare il grande coraggio e la coerenza di una madre che ha scelto di dare la vita piuttosto che farsi coinvolgere in un procedimento giudiziario».
 

Embrione umanoEmbrione umano

Fiducia nel diritto, dunque. Non è una formula pronunciata a caso. Per la legge italiana, infatti, i figli appartengono sempre alla donna che li partorisce e di conseguenza al marito di questa. È questo il cosiddetto “diritto naturale”. Quindi la coppia “portatrice”, nonostante stia per mettere al mondo due bambini con il dna diverso da quello dei genitori che daranno loro il cognome, verrà riconosciuta come legittima famiglia dei bambini.
 

Una situazione «comunque paradossale e dolorosa», per dirla con le parole del loro consulente e amico Sergio Cerini, conseguenza del drammatico vuoto legislativo in cui si è venuta a trovare questa storia. La coppia portatrice infatti è come se stesse vivendo una maternità surrogata involontaria, inesistente per la nostra normativa vigente, che peraltro vieta ogni forma di utero in affitto. Se però la madre che partorisce i gemelli non potrà mai essere disconosciuta, il padre naturale potrebbe invece dopo la nascita, e con il consenso del giudice, attivare un “riconoscimento” di paternità dei neonati. Che dunque avrebbero a quel punto un papà biologico e una mamma “di fatto”. Insomma è il caos.
 

Alimentato e confuso ancor di più dalla battaglia legale e privata in corso tra le due coppie
entrambe vittime di un madornale errore umano dei medici del Pertini. «Faremo ricorso al Tribunale — hanno fatto sapere ieri dalle pagine del Corriere i genitori biologici, i cui embrioni sono stati impiantati per errore nel grembo della donna nel dicembre scorso — perché ci venga detto dove e quando nasceranno i nostri due gemelli, che registreremo all’anagrafe con i nostri cognomi. Li rivogliamo non appena saranno nati ». Da quel 17 aprile, giorno in cui hanno saputo dello scambio, hanno aspettato di avere un qualche segnale dall’altra coppia.
 

provetteprovette

Volevano parlarci, in privato, «per aggiustare la situazione e tutelare i bambini, che è la cosa più importante». Due mesi dopo hanno messo tutto in mano all’avvocato, che prima ha presentato un ricorso al Tar del Lazio per conoscere l’identità della donna incinta, poi ha scritto il ricorso d’urgenza che sarà depositato domani. A poche settimane dal parto, che dovrebbe essere tra il 15 e il 30 agosto.
 

«Non abbiamo ricevuto ancora nessuna notifica di provvedimento — chiosa Ambrosini — ritengo difficile che si possa fermare l’iscrizione dei due gemelli che per la normativa attuale sono figli della donna che li partorirà e del suo coniuge». L’inevitabile è arrivato. Nel silenzio dello Stato e delle istituzioni, è iniziata l’ultima battaglia tra quattro genitori.

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...