il rapper pol g degli assalti frontali 7

SCUSI, LEI SPACCIA? - BLITZ NELLA CASA DEL RAPPER POL G, IN ZONA PIGNETO A ROMA: I CARABINIERI HANNO TROVATO 600 DOSI DI HASHISH PRONTE PER ESSERE DISTRIBUITE - IL 56ENNE LEAER DEGLI "ASSALTI FRONTALI", NOTA BAND ROMANA DEGLI ANNI 80, È FINITO A GIUDIZIO PER SPACCIO MA HA EVITATO IL CARCERE: SOLO OBBLIGO DI FIRMA - IL PROCESSO INIZIERÀ IL 29 OTTOBRE E NON È LA PRIMA VOLTA CHE IL CANTANTE VIENE BECCATO: "ERA SOLO ERBA. LE DROGHE NON SONO TUTTE UGUALI, LA MARIJUANA VA LEGALIZZATA"

Francesca De Martino per "Il Messaggero"

 

il rapper pol g degli assalti frontali 9

Quando i militari sono arrivati a casa sua, in zona Pigneto, hanno trovato 600 dosi di hashish. E per Pol G, all'anagrafe Paolo Bevilacqua, cinquantaseienne leader degli Assalti Frontali, nota band rap romana degli anni Ottanta, sono scattate di nuovo le manette.

 

il rapper pol g degli assalti frontali 8

L'ultima volta era successo a ottobre 2020: il cantante era stato arrestato sempre per detenzione di hashish e marijuana trovati nel suo appartamento. Ieri è stato processato per il nuovo caso per direttissima con l'accusa di detenzione a fini di spaccio.

 

Si è accomodato al banco degli imputati, vestito con una felpa celeste con il cappuccio e un paio di jeans, affranto per l'accaduto. Il pubblico ministero Mario Pesci aveva chiesto per l'imputato, oltre alla convalida dell'arresto, i domiciliari.

 

il rapper pol g degli assalti frontali 7

Ma il giudice ha accolto la convalida e disposto l'obbligo di firma tra le 15 e le 17. Così potrà continuare a fare i suoi concerti. È stata un'ultima possibilità la misura concessa dal Tribunale, al prossimo passo falso, rischierà il carcere: «Segua una buona strada», si è raccomandato il magistrato all'artista durante l'udienza. La difesa ha scelto il rito abbreviato, il 29 ottobre ci sarà la prima udienza.

 

il rapper pol g degli assalti frontali 6

LA VICENDA

I fatti sono avvenuti la sera del 27 settembre. Gli investigatori hanno saputo che in casa del cantante Pol G c'era la droga. E, così, si sono presentati nell'appartamento. Hanno bussato alla porta e Bevilacqua, intimorito, gli ha aperto.

 

il rapper pol g degli assalti frontali 5

Bilancio del controllo: 600 dosi di hashish, confezionate in bustine trasparenti e pronte per essere distribuite. Una scena, con un copione simile, si era verificata a ottobre del 2020. In questo caso il via vai di persone aveva fatto sorgere alcuni sospetti al terzo Nucleo operativo metropolitano della Guardia di Finanza.

 

I militari avevano tenuto sotto controllo la palazzina, dove risiedeva il 56enne, poi perquisita. «In questo periodo non lavoro, non faccio concerti, devo arrangiarmi in qualche modo», così si era giustificato in quell'occasione Pol G, quando gli avevano trovato nove chili di marijuana e hashish dal valore di mercato di 100.000 euro.

 

Il cantante, incensurato, era stato processato per direttissima dal Tribunale che lo aveva condannato a pagare una multa di 20.000 euro con l'obbligo di firma quotidiano.

 

il rapper pol g degli assalti frontali 4

I PRECEDENTI

In primo grado il rapper era stato poi condannato a due anni, poi in appello la pena si era abbassata a un anno e mezzo senza obbligo di firma. Alla notizia della sentenza di secondo grado, la storica band romana aveva scritto sui social: «Due righe di commento da parte nostra: Sì, era una grossa quantità, ma era solo erba. Per noi le droghe non sono tutte uguali e pensiamo che la marijuana vada legalizzata».

 

il rapper pol g degli assalti frontali 3

«Parafrasando Peter Tosh (caposaldo della nostra cultura di formazione), il fumo delle sigarette - si leggeva sulla pagina ufficiale del gruppo capitanato da Militant A - fa male alla salute, la marijuana bisognerebbe invece legalizzarla, per curare l'asma e il glaucoma e altre malattie come la sclerosi multipla. E quando sarà legalizzata non dovremo più saltare le recinzioni e scappare e subire la brutalità della polizia e le mancanze di rispetto e le umiliazioni».

 

il rapper pol g degli assalti frontali 10

E ancora, avevano aggiunto: «Speriamo di vederci presto dal vivo e - concludeva il post - confrontarci in presenza». Adesso per Pol G pende una nuova accusa di detenzione ai fini di spaccio.

 

il rapper pol g degli assalti frontali 2

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...