luigi e gabriella deambrosis

NON TOGLIAMO LA PATRIA POTESTÀ AI MAFIOSI E SFILIAMO LA FIGLIA A UNA COPPIA COLPEVOLE DI…ANZIANITÀ! LA STORIA DEI CONIUGI DI CASALE MONFERRATO GRIDA VENDETTA - GRAMELLINI: “LA BUROCRAZIA HA SOTTRATTO SENZA MOTIVO LA BAMBINA AI SUOI GENITORI E POI HA TARDATO A RIPORTARLA A CASA IN NOME DI UN PREGIUDIZIO LEGATO ALL'ANAGRAFE"

1 - REATO DI ANZIANITÀ

Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

 

GENITORI NONNIGENITORI NONNI

Da oggi in Italia esiste il reato di anzianità e la pena consiste nella sottrazione di un minore ai genitori biologici da parte della cosiddetta Giustizia. Una signora del Monferrato ha avuto il torto inemendabile di mettere al mondo sua figlia a 56 anni. Il marito ne ha dodici di più, ma i padri brizzolati non fanno scalpore: il problema è lei. Basta un episodio risibile - la bimba che rimane da sola in macchina qualche minuto, mentre i genitori scaricano le borse della spesa e le scaldano il biberon - per accendere il falò del pregiudizio.

 

I vicini di casa sbirciano dalla finestra e denunciano, gli assistenti sociali prontamente intervengono. Come ha osato quella donna partorire a un' età simile? Deve essere perversa, degenere. La piccola viene data in affido e poi in adozione, nonostante una sentenza definitiva assolva i genitori dall'accusa di abbandono. Fino al capolavoro kafkiano di ieri.

 

LUIGI E GABRIELLA DEAMBROSISLUIGI E GABRIELLA DEAMBROSIS

Chiamata a pronunciarsi sull' adottabilità della creatura, la Corte d' Appello riconosce che la madre e il padre non hanno fatto niente di male, eppure si rifiuta di restituire loro la figlia perché ormai sono passati sette anni e per lei si tratterebbe di un trauma.

 

Ma quel tempo è trascorso per colpa dell'apparato burocratico, che prima ha sottratto senza motivo la bambina ai suoi genitori e poi ha tardato a riportarla a casa in nome di un pregiudizio legato all'anagrafe. Tutto questo nel Paese che non toglie la patria potestà ai mafiosi, si riempie la bocca con la sacralità della famiglia e tira avanti grazie all' impegno quotidiano di milioni di nonni. Saranno dichiarati fuorilegge anche loro?

 

2 - STOP AI GENITORI NONNI

Nadia Muratore per “il Giornale”

 

LUIGI E GABRIELLA DE AMBROSISLUIGI E GABRIELLA DE AMBROSIS

Sette minuti. Per questa manciata di tempo, due genitori si sono visti togliere la loro unica figlia, perché accusati di averla abbandonata in auto, davanti a casa mentre dormiva sul seggiolino. E anche se la denuncia è poi risultata infondata, la Corte d' Appello di Torino ha confermato lo stato di adottabilità della loro bambina, che ora sta per compiere sette anni.

 

La piccola era stata allontanata dalla coppia, che vive a Casale Monferrato, in Piemonte, perché ritenuta non adatta ad allevarla, ossia inadeguata per via dell' età: 69 anni lui e 57 anni lei, al momento della nascita della loro prima figlia.

 

LUIGI E GABRIELLA DEAMBROSISLUIGI E GABRIELLA DEAMBROSIS

I «genitori-nonni» però non si sono persi d'animo e da oltre sette anni combattono per riavere a casa la loro bimba. Anche se i giudici torinesi hanno respinto il loro ricorso, facendo crollare lo spiraglio di speranza, aperto l' anno scorso dalla Cassazione, che aveva dato ragione ai genitori di Casale Monferrato, stabilendo che nel nostro ordinamento non sono previsti limiti d' età per chi intende mettere alla luce un figlio.

 

Una sentenza che la Corte d' Appello di Torino ha nuovamente stravolto, respingendo il ricorso dei «genitori-nonni» e confermando lo stato di adottabilità della bambina, che continuerà così a crescere con la nuova famiglia. La bambina, dal 2013 non ha alcun contatto con la coppia casalese.

 

LUIGI E GABRIELLA DEAMBROSIS  LUIGI E GABRIELLA DEAMBROSIS

La gioia per aver partorito Viola, una bimba bella e sana, all' ospedale Sant' Anna di Torino, per Gabriella Deambrosis è durata pochi giorni e poi il sogno atteso da una vita, di diventare genitori, si è trasformato in un incubo. La piccola resta a casa con mamma e papà 18 giorni, poi viene tolta ai genitori. I Deambrosis vengono accusati di abbandono: il padre Luigi aveva lasciato la neonata che dormiva in auto, davanti a casa, mentre lui era entrato a scaldare il latte. Viola si sveglia, inizia a piangere e una vicina chiama i carabinieri.

 

Oltre all' allontanamento della bambina, i genitori erano stati denunciati per abbandono di minore, accusa da cui poi sono stati assolti. Da quel momento, però prende il via un procedimento penale, parallelamente al processo civile per decidere se dare o meno in adozione la bimba, che nel frattempo era stata data in affido e incontrava mamma e papà solo saltuariamente.

 

LUIGI E GABRIELLA DEAMBROSIS       LUIGI E GABRIELLA DEAMBROSIS

Per un po' di tempo la coppia può vedere la figlia in momenti prestabiliti e in luoghi protetti, fino a che la Corte d' Appello, nel 2012, dichiara Viola adottabile e, più tardi, anche la Cassazione conferma quel verdetto. E mentre papà Luigi e mamma Gabriella lottano per riavere con loro la piccola Viola, lei cresce in un' altra famiglia, lontana dall'affetto di chi l'ha messa al mondo.

 

La coppia si affida all' avvocato Adriana Boscagli di Roma che riporta il caso in Cassazione: la Suprema Corte, a giugno 2016, cassa la sentenza di adottabilità e rimanda la vicenda in Appello a Torino davanti ad altri giudici, che hanno riesaminato la capacità genitoriale dei coniugi, tenendo conto del richiamo ad accantonare i pregiudizi sull'età matura e a considerare che dall' accusa di abbandono erano stati assolti.

 

LUIGI E GABRIELLA DEAMBROSIS LUIGI E GABRIELLA DEAMBROSIS

Un filo di speranza spezzato in Corte d'Appello. «Certamente la sentenza tiene conto dello stato attuale della bimba - dichiara il legale della coppia -, che vive con un'altra famiglia e dell' eventuale trauma dovuto alla separazione, ma prima o poi bisognerà spiegarle che i suoi genitori sono altri e come mai è stata allontanata da loro. Noi faremo ricorso e - ha aggiunto Adriana Boscagli - confidavamo in una Corte più coraggiosa che consideri i genitori naturali come una coppia assolutamente in grado di prendersi cura della bambina».

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...