LA TELENOVELA DELLA FAMIGLIA DEL BOSCO CONTINUA! BRACCIO DI FERRO TRA CATHERINE TREVALLION E LA TUTOR DELLA COMUNITÀ DOVE SONO STATI PORTATI I TRE BIMBI DELLA FAMIGLIA CHE VIVEVA NEI BOSCHI DI CHIETI – LE POSIZIONI SI SONO INASPRITE DOPO LA BRONCHITE DIAGNOSTICATA A UNA DELLE GEMELLE DI SEI ANNI: LA FAMIGLIA HA CHIESTO INVANO UNA NUOVA VISITA MEDICA “METTENDO IN DUBBIO” IL REFERTO – ORA LO PSICHIATRA A CUI SI È AFFIDATA LA FAMIGLIA TENTA LA VIA PIÙ SOFT PUNTANDO SU…
1. MADRE E TUTOR, LA LITE IN COMUNITÀ «MIA FIGLIA NON HA LA BRONCHITE»
Estratto dell’articolo di Ilaria Sacchettoni e Valentina Baldisserri per il “Corriere della Sera”
la famiglia nel bosco catherine birmingham nathan trevallion
Ci sono diversi «no» che rischiano di far saltare l’equilibrio fra i Trevallion e gli assistenti sociali. L’ultimo è quello espresso dalla tutor Maria Luisa Palladino a una nuova visita pediatrica sulla gemellina di sei anni. […]
Entrata nella casa famiglia di Vasto, la bimba viene sottoposta a una visita completa, durante la quale le viene diagnosticata una «bronchite con spasmi» piuttosto insidiosa. Catherine Trevallion, la madre, appare subito disorientata. […]
la famiglia nel bosco - Catherine Birmingham Nathan Trevallion e i figli
Il sospetto di una patologia trascurata dai genitori si fa immediatamente strada. I giudici del Tribunale per i Minori dell’Aquila valorizzeranno il dato nel loro provvedimento (depositato la scorsa settimana) scrivendo testualmente: «Gli indizi che si ricavano dalla condotta tenuta dai genitori nelle interlocuzioni con l’autorità sanitaria e sociosanitaria e nell’ambito di questo procedimento parrebbero deporre in favore di una notevole rigidità dipendente dai valori ai quali (i genitori, ndr ) conformano le loro scelte di vita...».
famiglia nel bosco - nathan trevallion catherine birmingham con i figli
E ancora, più avanti: «(Si è reso necessario, ndr) insistere perché la madre abbattesse la sua contrarietà necessaria a trattare la seria bronchite con broncospasmo da cui era affetta la figlia».
Catherine, tuttavia, non è convinta. Riflette. Rielabora.
[…] L’idea è quella di far venire un professionista di fiducia, si pensa a un pediatra dell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti che, in questo modo, possa visitare tutti e tre i bambini e forse ridimensionare il parere precedente. Parte la richiesta di autorizzazione. Arriva, invece, il diniego. Si tratta di un «no» motivato da una doppia considerazione. Da un lato la visita è ritenuta, per così dire, «superflua» vista la precedente che si è svolta all’ingresso dei bimbi nella casa famiglia. Dall’altro c’è un tema tecnico. La visita del professionista anticiperebbe, in qualche modo, l’approfondimento disposto dai giudici del Tribunale dell’Aquila.
il presepe e la famiglia nel bosco - vignetta by osho
[…] E qui si torna all’equilibrio incerto fra la coppia neorurale e gli assistenti sociali.
Il dubbio della difesa Trevallion è che non si sia voluta smentire la narrazione della bronchite trascurata
[…] Su tutto cala il Natale, una festa negata, anche quella. Con una visita contingentata (due ore e trenta minuti) concessa a Nathan Trevallion.
[…]
2. LO PSICHIATRA CANTELMI "COSÌ I BAMBINI DEL BOSCO RISCHIANO UN TRAUMA"
Estratto dell’articolo di Corrado Zunino per “la Repubblica”
la famiglia nel bosco catherine birmingham nathan trevallion 6
È in viaggio all'estero, il professor Tonino Cantelmi, psichiatra di fama e consulente di parte nominato dalla difesa di Catherine Birmingham e Nathan Trevallion. Chiede tempo per entrare nel caso della famiglia nel bosco, «devo ancora chiarirmi le idee, finora ho vissuto la vicenda da lettore». Bastano, però, pochi concetti, per comprendere che non è sua intenzione entrare con durezza nella questione, mettere in discussione l'autorità del Tribunale dei minorenni dell'Aquila[…]
Il professore della Pontificia Università Gregoriana intende dire che un comportamento giusto per legge e per prassi, arrivato dopo 14 mesi di incomprensione tra le parti, può aver portato a scelte contrarie al benessere dei tre bambini.
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«Siamo sicuri che questa modalità di intervento non abbia ricadute traumatiche a sua volta?». Purtroppo, «la recisione netta dei legami e l'inserimento dei bambini in una casa famiglia potrebbe non rappresentare davvero la soluzione migliore […] Quello che stanno vivendo i bambini, con il padre lontano, la madre costretta al piano di sopra della stessa struttura che li ospita, per loro potrebbe essere non comprensibile. E, quindi, traumatico».
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La madre Catherine, con alcuni messaggi ad amici, ha parlato di figli ansiosi e della più grande di 8 anni che si morde le mani, «giorno e notte». Dice il professor Cantelmi: «Che idea possono avere i tre bimbi di un padre, in precedenza amorevole, che non può partecipare al pranzo di Natale? È difficile che questo scarto, a 6 anni, a 8 anni, non sia traumatico». Forse, conclude lo psichiatra, «poteva esserci un modo alternativo di procedere». […]
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