principe carlo regina elisabetta

SOTTOMISSIONE REALE – ELISABETTA LASCIA IN EREDITA' A CARLO III IL SENSO DEL DOVERE NEI CONFRONTI DELLA CORONA E DEL POPOLO BRITANNICO, ANCHE A DISCAPITO DELLA VITA PRIVATA E DEI SENTIMENTI – SIMONETTA AGNELLO HORNBY: “È STATA UNA DONNA SEMPRE LIGIA AL DOVERE E CON UN SENSO DELLO HUMOR E UNA DEVOZIONE AL MARITO STRAORDINARIA. UNA DEVOZIONE, FORSE, NON TOTALMENTE MERITATA, PERCHÉ FILIPPO FACEVA QUELLO CHE VOLEVA…”

Simonetta Agnello Hornby per “La Stampa”

 

la regina elisabetta con carlo bambino

La regina è stata un esempio fulgido di devozione al proprio lavoro e di accettazione di quello che la vita le ha dato. Nata figlia del secondogenito della famiglia reale, non aveva aspirazioni né possibilità di diventare regina. Ma l’abdicazione di suo zio, Edoardo VII, per l’amore per Wally Simpson, mise tutta la sua famiglia in una situazione inaspettata. Sua madre, che apparteneva a una famiglia nobile, ma non dell’alta aristocrazia, l’aveva educata a una vita non borghese, ma quasi.

 

camilla carlo regina elisabetta

Semplice. Senza grandi ricchezze. Una vita domestica allegra e normale. Tutto cambiò quando suo padre divenne re per l’abdicazione del fratello. Era sgradito, soprattutto al padre, in quanto era timido e amante di una vita lontano dai riflettori. Ma accettò il suo destino. Durante la Seconda guerra mondiale, Lillibeth (era stata soprannominata così) collaborò come tante altre ragazze all’assistenza dei feriti e guidò le ambulanze. Diventò così famosa che nelle scuole italiane era indicata come un esempio.

 

L’eredità della regina Elisabetta è un esempio fulgido di devozione al proprio lavoro e di accettazione di tutto ciò che la vita le ha dato. Un’eredità per la propria famiglia, per il popolo del Regno Unito e per suo figlio, Carlo III. Nata figlia del secondogenito della famiglia reale, non aveva aspirazioni né possibilità di diventare regina. Ma l’abdicazione di suo zio, Edoardo VIII, per l’amore per Wallis Simpson, mise la sua famiglia in una situazione del tutto inaspettata.

CARLO E LA CORONA

 

Sua madre, che apparteneva a una famiglia nobile, ma non dell’alta aristocrazia, l’aveva educata a una vita non certamente borghese, ma quasi. Semplice. Senza grandi ricchezze. Una vita domestica, quindi. Allegra e normale.

 

Tutto, però, cambiò quando suo padre divenne re in seguito all’abdicazione del fratello. Lui era sgradito, soprattutto al padre, in quanto era timido e amante di una vita lontano dai riflettori. Ma accettò il suo destino.

 

Durante la Seconda guerra mondiale, Lilibet (era stata soprannominata così) collaborò, come tante altre ragazze, all’assistenza dei feriti e guidò anche le ambulanze. Diventò così famosa che anche nelle scuole italiane era indicata come un esempio da seguire. Ovviamente, dopo il conflitto.

 

la regina elisabetta e carlo

Per me lei è stata una donna sempre ligia al dovere e con un senso dello humor e una devozione al marito straordinaria. Una devozione, forse, non totalmente meritata, perché Filippo faceva quello che voleva. E’ stata una donna che ha sempre anteposto il proprio dovere di regina alle amicizie e alla vita privata, cercando al tempo stesso di essere anche una brava madre. E lo è stata.

 

Mi ha sempre affascinato il suo senso del dovere nei riguardi dei primi ministri del Regno Unito: ogni settimana il premier aveva un incontro con Sua Maestà per discutere e per informarsi e anche per chiedere consiglio su che cosa fare nella delicata posizione in cui si trovava.

 

Mio marito era un conservatore e aveva molti amici in Parlamento. E da loro percepivo il grande rispetto che provavano per la regina in quanto tale e per Elisabetta come persona. Lei ricordava sempre se era nato un figlio oppure un nipote a ogni deputato. Chiedeva informazioni e chiedeva particolari, cosa che, dubito, avrebbe fatto qualunque alto capo di Stato.

 

la regina elisabetta e carlo 7

Della sua famiglia conosciamo bene i problemi, eppure la regina Elisabetta non vi ha mai accennato e sono sicura che, per lei, sia stato un grande dolore l’allontanamento del nipote Harry, dovuto al matrimonio con Meghan Markle.

 

In quanto regina è stata un simbolo di tutte le nazioni del Regno Unito e ha sempre tentato in modo discreto, secondo quanto sostengono molti miei amici, che sono politici, di tenere unite l’Irlanda del Nord, la Scozia e l’Inghilterra, ogni volta che sono sorti dei problemi e sono nate delle tensioni.

 

Elisabetta è stata una donna dai profondi principi e con un cuore d’oro, che, però, ha saputo anche pensare al proprio bene. Ai cavalli, ai cani, alle lunghe passeggiate in Scozia e al tempo da trascorrere, ogni volta che poteva, con i nipoti e con i figli dei nipoti.

 

la regina elisabetta e carlo 6

Poi, con il passare del tempo, l’immagine della regina è diventata la migliore pubblicità per chi vuole andare in vacanza in Inghilterra. Merito della sua gradevole originalità. Di una regina che passa del tempo con i propri cani e i loro cuccioli e che non ha mai dimostrato impazienza oppure noia nei suoi tanti compiti istituzionali.

 

La regina è stata molto amata, meritatamente. Io, che sono diventata britannica solo di recente, la stimo e anch’io provo un pizzico d’affetto per lei.

la regina elisabetta, carlo e annaprincipe filippo regina elisabetta con carlofamiglia reale inglese camilla, carlo, regina elisabetta principe filippo, principe harry meghan marklela regina elisabetta e carlo 1regina elisabetta principe filippo con carlola regina elisabetta, il marito e i figlila regina elisabetta e carlo 2la corona della regina al queen's speech 01

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)