volodymyr zelensky ucraina controffensiva

“SIAMO AVANZATI IN TUTTE LE DIREZIONI” – IL PRESIDENTE UCRAINO, VOLODYMYR ZELENSKY, RIVENDICA I SUCCESSI MILITARI NELLE REGIONI DI DONETSK E ZAPORIZHZHIA DOPO IL TENTATO GOLPE DI PRIGOZHIN, IN RUSSIA. MA È DAVVERO COSÌ? LE TRUPPE DI KIEV AVANZANO NEI VILLAGGI INTORNO A BAKHMUT E SULLA RIVA SINISTRA DEL FIUME DNIPRO. MA LA CONTROFFENSIVA PROCEDE COMUNQUE MOLTO LENTAMENTE: I PROGRESSI SI MISURANO IN METRI...

Volodymyr Zelensky visita le truppe a Berdyansk

ZELENSKY, 'IERI SIAMO AVANZATI IN TUTTE LE DIREZIONI'

(ANSA) - Le truppe ucraine "sono avanzate in tutte le direzioni" nella giornata di ieri nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

 

"Oggi (ieri, ndr) - il fronte. Regioni di Donetsk, Zaporizhzhia. I nostri guerrieri, le nostre posizioni in prima linea, le aree di operazioni attive al fronte. Oggi (ieri, ndr) i nostri guerrieri sono avanzati in tutte le direzioni e questo è un giorno felice. Ho augurato ai ragazzi altre giornate come questa": ha scritto Zelensky.

 

GLI ULTIMI ATTACCHI DELLA CONTROFFENSIVA UCRAINA - 27 GIUGNO 2023

ONU, 77 ESECUZIONI SOMMARIE DI MOSCA IN AREE OCCUPATE

(ANSA-AFP) - La Russia ha giustiziato 77 civili ucraini in detenzione arbitraria nelle aree occupate, secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato oggi. "Abbiamo documentato l'esecuzione sommaria di 77 civili mentre erano arbitrariamente detenuti dalla Federazione Russa", ha detto Matilda Bogner, capo della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, in una conferenza stampa a Ginevra.

 

Dall'invasione dell'Ucraina, l'Onu ha documentato 864 casi (763 uomini, 94 donne e 7 ragazzi) di detenzione arbitraria di civili perpetrati dalla Russia nei territori che ha occupato, si legge nel rapporto dal titolo 'Detenzioni di civili nel contesto dell'attacco armato della Federazione Russa contro l'Ucraina' della missione di monitoraggio dei diritti umani dell'Onu in Ucraina.

 

GUERRA IN UCRAINA - ZELENSKY VS PUTIN - MEME BY GIAN BOY

Il rapporto, che copre il periodo che va dal 24 febbraio 2022 - data di inizio dell'invasione da parte della Russia - fino al 23 maggio 2023, documenta anche 75 casi di detenzione arbitraria da parte delle forze di sicurezza ucraine. Nei casi documentati, "oltre il 91% dei detenuti civili detenuti dalla Federazione Russa ha riferito di essere stato sottoposto a tortura e maltrattamenti, compresa la violenza sessuale".

 

Secondo il rapporto, torture o maltrattamenti da parte delle forze di sicurezza ucraine sono stati segnalati da oltre metà delle persone detenute arbitrariamente. "Ciò è accaduto mentre le persone venivano interrogate, di solito subito dopo il loro arresto", osserva il rapporto. I risultati del documento si basano sulle testimonianze raccolte nei luoghi di detenzione ufficiali gestiti dalle autorità ucraine che hanno concesso l'autorizzazione, mentre le autorità russe non hanno consentito alcun accesso nonostante le richieste dell'Alto Commissariato.

 

Volodymyr Zelensky visita le truppe a Berdyansk

KIEV, SCOSSA SUL CAMPO: «PASSATI OLTRE IL DNIPRO» L’AVANZATA A BAKHMUT

Estratto dell’articolo di Claudia Guasco per “il Messaggero”

 

I video che circolano sui canali dei blogger militari mostrano combattimenti in corso, corpi a terra e motoscafi che sfrecciano sul fiume per rifornire di munizioni i soldati. Gli analisti indipendenti che hanno esaminato le immagini non sono stati in grado di stabilire quando siano state girate, ma sulla geolocalizzazione non hanno dubbi: l'esercito di Kiev sarebbe riuscito a superare il Dnipro e ad assicurarsi un punto d'appoggio sulla riva sinistra del fiume, vicino al ponte Antonovsky fatto saltare in aria vicino a Kherson.

 

volodymyr zelensky e vladimir putin 2

[…] I filmati mostrano che distaccamenti di Kiev sarebbero nuovamente riusciti a trincerarsi nell'area in cui la loro presenza era stata già segnalata per la prima volta ad aprile […]. L'obiettivo è cruciale per l'esercito ucraino, poiché il confine con la Crimea è a soli 90 chilometri di distanza.

 

L'impresa però è complicata, dal momento che […] i soldati devono superare diversi chilometri di terreni paludosi, ma già assicurarsi il controllo di un tratto della sponda orientale del Dnipro è considerato un successo: consentirebbe di liberare Kherson dalla morsa dell'artiglieria nemica, che da quando lo scorso novembre ha ripreso possesso della città non concede tregua.

 

GIRARROSTOV - MEME BY EMILIANO CARLI

Un blogger militare russo riferisce di una possibile testa di ponte di Kiev, cioè di una parte di territorio conquistata all'interno dell'area controllata da Mosca, informazione ripresa dal sito di notizie ucraino Strana: una cinquantina di soldati sarebbero nascosti sotto i resti del ponte Antonovsky, protetti dai sistemi di guerra elettronica che interferiscono con bombardamenti delle forze avversarie.

 

Il governatore filorusso di Kherson, da parte sua, assicura che l'assalto è stato respinto con perdite. […] Kiev replica con i numeri del bollettino della controffensiva lanciata circa venti giorni fa: liberati 130 chilometri quadrati occupati dai russi a sud del Paese, «solo la scorsa settimana sono stati riconquistati altri 17 chilometri quadrati della regione di Zaporizhzhya», dichiara la vice ministra della Difesa Hanna Malyar.

 

PUTIN E PRIGOZHIN

Successo minore a est, mentre in diversi punti del fronte l'esercito ucraino ha respinto attacchi vicino a Bahkmut, Lyman e Avdiivka, dove ora i combattimenti sono particolarmente cruenti. In queste zone gli scontri sono stati oltre 250 ed è tornata a sventolare la bandiera gialla e azzurra anche nel villaggio di Rivnopil, nel Donetsk.

 

[…] Secondo l'aggiornamento quotidiano diramato via Twitter dall'intelligence britannica, la controffensiva ucraina sta registrando «progressi» attorno a Bakhmut. «Ha acquisito slancio» e ci sarebbero poche prove del fatto che «la Russia mantenga un numero significativo di riserve operative di terra che possano essere impiegate per i rinforzi rispondendo alle molteplici minacce in settori molto lontani, da Bakhmut alla sponda orientale del fiume Dnipro, a oltre 200 chilometri di distanza».

 

guerra in ucraina la distruzione di bakhmut 3

Fonti militari Usa citate dal New York Times, e rilanciate con enfasi dall'agenzia russa Tass, rilevano tuttavia che Kiev non ha tratto vantaggio dalla crisi del Cremlino con la marcia di Wagner verso Mosca. […]

RUSSI CONQUISTANO BAKHMUT

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?