lavoro stress burnout lavoratori ufficio great resignation dipendenti

IL LAVORO STANCA, SE MAL PAGATO ANCORA DI PIU' - IN AMERICA MANCANO ALL’APPELLO MILIONI DI LAVORATORI NONOSTANTE GLI SFORZI DELLE AZIENDE PER ATTIRARE CANDIDATI - LE CAUSE DELLA COSIDDETTA "GREAT RESIGNATION" SONO MOLTE: INNANZITUTTO L’ESAURIMENTO DI CHI È ESASPERATO DA CONDIZIONI DI LAVORO TROPPO DURE A FRONTE DI STIPENDI BASSI. TRA RISPARMI ACCUMULATI E LIQUIDITÀ GARANTITA DALLO STATO, LE PERSONE HANNO CAPITO CHE LA VITA VERA NON È RINCHIUDERSI PER INTERE GIORNATE IN UFFICIO…

Massimo Gaggi per il "Corriere della Sera"

 

burnout 4

Cose mai viste prima nell'America ricca ma che dai lavoratori pretende molto e dà poco in termini di salari, ferie, stabilità, protezioni sociali.

 

Nonostante manchino all'appello molti dei 20 milioni di americani che hanno perso l'impiego con la pandemia, aziende di tutti i settori sono alla disperata ricerca di personale (a fine agosto erano 10,4 milioni le offerte di lavoro senza risposta). E molte sono arrivate al punto di offrire «premi d'ingaggio» per attirare candidati.

RAYTHEON

 

Aziende informatiche come Raytheon o gruppi biotech cercano di attirare tecnici specializzati con bonus di 50 o anche 100 mila dollari.

 

Ma succede a ogni livello: il sistema scolastico di Tacoma, vicino Seattle, a caccia di dipendenti di ogni tipo, offre un incentivo di 5.000 dollari alle infermiere, 3.500 agli autisti dei bus, 500 al personale delle mense.

centro distribuzione amazon in california

 

Ora scende in campo perfino Amazon: 3.000 oltre al salario se vai a lavorare per Jeff Bezos nei mesi invernali delle consegne natalizie (150 mila posti).

 

Molti che (per ora) non rientrano nel mondo del lavoro, ma anche tanti che se ne vanno sbattendo la porta: la «Great Resignation» va avanti da mesi, soprattutto nei mestieri a diretto contatto col pubblico.

 

great resignation 2

Basta scomporre i dati dei 4,3 milioni che si sono dimessi ad agosto: 900 mila lavoravano per ristoranti, bar e alberghi, 720 mila nel commercio, 534 mila nella sanità, 706 mila nei servizi professionali.

 

yolo economy 6

Né il fenomeno è solo americano: la Gran Bretagna ha problemi ancora più seri e non solo per via della Brexit. Ma anche nell'Europa continentale dell'elevata disoccupazione le braccia scarseggiano: in Germania mancano almeno 80 mila autisti di camion e per l'Agenzia tedesca del lavoro il Paese avrà bisogno di importare almeno 400 mila lavoratori l'anno per colmare i vuoti nelle imprese.

 

Cosa sta succedendo? Rivincita dei lavoratori i cui salari reali hanno smesso di salire mezzo secolo fa, negli anni Settanta, e che dal 2000 sono stati ulteriormente schiacciati dal trionfo del consumatore sul produttore?

 

supermercati vuoti

Fenomeno momentaneo reso possibile dal fatto che, grazie ai sussidi dei governi, alle spese ridotte dei periodi di lockdown, all'aumento del valore delle case e dei risparmi investiti in Borsa, molti cittadini oggi hanno un cuscino che consente loro una pausa di riflessione?

 

Rischio, come temono molti, di stagflazione con la ripresa che si ferma per mancanza di braccia che la sostengano mentre i prezzi salgono rapidamente per le strozzature delle catene di distribuzione e dello stesso mercato del lavoro?

burnout 3

 

Non ci sono certezze, anche perché le cause del fenomeno sono diverse da Paese a Paese e anche negli Usa - dove Biden cerca di dare più forza al lavoro rilanciando i sindacati, ma rischia di pagare cara l'inflazione nelle urne - sono molteplici.

 

Proviamo a raggrupparle sinteticamente in quattro categorie.

 

smart working in pigiama 3

1) Burnout, cioè esaurimento. Sono dipendenti esasperati da condizioni di lavoro divenute troppo difficili: sanitari che hanno vissuto mesi da incubo negli ospedali, personale degli ospizi dove è dura andare avanti anche perché i colleghi che se ne sono andati per paura o stanchezza non sono stati sostituiti; personale di ristoranti e bar sotto stress già prima del Covid 19 perché precario, malpagato e costretto a lavorare spesso in ambienti poco sani, che ora se la deve vedere anche con clienti resi sgarbati o aggressivi dall'obbligo della mascherina o da un servizio che non riesce più a essere rapido e impeccabile.

 

burnout 2

2) Epifania pandemica. Un intervallo lungo come quello imposto dal Covid ha fatto riflettere molti spingendoli a dare più importanza alla vita familiare rispetto al lavoro e magari a nuovi hobby o passioni che possono diventare un mestiere part-time. Così si chiede di restare a lavorare in remoto, si va in pensione anticipata o ci si dimette.

 

3) Alta liquidità. Come detto, molta gente oggi ha soldi e può permettersi di aspettare. Per i repubblicani è colpa dei sussidi dati con troppa generosità e a pioggia (peraltro anche da Trump, prima che da Biden).

 

great resignation

Ma negli Stati conservatori che li hanno eliminati per primi, le cose non stanno andando diversamente. Non durerà molto perché comunque gli americani hanno da sempre un livello di risparmio abbastanza basso. Ma per ora tengono duro, sicuri che, con tanti milioni di posti di lavoro aperti, qualcosa troveranno.

 

4) In assenza di strumenti come la cassa integrazione, in America quando sospendi un'attività, licenzi. Quando la riprendi, scopri che i tuoi ex dipendenti si sono messi a fare altro. Trovarne altri è difficile; trovarne altri con le stesse capacità, un'impresa. E l'addestramento allunga i tempi.

great resignation 3supermercato gran bretagnagran bretagna supermercati vuoti smart working in pigiama 1great resignation 1

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”