
SECONDA MANO, PRIMA FREGATURA? - IL MERCATO DEL SECOND HAND FINISCE NEL MIRINO DELL’UE: SECONDO UN’INDAGINE, IL 57% DEI SITI DI SHOPPING NON OSSERVA LA DURATA MINIMA DELLA GARANZIA LEGALE, IL 45% NON INFORMA CORRETTAMENTE I CLIENTI DELLA POSSIBILITÀ DI RESO MENTRE IL 40% TACE SUL DIRITTO DI RECESSO - IN ITALIA SONO IN 27 MILIONI COLORO CHE NEL 2024 HANNO VENDUTO O ACQUISTATO PRODOTTI USATI MENTRE IL VALORE ECONOMICO TOTALE GENERATO DAL SECOND HAND È STIMATO A 27 MILIARDI DI EURO - UN PICCOLO VADEMECUM PER EVITARE LE TRAPPOLE…
Estratto dell’articolo di Anna Maria Angelone per “la Stampa”
[…] l'estate, complice la stagione e il tempo libero, diventa uno dei momenti di picco del mercato dell'usato.
Queste settimane, dunque, possono diventare ricche di occasioni. Ma anche di insidie. Stando a un'indagine della Commissione europea, infatti, più della metà dei 356 trader online di usato monitorati nel 2024 non è in linea con le regole di tutela dei consumatori. Nel dettaglio, il 57% dei siti di shopping non osserva la durata minima della garanzia legale, il 45% non informa correttamente i clienti della possibilità di reso mentre il 40% tace sul diritto di recesso.
Eppure, il fenomeno è in costante aumento ed è arrivato al punto che l'usato ha ormai dato vita a un suo mercato secondario. Lo confermano i dati statistici. Secondo l'Osservatorio Second hand economy realizzato da Bva Doxa per Subito, nel 2024 più di 27 milioni di italiani hanno venduto o acquistato oggetti di seconda mano (3% in più rispetto al 2023). E che il valore economico totale generato dal Second hand è stimato a 27 miliardi di euro. I motivi del "boom" sono vari.
Chi sceglie l'usato lo fa molto spesso per risparmiare (si pensi che il 58% del campione confessa che si è rivelato un aiuto al bilancio familiare) o per spirito di «sostenibilità». Per chi vende, invece, la ragione principale è la «difesa dal consumismo»: il 75% dichiara di volersi liberare dal superfluo. C'è, poi, chi ha abbracciato questa abitudine perché crede nel valore del «riuso». Il 37%, infine, vende oggetti personali per monetizzare. Secondo la stessa rilevazione, il guadagno medio di chi ha ceduto articoli usati nel 2024 è stato di 820 euro.
[…] Come tutelarsi nelle compravendite, dunque? Per evitare trappole, occorre tenere presenti due grandi differenze: la natura del venditore (privato o professionista) e il canale di vendita (piattaforme online o negozi fisici tradizionali).
Se il venditore non lo fa per mestiere abituale, rientra nella vendita fra privati e non vige alcun obbligo: vale il principio della "buona fede" fra le parti. Ma attenzione: in caso di problemi, si applicano le norme del Codice civile e potrebbe servire un contenzioso. Prima di chiudere l'affare, perciò, è bene controllare lo stato dell'articolo e la presenza di eventuali difetti occulti.
[…]
Per chi vende in modo organizzato e continuativo, invece, scattano diversi adempimenti (iscrizione alla Camera di commercio, partita iva, ricevute fiscali). Ma se il soggetto opera da "vetrina online" – ovvero come marketplace di altri – resta un intermediario e ha l'onere di fornire solo le informazioni per un acquisto consapevole. A partire dal profilo dell'inserzionista. […]
Chi rivende usato come propria attività di business, invece, è tenuto al rispetto di tre diritti fondamentali: il recesso, la restituzione e la garanzia.
Anche per l'usato, infatti, vale il diritto di recesso entro 14 giorni dall'acquisto. Se si tratta di shopping online, è consigliato conservare la ricevuta di pagamento e di consegna. Per i negozi fisici o i mercatini, invece, il suggerimento è di concordare prima dell'acquisto le modalità di un ripensamento (altrimenti è probabile che venga negato e, tutt'al più, si può spuntare un cambio).
Il reso è riconosciuto quando l'oggetto usato è diverso dalla descrizione o con un difetto non dichiarato o nascosto. Decisiva la tempistica: per lo shopping online, è opportuno attivarsi appena ricevuta la spedizione per la riconsegna immediata.
Più difficile la restituzione per l'acquisto di persona: in genere, sono presenti in negozio "avvisi di difformità" a riprova che il cliente era stato, pur genericamente e a sua insaputa, informato di possibili imperfezioni nella merce.
Da ultimo, la durata della garanzia legale. «Anche per l'usato o il ricondizionato la validità è pari a due anni salvo che il venditore non la limiti espressamente a uno che è, comunque, il minimo assicurato», chiarisce ancora Maria Grazia Pisanò. Dunque, se una merce di seconda mano si rompe entro questo termine, si ha il diritto alla riparazione o alla sostituzione del prodotto o al rimborso della spesa o a un coupon da utilizzare su un nuovo acquisto.
[…] Qui, è utile leggere le clausole (spesso, in minuscolo) che possono celare pratiche commerciali sleali come la scadenza entro la quale rinunciare se il prezzo di realizzo è sceso troppo e riprendersi gli oggetti invenduti.
[…]
seconda mano 7
seconda mano 6
seconda mano 2
seconda mano 1
seconda mano 3
seconda mano 4