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“SONO ENTRATO LA PRIMA VOLTA NEI CLUB PRIVE’ CHE AVEVO GIA’ 60 ANNI…” – LE STORIE DEGLI SCAMBISTI ITALIANI: DALL’IMPIEGATO ALL’INSEGNANTE, DALLA SIGNORA IN SOVRAPPESO AL PROFESSINISTA CURIOSO - A FREQUENTARLI SONO ALMENO 700MILA PERSONE, UN NUMERO IN CRESCITA DEL 5-10% OGNI ANNO – SI “GIOCA” OVUNQUE: NELLE SPA NATURISTE, GIARDINI, DISCOTECHE, DARK ROOM, SALETTE PRIVATE CON BARRIERE VISIVE - E A SORPRESA, SPIEGANO GLI ESPERTI, "LE COPPIE IN QUESTO AMBIENTE SPESSO NON SONO QUELLE IN CRISI, MA LE PIÙ SOLIDE, CHE CI VEDONO UN'ALTERNATIVA ALL'ADULTERIO E ALLA MENZOGNA"

V.G. per www.repubblica.it

 

club di scambisti 6

"Questa è la storia di una normale coppia che si è sposata, ha messo su una bella casa, ha allevato due figli, soddisfatta sul lavoro, appassionata di sport. Poi un giorno un collega mi ha fatto vedere un filmato su un club privé e ho pensato: voglio andarci. E così abbiamo fatto".

 

DAI CASOLARI ALLE SPA NATURISTE ALLE DARK ROOM

Sono sempre di più e sempre più giovani le coppie di swingers, quelle cioè che si scambiano il partner per qualche ora, una sera, una vacanza. S'incontrano nei club privé nati per lo più in casolari fuori città all'inizio dei Novanta e diventati oggi locali aperti di giorno e di notte. Ce ne sono di minuscoli, un po' squallidi, e altri considerati "di alto livello": spa naturiste, giardini, parchi, piscine, cocktail bar, palcoscenici, discoteche, dark room, salette private con barriere visive per spiare da fuori, dal buco della serratura, incontri e giochi erotici.

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L'ETÀ MEDIA IN CALO, E IL PASSAPAROLA È SUI SOCIAL

Il passaparola viaggia sui social. E sono almeno 700 mila le persone che frequentano i club con una crescita del 5-10% ogni anno, Covid a parte. Rinnovano la loro tessera da libertini per associazioni come Assosex che controlla circa il 60% delle strutture esistenti in Italia, tutte private, per bypassare la legge che vieta gli atti osceni in luogo pubblico. Poi ci sono quelli che si danno appuntamento in casa dell'una o dell'altra coppia, nei parking, nei pacchetti vacanza all inclusive: trasgressione col buio, turismo culturale alla luce del sole.

 

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Anche per questo l'età media s'è abbassata: s'affacciano ventenni, venticinquenni, trentenni, prima erano una piccola minoranza. E così per le donne, sempre più attratte, raccontano, dai giochi saffici.

 

SPOSATI O SINGLE, CON FIGLI O SENZA: UN POPOLO CHE SFUGGE ALLE ETICHETTE

"Che facciamo stasera?" "Io ho un'idea ce l'avrei - mi dice lui - proviamo un club privé, dicono che ci si possono conoscere persone diverse e sentirsi liberi di essere sé stessi senza maschere". Intese come sovrastrutture; di maschere tangibili se ne vedono eccome, stile "Eyes wide shut". Perché il club degli scambisti non è per tutti, ma ci si trova di tutto: belli, brutti, così così, magri, in sovrappeso, eterosessuali, bisessuali, omosessuali, avvocati, medici, modelle, massaggiatori, ballerini, infermieri, sposati e non, con e senza figli.

 

Cinquanta di queste coppie hanno deciso ora di raccontarsi in un libro, "La mia prima volta in un club privé". Le ha riunite insieme, in maniera fin qui inedita, Augusto Pistilli, che da trent'anni, da quando fondò "La Gioconda", nota come "la villa di Grottaferrata", anima il mondo dei club per scambisti.

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LE STORIE: "IO IMPIEGATO, LEI INSEGNANTE, DUE FIGLI DI 12 E 18 ANNI"

"Alla soglia dei sessant'anni, la mia nuova compagna mi parlò dei club privé", racconta Antonio. E come lui, come loro, ci sono "Marco e Luisa, una coppia di Roma", conosciuti sul lavoro, "entrambi impiegati in un ospedale romano"; "Alby e Lilly, coppia curiosissima con un ruolo sociale abbastanza importante: lui noto avvocato del foro romano, io con un ruolo in procura".

 

O "Ludovico e Luisa, di Bari, io esco da una separazione dopo cinque anni di matrimonio, Luisa l'ho conosciuta attraverso il mio studio di consulenza". A scrivere il suo racconto è anche una donna, "la mamma di Giulia, una ragazza disabile". Per anni, per farle vivere momenti erotici, l'ha portata in Svizzera dove ci sono assistenti sessuali per le persone con handicap.

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E poi ci sono "Elena e Giovanni, lui sovrappeso, io 163 centimetri per 92 chili, temevamo che il nostro aspetto fisico fosse un handicap"; due sorelle alla scoperta dei propri limiti, una ragazza con sua zia, due giovanissimi fidanzatini, maggiorenni ovviamente, o "Mario e Carlotta, io impiegato tecnico, lei insegnante, due figli di 12 e 18 anni e primi dieci anni di matrimonio da coppia normale". Prima di scoprire i privé e quel mondo fatto di primi sguardi, approcci a quattro o più, giochi erotici, fino allo scontato finale, una volta che i figli sono a letto e si è varcata la soglia.

 

"POCA GELOSIA E UN PO' DI ESIBIZIONISMO"

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La crisi matrimoniale non c'entra nulla, dicono, anzi. "A differenza di quanto si pensa - spiega Pistilli - la coppia che va a giocare in questi ambienti non ha alcun difetto di fabbrica. Al contrario è molto in sintonia, proprio perché c'è una maggior conoscenza e complicità sessuale". Oltre alla ricerca della trasgressione, talvolta estrema, la soddisfazione di fantasie e desideri erotici con più persone, poca gelosia e una buona dose di esibizionismo. "Ci siamo avvicinati al mondo della trasgressione in età matura, quando, con i figli grandi, ci siamo riappropriati della nostra libertà", scrivono due signori, sposati ormai da trent'anni.

 

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"Per molti - secondo la psico-sessuologa  Chiara Camerani - lo swinging costituisce un'alternativa onesta all'adulterio e alla menzogna, ma solo se la scelta è pari e condivisa". Un cenno di diniego, una presa più forte, una stretta di mano decisa significa basta. "Sono principalmente le coppie felici, mature e comunicative - conclude Camerani - ad affrontare meglio e con soddisfazione l'esperienza dello swinging". Quelle che ci tornano ancora e ancora, almeno due volte al mese.

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