siria - fosse comuni con i cadaveri degli alawiti massacrati dai ribelli di al jolani - 1

MA CHE SORPRESA: I RIBELLI JIHADISTI SIRIANI MASSACRANO LE MINORANZE – FATE VEDERE ALLE VERGINELLE OCCIDENTALI ,CHE HANNO APPLAUDITO AD AL JOLANI COME FOSSE UN PALADINO DELLA LIBERTÀ, I VIDEO DELLE FOSSE COMUNI CON CENTINAIA DI CIVILI STERMINATI - E L'UNIONE EUROPEA, NON PAGA, INVITA I RAPPRESENTANTI DEL NUOVO REGIME DI DAMASCO A UNA CONFERENZA A BRUXELLES...

IL VIDEO CHOC DELLE FOSSE COMUNI: 

https://x.com/HamasAtrocities/status/1899758770000953630

 

da www.adnkronos.com

 

Abu Mohammad al Jolani

Dal 6 marzo, la violenza in Siria ha raggiunto livelli allarmanti, con un massacro mirato contro la popolazione alawita nelle regioni costiere. L’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Ohchr), ha potuto dimostrare lo sterminio di 111 civili, ma il bilancio reale potrebbe essere molto più alto, e l'Osservatorio siriano per i diritti umani parla di 1.383 vittime, ma ''il conteggio dei morti è ancora in corso''.

 

Le testimonianze raccolte indicano che molte delle vittime sono state giustiziate sommariamente su base settaria, con attacchi mirati nelle province di Tartous, Latakia e Hama. Il video sconvolgente, girato proprio in quell’area, mostra decine di corpi abbandonati a bordo strada.

 

siria fosse comuni con i cadaveri degli alawiti massacrati dai ribelli di al jolani 1

Gli alawiti sono un gruppo religioso di derivazione islamica sciita che in Siria ha guadagnato potere e rilevanza a partire dall’ascesa al potere di Haziz al-Assad, il padre del deposto leader Bashar, negli anni ’70 del secolo scorso.

 

La dinastia Assad era alawita, una minoranza considerata non ortodossa in particolare dai sunniti. E sunnita è il gruppo guidato dal guerrigliero Al Jolani (al secolo Ahmed Hussein al-Sharaa) che con il suo movimento Hay’at Tahrir al-Sham (Hts) ha conquistato il potere a Damasco pochi mesi fa.

 

siria fosse comuni con i cadaveri degli alawiti massacrati dai ribelli di al jolani 3

Numerosi rapporti descrivono il metodo sistematico di queste esecuzioni: uomini armati hanno fatto irruzione nelle case chiedendo ai residenti se fossero alawiti o sunniti prima di decidere se risparmiare o uccidere gli occupanti. Famiglie intere, compresi donne e bambini, sono state massacrate. Secondo le Nazioni Unite, alcuni sopravvissuti hanno raccontato che molti uomini sono stati fucilati davanti ai loro familiari.

 

Gli ospedali non sono stati risparmiati da questa ondata di violenza. Tra il 6 e il 7 marzo, diverse strutture sanitarie a Latakia, Tartous e Baniyas sono state assaltate da gruppi armati affiliati all’ex governo, che si sono scontrati con le forze di sicurezza locali. Gli scontri hanno causato decine di vittime tra pazienti, medici e studenti di medicina, oltre a gravi danni alle strutture ospedaliere.

 

Altre gravi violazioni comprendono il saccheggio diffuso di case e negozi, spesso da parte di individui non identificati che hanno approfittato del caos. Molti civili sono stati costretti a fuggire dalle proprie case, cercando rifugio in aree rurali o presso la base militare russa di Hmeimim.

 

siria fosse comuni con i cadaveri degli alawiti massacrati dai ribelli di al jolani 4

Le autorità locali hanno dichiarato la fine delle operazioni di sicurezza il 10 marzo, ma si continuano a registrare scontri sporadici. Migliaia di alawiti continuano a fuggire dalla Siria, mentre nelle città colpite il clima rimane di terrore.

 

Nel mezzo di questa crisi umanitaria, l’Unione Europea ha deciso di invitare Asaad al-Shaibani, rappresentante del governo di Hts, alla conferenza ‘Standing with Syria: Meeting the Needs for a Successful Transition’ a Bruxelles, incontro annuale tra i Paesi donatori che si tiene a partire dal 2017.

 

Questa decisione ha suscitato polemiche, considerando che il regime di Hts, capeggiato da Al Jolani è accusato di crimini settari e di aver guidato una campagna di sterminio contro gli alawiti. La portavoce della Commissione Anitta Hipper, secondo l’agenzia turca Anadolu, ha confermato che “è stato inviato un invito” ad Asaad al-Shaibani per la conferenza del 17 marzo.

 

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk, ha chiesto indagini rapide, indipendenti e imparziali su questi crimini. Ha inoltre sottolineato la necessità di un processo di integrazione delle forze armate che rispetti le norme internazionali sui diritti umani e assicuri che tutti i responsabili delle violazioni siano chiamati a rispondere delle loro azioni.

Tuttavia, con il regime di Hts ormai riconosciuto a livello internazionale, resta da vedere se la giustizia potrà essere garantita alle vittime di questa nuova ondata di violenza.

al jolani mohammed al jolani 2mohammed al jolani 6mohammed al jolani 7Abu Muhammad al JolaniAbu Muhammad al-Jawlani riappare in pubblicoAL-JOLANIsiria fosse comuni con i cadaveri degli alawiti massacrati dai ribelli di al jolani 2mohammed al jolani 5Abu Mohammad al Jolanial jolani ai tempi di isis e intervistato dalla cnnal jolani al jolani Abu Mohammad al Jolani ANTONIO TAJANI CON AL JOLANI al jolani bacia la terra davanti alla moschea omayyadi

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)