avocado messico

E SE COMPRANDO UN AVOCADO RIEMPISSIMO LE TASCHE DEI NARCOS? L’OCCIDENTE, DOPO AVER SNIFFATO PER ANNI DROGA MESSICANA, ADESSO VUOLE ANCHE I SUOI AVOCADO, IL FRUTTO DIVENTATO TANTO DI MODA TRA STATI UNITI ED EUROPA E CHE FA GOLA AI TRAFFICANTI – I CONTADINI SONO COSTRETTI AD ARMARSI PER DIFENDERSI DOPO CHE L’ODORE DEL DENARO HA ATTIRATO LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI CHE STANNO SCATENANDO UN’ONDATA DI VIOLENZE PER APPROPRIARSI DEL MERCATO…

Da "apnews.com"

 

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Contadini armati di fucili AR-15, sono i coltivatori di avocado su piccola scala che si alternano per fare la guardia a un 'checkpoint' per proteggersi dai ladri e dagli estortori del cartello locale della droga in una città nello stato di Michoacan in Messico, il cuore della produzione mondiale di quel frutto che i locali chiamano "Oro Verde".

 

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Il boom dell'avocado, alimentato dal vertiginoso aumento dei consumi sia negli Stati Uniti sia in Europa, ha emancipato in pochi anni alcune zone del Messico occidentale dalla povertà. Ma l'odore del denaro ha attirato bande di criminali e cartelli ultra-violenti che hanno appeso cadaveri dai ponti e intimorito le forze dell'ordine.

 

La crescente violenza sta minacciando la ritrovata prosperità. Ora, l'ipotesi che gli Stati Uniti potrebbero ritirare gli ispettori inviati periodicamente per controllare la qualità dei raccolti fa scorrere un brivido lungo la schiena di un settore che, sono di esportazioni, vale 2,4 miliardi di dollari all'anno.

 

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Alcuni agricoltori hanno deciso di armarsi. Al checkpoint di San Juan Parangaricutiro, i vigilantes sono calmi ma attenti, vale la pena lottare per il loro raccolto, dicono: "Se non fosse per gli avocado, dovrei partire per trovare lavoro, magari andare al Stati Uniti o altrove," spiega al reporter di AP in parole povere uno dei contadini-vigilante, Pedro de la Guante, che, con il suo piccolo frutteto di avocadoguadagna molto più di quanto farebbe con qualsiasi altro raccolto, legale o illegale.

 

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Per anni i coltivatori di avocado messicani hanno vissuto nel timore di aggressioni e spedizioni punitive, ma la situazione ha preso una piega transnazionale quando, a metà agosto, un 'team' di ispettori del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) incaricato di verificare la qualità dei raccolti è stato "minacciato direttamente" a Ziracuaretiro, una città appena ad ovest di Uruapan nel Michoacan.

 

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L'agenzia Usa non ha specificato cosa sia accaduto ma le autorità locali dicono che una banda avrebbe derubato il camion su cui gli ispettori stavano viaggiando sotto la minaccia delle armi. Resta il fatto che la USDA ha minacciato di sospendere l'invio degli ispettori. Una tale mossa potrebbe significare il blocco delle esportazioni e devastare una industria che rifornisce negli Stati Uniti ma non solo, milioni di consumatori affamati di guacamole.

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E' solo dal 1997 che il gli Stati Uniti hanno revocato il bando contro gli avocado messicani in vigore dal 1914 per proteggere da una serie di parassiti di entrare nei frutteti statunitensi. La Avocado Growers and Packers Association (AGPA) del Michoacan ha reso pubblica la lettera di avvertimento dell'USDA - una mossa insolita che alcuni a Uruapan interpretano come come un monito rivolto direttamente alle bande criminali perché siano consapevoli che così rischiano di determinare la fine della più florida industria dello Stato.

 

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Né l'AGPA né l'USDA hanno voluto rilasciare dichiarazioni in merito ad AP. Il capo della polizia in una città della regione dell'Oro Verde, che ha preferito rimanere anonimo per evitare rappresaglie, descrive com'è vivere sotto la minaccia costante del cartello dei Viagras. I Viagras sono così potenti nella zona che l'uomo non osa avventurarsi nelle vicinanze di Uruapan senza la scorta armata. Il cartello che controlla il Michoacan deriva il suo curioso nome dall'abitudine dei fondatori di pettinarsi con così tanto gel che i capelli rimangono dritti sulla testa.

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"Fanno di tutto: estorsioni, 'pizzo', usano droni contro di noi," racconta il poliziotto, "Quello che vogliono è installare laboratori (per la produzione di droga) nei frutteti." Ma ora anche i Viagras sono nel mirino. Il crudele cartello della New Generation di Jalisco sta cercando di spostarsi in Michoacan.

 

Nel mese di agosto, hanno appeso nove corpi a un cavalcavia di Uruapan e scaricato al bordo della strada altri 10 cadaveri fatti a pezzi. Sul cavalcavia hanno appeso anche uno striscione che che diceva: "Sii un patriota, Uccidi un Viagra." Più a sud, nella regione più calda del Michoacan dove si coltiva il lime, a metà ottobre uomini armati del cartello di Jalisco hanno teso un'imboscata e ucciso 13 poliziotti federali.

 

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L'attacco ha talmente terrorizzato la polizia che quando sono andati a recuperare le spoglie dei colleghi morti carbonizzati nei propri veicoli, hanno lavorato così in fretta da dimenticarsi sul posto un cranio crivellato di colpi. Tutti, criminali locali, polizia e vigilantes sono spaventati dall'attacco della New Generation. A Tepalcatepec, che si trova vicino al confine con lo Stato di Jalisco, i vigilantes armati - apparentemente al soldo di una banda locale - montano una guardia di 24 ore al giorno su una collina per difendersi dalle incursioni del cartello.

 

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Uno di loro con un fucile d'assalto in spalla è corso giù dalla collina per cacciare il fotoreporter di Ap: "Via di qui! Non sai di avere un fucile puntato sulla testa!?"  Come in gran parte del Michoacan, la violenza si nasconde dietro l'ondata di apparente prosperità portata dalla frutta: chilometri di recinzione intorno a boschetti di alberi di avocado che paiono infiniti con i frutti che ciondolano maturi dai rami in questo periodo di raccolto. Ma secondo Hipolito Mora, che ha fondato qui il movimento civile di autodifesa armata nel 2013, l'apparenza inganna.

 

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Le nuove imprese che imballano la frutta, nate dalla sera alla mattina per guadagnare sul nuovo raccolto, sono già state rapinate più volte in una settimana da ladri che apparentemente sapevano esattamente quando avrebbero avuto con sé il denaro per pagare gli agricoltori: "Se gli imprenditori chiudono i loro impianti, l'economia della regione crolla," dice Mora, che è anche un coltivatore di lime. Il Messico fornisce circa il 43% delle esportazioni mondiali di avocado, quasi tutte provenienti da Michoacan.

 

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L'USDA ha una delegazione quasi permanente di ispettori distaccati in Messico. Alcune settimane dopo l'incidente che ha visto coinvolti gli ispettori dell'USDA, il proprietario di un frutteto di avocado e un suo operaio sono stati rapiti a Ziracuaretiro, presumibilmente dalla polizia municipale.

 

Sette agenti sono sotto inchiesta e Il dipartimento di polizia di Ziracuaretiro è stato sostanzialmente sciolto. Oggi, la polizia federale con armi pesanti pattuglia Ziracuaretiro e il sindaco José Rodríguez Baca ha di che preoccuparsi: ha sette poliziotti in carcere, taglialegna illegali che abbattono i pini nel suo comune (il disboscamento selvaggio è uno degli altri effetti collaterali critici del boom economico messicano legato all'avocado) e una potenziale crisi economica alle porte: "Se gli Stati Uniti chiudono la porta, qui crolla tutto."

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Gli agricoltori si sentono spaventati, soli e presi in mezzo in questa guerra tra bande e autorità corrotte. Carlos Martínez è un coltivatore di avocado di terza generazione il cui campo di appena 2,5 ettari a Ziracuaretiro può produrre fino a 50 tonnellate di avocado in un anno buono, e fruttargli fino a 100.000 dollari. "È una questione di criminalità che ci riguarda tutti. Ci svegliamo ogni mattina sperando che non capiti a noi."

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A Martínez non sono state ancora rubate spedizioni di avocado, ma subisce spesso furti nel frutteto. Anche lui come la maggior parte dei coltivatori, ha dovuto montare recinzioni più sicure e assumere una guardia. Ma è la paura dei rapimenti o della telefonata che richiede pagamenti in cambio di protezione a preoccuparlo di più. "Non rispondo alle chiamate da numeri che non conosco." 

 

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A San Juan Parangaricutiro, De la Guante è un esempio di come molti si sono emancipati dalla povertà grazie all'avocado nel Michoacán. Prima di piantare avocado nel suo ettaro di terra 11 anni fa, era un contadino itinerante. Ora quel campo relativamente piccolo produce 10 tonnellate di avocado. Quest'anno è stato fortunato a vendere ad agosto, quando i prezzi erano alti, a 40 pesos (poco meno di 2 euro) al chilogrammo.

 

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Ciò significa che De la Guante ha guadagnato almeno 15.000 dollari quest'anno. Adriana Villicaña, professoressa all'Università Cattolica Univa di Uruapan, spiega come il boom dell'avocado abbia tolto migliaia di persone dalla povertà: "Ci sono molte donne che lavorano negli impianti di imballaggio e la maggior parte di loro si descrivono come madri single o single."

 

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Sono circa 15 mila gli addetti alla raccolta di avocado e guadagnano un salario interessante per la regione, ma il lavoro è stagionale e l'impegno fisico è notevole - occorre arrampicarsi sugli alberi con lunghi pali per raccogliere i frutti. Questo significa che in pochi possono fare questo lavoro oltre i 45 anni.

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Villicaña, che fa anche parte del comitato consultivo per la sicurezza dei cittadini di Uruapan, sostiene che il problema del crimine nella regione peggiorerà se crolla l'industria dell'avocado: "Senza avocado, dove troveranno lavoro?" si chiede Villicaña. "La cosa più probabile è che vadano a ingrossare le fila delle bande criminali." 

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