dante belisari il figlio di elio al concerto del padre

"SONO AUTISTICO E NE VADO FIERO" - DANTE BELISARI, IL FIGLIO DI ELIO (DELLE STORIE TESE) È SALITO SUL PALCO DURANTE IL CONCERTO DELLA BAND DEL PADRE A BERGAMO: "GODETEVI LO SPETTACOLO, VI LASCIO IN PACE, MA PER FAVORE RISPETTATE TUTTE LE PERSONE AUTISTICHE" - NICOLETTI: POTRÒ DIRMI SODDISFATTO IL GIORNO CHE NON SARÀ PIÙ UNA NOTIZIA UN PERSONAGGIO NOTO CHE HA UN FIGLIO AUTISTICO. ELIO SONO ANNI CHE METTE LA FACCIA PER "NORMALIZZARE" QUELLO CHE MOLTI ANCORA VEDONO COME UN SEGRETO, DA TENERE SIGILLATO IN FAMIGLIA. PER QUESTO DIRÒ: VIVA DANTE!

1. DANTE BELISARI AL CONCERTO DEL PADRE

dante belisari il figlio di elio al concerto del padre

 

«Sono autistico e ne vado fiero»: Dante, figlio di Elio Belisari, ha solo 12 anni ma ha affrontato da vero figlio d'arte la folla che si è riunita ieri sera all'Arena Fiera di Bergamo per il Concertozzo della band del padre, gli Elio e le storie Tese, di nuovo insieme per una serata organizzata con il Trio Medusa e Radio Deejay, oltre all'organizzazione internazionale umanitaria Cesvi.

 

Nel corso del concerto, è salito sul palco Nico Acampora, creatore di Pizzaut, una pizzeria gestita da ragazzi autistici, che ha spiegato che «attraverso il lavoro questi ragazzi hanno scoperto altre caratteristiche della loro vita» e poi ha presentato «il mio aiutante Dante» al quale ha passato il microfono: «Ciao Bergamo, fatevi sentire», ha urlato il ragazzo, a suo totale agio davanti alla folla del Concertozzo.

 

dante belisari il figlio di elio al concerto del padre

«Il mio nome è Dante, il co gnome è Belisari ma, vabbè, a nessuno interessa, e sì, sono autistico e ne vado fiero», ha detto. «Godetevi lo spettacolo, vi lascio in pace, ma per favore rispettate tutte le persone autistiche» ha aggiunto, ricordando poi a tutti che «la terra dei cachi è la terra dei cachi».

 

 

 

 

 

 

 

 

2.IL FIGLIO DI ELIO SUL PALCO, IL RISCATTO DEI FANTASMI

Gianluca Nicoletti per “la Stampa”

dante belisari il figlio di elio al concerto del padre

 

Potrò dirmi soddisfatto il giorno che non sarà più una notizia un personaggio noto che ha un figlio autistico. Ancora ce ne stanno tanti che lo tengono nascosto, forse per paura che quella loro progenie dal cervello fuori standard possa nuocere alla loro carriera, per questo dirò che Dante Belisari è stato un grande: viva Dante!

 

«Sono autistico e ne vado fiero»: Dante, figlio di Elio Belisari, ha solo 12 anni ma ha lanciato il suo coming out di cervello ribelle sulla folla smisurata che, sabato sera, si era data appuntamento a Bergamo per seguire il Concertozzo della band del padre, gli Elio e le storie Tese. Elio sono anni che mette la faccia per «normalizzare» quello che molti ancora vedono come un segreto, da tenere sigillato in famiglia.

 

Lo ha fatto partecipando a dibattiti e iniziative, promuovendo le (poche) buone prassi che ogni tanto spuntano nel nostro paese, sempre naturalmente per la cocciutaggine di un genitore che non si rassegna a consegnare il figlio alla pubblica «benevolenza», che altro non vorrebbe che trasformarlo in una retta, da pagare a chi si occupa di raccolta differenziata di umani non perfettamente a norma.

 

dante belisari il figlio di elio al concerto del padre

L'altra sera Dante si è sgraffignato, di sua iniziativa, quei pochi minuti di celebrità a cui ambisce ogni essere umano, il padre non aveva programmato la performance, che ha mandato in visibilio diecimila persone. Dante si è preso la scena e ha concluso: «godetevi lo spettacolo, vi lascio in pace, ma per favore rispettate tutte le persone autistiche», aggiungendo che «la terra dei cachi è la terra dei cachi».

 

 Forse per i più potrebbe sembrare un omaggio a uno dei più famosi nonsense di suo padre, solo però per chi non conosce la straordinaria capacità della mente autistica di «sistematizzare», cogliendo nessi che nella consueta lettura della realtà dei normo tipici non sempre sono evidenti. La canzone continua così: «Una pizza in compagnia, una pizza da solo. Un totale di due pizze e l'Italia è questa qua...». Dante voleva comunicare al mondo il suo «superpotere» che è quello di fare il pizzaiolo. Infatti Dante fa parte della squadra di Pizzaut, nel far pizze potrebbe trovare la sua gioiosa via d'inclusione nella società delle menti senza fallo.

 

dante belisari il figlio di elio al concerto del padre

Questa è la vera rivoluzione della generazione di Dante, quella degli autistici con il permesso di esistenza, almeno sulla carta. La sua auto-presentazione nel tempio di ogni balzano sberleffo al rigore melodico, suggella il sacrosanto diritto di libera espressione, anche per chi viene ancora considerato un alienato da gran parte del benpensantismo corrente. Dante con il suo esproprio dei riflettori accesi su suo padre, indica la via della liberazione da uno stigma ignorante e antico, lo fa per le centinaia di migliaia di suoi coetanei costretti a chinare il capo.

 

dante belisari il figlio di elio al concerto del padre

Muti e rassegnati davanti ai medici che non sanno da che parte prenderli, perché occuparsi di autismo per la psichiatria in genere è considerato tempo perso. Muti e rassegnati di fronte al bullismo costante e vigliacco del triste tempo della scuola. Mal sopportati dagli insegnanti, sconosciuti per quelli che dovrebbero esser di sostegno alla loro inclusione, una zavorra intollerabile per i genitori della stirpe dei geni della normodotazione, con cui devono confrontarsi ogni istante.

 

Una generazione di futuri «fantasmi», ora però potranno vedere in Dante il loro possibile riscatto. A lui per essere felice e sentirsi parte dell'umanità basterà una pala per infornare pizza, a mio figlio colori e pennelli, ad altri un bidone da usare come tamburo, un orto da coltivare, dei distributori di lattine da rifornire. Nessuno chiede che si aprano le università ai nostri figli, o che abbiano l'ultra vista delle coratelle di «Good Doctor». Ci basta che riescano ad essere allegri come Dante. Il resto tenetevelo.

 

 

Articoli correlati

L\'APPELLO DI ELIO (DELLE STORIE TESE), CHE HA UN FIGLIO 12ENNE AFFETTO DA AUTISMO: \'IL SERVIZIO...

LA STORIA TESA DEL FIGLIO AUTISTICO DI ELIO - MICHELE SERRA: \'\'QUANDO MI HA CERCATO ERO SCETTICO...\'\'

LA RABBIA DI ELIO: SONO INCAZZATO: I BIMBI AUTISTICI SONO DIMENTICATI DALLO STATO

Elio elio ELIO E LE STORIE TESE jpegELIO E LE STORIE TESE

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?