la cabina del mottarone precipitata

UNO STRAZIO DI 14 SECONDI - È IL TEMPO ESATTO IN CUI SI VEDE LA CABINA DELLA FUNIVIA DEL MOTTARONE PRECIPITARE COME UNA FIONDA: C'È UN VIDEO RIPRESO DALLA TELECAMERA SUL TETTO DELLA STAZIONE CHE DOCUMENTA TUTTO - L'ACCELERAZIONE, GIÙ SEMPRE PIÙ FORTE, PER 400 METRI, FINO A UNA VELOCITÀ DI 120 CHILOMETRI ALL'ORA. POI IL VOLO OLTRE IL PILONE A UN'ALTEZZA DI 25 METRI: DOPO L'IMPATTO AL SUOLO LA CABINA È ROTOLATA PER 300 METRI - LA FUNE SI È SPEZZATA, IL FRENO DI EMERGENZA NON HA FUNZIONATO: MA MOLTE COSE ANCORA NON TORNANO...

Ivan Fossati e Niccolò Zancan per "La Stampa"

 

incidente funivia stresa mottarone 2

È tutto registrato. Nitido e insopportabile alla vista. Sono 14 secondi di video: il tempo esatto in cui cambia la storia e la tragedia si compie.

 

L'uomo che ha visto quel video non avrebbe voluto farlo, ma era suo dovere. C'è una telecamera piazzata sul tetto della stazione della funivia del Mottarone. Domenica mattina era accesa. Visibilità perfetta, sole caldo, non una bava di vento, ore 12.02.

 

incidente funivia stresa mottarone

«La cabina ormai era arrivata. Mancavano tre metri alla stazione di monte, al massimo quattro. Pochi istanti e avrebbe raggiunto la vetta. C'è un attimo preciso in cui rallenta e si avvicina, mettendosi in asse: è in quel momento che ho visto sorridere i viaggiatori. Quei poveri ragazzi, le famiglie. Si vedono le loro facce: è questa la cosa più difficile da reggere. Erano in cima e sembravano felici».

 

soccorsi alla funivia stresa mottarone

L'attimo dopo si è spezzata la cima traente. È quella che fa muovere la funivia. Ecco cos'era quella scudisciata nell'aria: un rumore assurdo di acciaio nel cielo. Lo scossone ha lanciato all'indietro la cabina come una fionda, anche questo purtroppo si vede perfettamente.

 

incidente funivia stresa mottarone

«È partita con un balzo in direzione opposta, tirata giù dalla parte del cavo che si sfilava dall'impianto con tutto il suo peso. Ma in quel punto la carrucola della cabina era ancora attaccata alla fune portante, ancora fissata alla fune d'emergenza. Però scivolava indietro. La si vede accelerare, giù sempre più forte, per 400 metri. È arrivata a una velocità di 120 chilometri all'ora. Nel punto di massimo discesa, prima del pilone, si vede che si infossa, percorre come una specie di avvallamento, che risalendo diventa un trampolino: a quel punto la cabina si stacca dai cavi. Vola oltre il pilone a un'altezza di 25 metri. E scompare dall'inquadratura».

funivia stresa mottarone 9

 

Adesso può essere consolante immaginare che il padre di Eitan Biran, 5 anni, proprio a questo punto abbia stretto suo figlio in un abbraccio salvifico. Ma qui gli occhi si chiudono. Nessuno sa. Non si può vedere oltre.

 

funivia stresa mottarone 7

«Dopo l'impatto al suolo la cabina è rotolata per 300 metri», dice un investigatore. È un bosco fitto di larici. Domenica pomeriggio i soccorritori hanno messo delle bandierine a terra dove hanno trovato i corpi. La procuratrice di Verbania Olimpia Bossi, dopo che tutto il possibile era stato fatto, ha chiesto di osservare un minuto di silenzio.

 

Funivia stresa mottarone 6

Carabinieri e vigili del fuoco hanno spento le radio. E dopo quel silenzio, qualcuno ha intonato una preghiera solitaria. Tutti insieme hanno recitato le parole dell'eterno riposo.

 

incidente funivia stresa mottarone 4

Il filmato sotto sequestro

Quella sera stessa, la sera di domenica, gli investigatori hanno sequestrato il video che mostra in maniera precisa la dinamica dell'incidente. E cioè descrive due fatti che sembrano accertati: la fune traente si è spezzata, il freno di emergenza non ha funzionato. «Non c'è il minimo accenno di frenata durante quei 14 terribili secondi», dice l'uomo che ha visto il video.

 

MARCELLA SEVERINO sindacA DI STRESA

Nel bosco a pregare c'era anche la sindaca di Stresa, Marcella Severino. «Domenica notte ho preso un tranquillante, così sono riuscita a dormire tre ore. Alla mattina sono andata a incontrare in ospedale i parenti delle vittime. Le parole che ci siamo detti restano fra noi. Ma sono devastati dal dolore, e capisco bene la loro disperazione. Quello che è successo ci ha toccati nel profondo. Vogliamo che le cause di questa tragedia vengano accertate al più presto».

 

Stresa era una località di pace e turismo, che proprio adesso ricominciava a assomigliare a se stessa. Il tenore Placido Domingo era tornato a mangiare nel suo ristorante preferito con vista sul Lago Maggiore, un calciatore della Juventus era stato avvistato in visita alle Isole Borromee.

 

incidente funivia stresa mottarone 5

Gli alberghi a cinque stelle stavano preparando le riaperture per la stagione estiva. E i villeggianti, soprattutto svizzeri e tedeschi, erano tornati a prenotare le vacanze estive.

La funivia Lido-Mottarone ha ripreso il servizio domenica 25 aprile. Sabato 22 maggio, nel pomeriggio, secondo il racconto di un testimone che ieri è stato sentito dai carabinieri, è rimasta ferma per problemi tecnici. Domenica 23 maggio, alle 12.02, è precipitata nel vuoto, prendendosi la vita di quattordici persone.

 

incidente funivia stresa mottarone 1

Tutti cercavo il proprietario e unico gestore dell'impianto, il signor Luigi Nerini, con concessione comunale fino al 2028. Il suo telefono squillava a vuoto. La sindaca Severino, però, l'aveva visto domenica pomeriggio in cima all'impianto. «Era sconvolto, come tutti. Era molto provato. Mi ha ripetuto solo queste parole: "Ho i registri a posto, ho tutti i registri a posto". Poi non l'ho più visto».

 

incidente funivia stresa mottarone 2

Il giorno dopo è un giorno di lutto e di acquazzoni. Piove, si alza la nebbia sul lago. I traghetti sfilano come fantasmi, segnando la rotta fra la sponda piemontese e quella lombarda. La stazione di partenza della funivia è chiusa. Sulla porta d'ingresso c'è un cartello dei carabinieri: «Immobile posto sotto sequestro dall'autorità giudiziaria». Lì davanti, qualcuno ha lasciato un lumino rosso, un cero votivo. Non ci sono altri segni.

 

incidente funivia stresa mottarone 3

Sistema frenante disarmato?

Ma è proprio qui, dentro questi uffici, che si cercano le ragioni del doppio disastro. La fune. E i freni, che avrebbero potuto ovviare. Un investigatore spiega un particolare forse importante: «Ogni notte, dopo l'ultima corsa, il sistema frenante della funivia veniva armato e disarmato. I tecnici usavano dei cunei per tenere separati i morsi. Certo, se quei cunei non fossero stati tolti domenica mattina, se il sistema non fosse stato armato, allora si spiegherebbe quell'accelerazione terribile fino al salto nel vuoto».

 

incidente funivia stresa mottarone

Quello che è successo è registrato in un video. Non ci sono dubbi sulla dinamica dello schianto. Mancano le cause. Come mai il cavo ha ceduto? Il controllo di integrità era stato fatto «a vista» o con le tecnologie necessarie? Perché i freni d'emergenza non sono entrati in funzione?

 

carro funebre funivia stresa mottarone

L'uomo che ha visto il video di 14 secondi non sa come fare: «Quei sorrisi, a pochi metri dall'arrivo, mi sono rimasti negli occhi». Era l'attimo prima. Quello in cui tutto poteva ancora funzionare.

Cristiano L'Altrella tal peleg amit biran e i figli tom e eitanserena cosentino mohammed reza shahisavandi carro funebre funivia stresa mottarone 1alessandro merlo e silvia malnati angelo vito gasparro roberta pistolatoelisabetta persanini vittorio zorloni ALESSANDRO MERLO E SILVIA MALNATI

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…