bergamo is running confindustria bergamo covid

LA VERITA' CHE NESSUNO VUOLE AMMETTERE: SI PREFERIRONO LE FABBRICHETTE ALLE VITE UMANE - LA DECISIONE DI IMPORRE LA ZONA ROSSA NELLA VAL SERIANA, CHE AVREBBE SALVATO PIÙ DI QUATTROMILA VITE, NON ARRIVÒ MAI ANCHE PERCHÉ L'ALLORA PREMIER GIUSEPPE CONTE FINÌ SOTTO LE PRESSIONI DEL MONDO IMPRENDITORIALE: NON SI PUÒ SCORDARE LA CAMPAGNA #BERGAMOISRUNNING DI CONFINDUSTRIA - NESSUNO SI ASSUNSE LA RESPONSABILITÀ DI UNA SCELTA IMPOPOLARE PERCHÉ, PER USARE LE PAROLE DI CONTE, “LA ZONA ROSSA HA UN COSTO SOCIALE, POLITICO ED ECONOMICO MOLTO ELEVATO”

 

Estratto dell’articolo di Monica Serra per “la Stampa”

 

campagna di confindustria bergamo is running 1

La decisione «necessaria», che nella Bergamasca avrebbe salvato più di quattromila vite, non arrivò mai. Non la presero i sindaci di Alzano e Nembro, i comuni più colpiti della val Seriana. Non la prese il governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Non la prese l'allora premier Giuseppe Conte.

 

Sotto le pressioni innanzitutto del mondo imprenditoriale – non si può scordare la campagna #Bergamoisrunning di Confindustria – nessuno si assunse la responsabilità di una scelta tanto impopolare quanto indispensabile. Anche perché, per usare le parole di Conte, «la zona rossa ha un costo sociale, politico ed economico molto elevato».

 

CORONAVIRUS - BARE A BERGAMO

Ma i sindaci di Alzano e Nembro, che pure avrebbero potuto decidere, in quei giorni difficili non avevano a disposizione dati e proiezioni che annunciavano già «lo scenario più catastrofico».

 

Per questo non compaiono tra i 19 indagati a vario titolo per epidemia e omicidio colposi, rifiuto di atti d'ufficio e falso nella maxi inchiesta appena conclusa dalla procura di Bergamo. Conte e Fontana, invece, per i magistrati avevano tutti gli elementi per comprendere le dimensioni della bomba che stava esplodendo a Bergamo. E con loro anche i membri del Comitato tecnico scientifico, a partire dal professore Silvio Brusaferro.

 

campagna di confindustria bergamo is running 5

Di certo - ha ricostruito la Gdf - lo sapevano a partire dal 26 febbraio del 2020 quando, per la prima volta durante una delle riunioni del Cts, si prese atto del fatto che i «casi positivi di coronavirus in Italia provengono da aree della Lombardia diverse dalla zona rossa» del Lodigiano, istituita a 48 ore dalla scoperta del «paziente 1».

 

[…] In quegli stessi giorni, il 27 e il 28 febbraio, pur consapevole che nella val Seriana l'indicatore «R0» avesse ormai raggiunto valore pari a 2 e che gli ospedali fossero in ginocchio, Fontana inviò due mail a Conte per chiedere «il sostanziale mantenimento delle misure di contenimento già vigenti in Regione Lombardia». Cagionando così, con Conte e gli esperti del Cts, «il contagio» e «il decesso» di 4.148 persone.

CONTE E FONTANA

 

Nel frattempo, a Roma, l'istituzione della zona rossa non fu presa in considerazione neanche il 29 febbraio (con 615 casi) né il primo marzo (con 984 casi). Solo il 2 marzo se ne iniziò a parlare nel corso di una riunione riservata con Conte, di cui non è mai stato redatto il verbale. Interrogato a palazzo Chigi dai pm, l'ex premier dirà di averlo saputo il 5, tre giorni più tardi.

 

esercito a bergamo per portare via le bare 3

In ogni caso, non darà mai il via libera all'istituzione della zona rossa nella Bergamasca, nonostante i 300 uomini dell'esercito già inviati in val Seriana dal ministero. Né il 3 marzo, quando il parere positivo arrivò anche da Regione Lombardia. E neanche il 5 marzo, quando il ministro della Salute, Roberto Speranza, in partenza per Bruxelles, firmò una delibera mai controfirmata dal premier. […]

bare a bergamoGIUSEPPE CONTE ATTILIO FONTANAgiuseppe conte attilio fontana 1FONTANA E CONTE esercito a bergamo per portare via le bareesercito a bergamo per portare via le bare 1l esercito porta le bare fuori da bergamol esercito porta le bare fuori da bergamoesercito a bergamo per portare via le bare 2esercito a bergamo per portare via le bare 4

campagna di confindustria bergamo is running 2campagna di confindustria bergamo is running 7campagna di confindustria bergamo is running 3campagna di confindustria bergamo is running 6campagna di confindustria bergamo is running 4

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?