
"SONO DELUSO DA PUTIN E STO AIUTANDO L'UCRAINA. LA STO AIUTANDO MOLTO" - TRUMP SI RALLEGRA DELLA TELEFONATA CON ZELENSKY: "È STATA MOLTO BUONA” – IL SINDACO DI KIEV, VITALY KLITSCHKO, LANCIA UN APPELLO ALLA GERMANIA: “BERLINO CI INVII I MISSILI TAURUS, SOLO NELLA NOSTRA CITTÀ I RUSSI HANNO DISTRUTTO DUEMILA EDIFICI” - SUL FRONTE DI TERRA LE FORZE DI MOSCA AVANZANO, SIA NELLA REGIONE DI DONETSK SIA IN QUELLA DI KHARKIV: CONQUISTE TERRITORIALI CHE CONSOLIDANO L’OCCUPAZIONE DI GRAN PARTE DEL TERRITORIO DELLE QUATTRO PROVINCE CHE PUTIN VUOLE PER SÉ OLTRE ALLA CRIMEA…
ZELENSKY E TRUMP AL VERTICE NATO DELL'AJA
TRUMP, 'STO AIUTANDO L'UCRAINA, DELUSO DA PUTIN'
(ANSA) - NEW YORK, 06 LUG - "Sto aiutando l'Ucraina. La sto aiutando molto". Lo ha detto Donald Trump ribadendo che se fosse stato presidente non ci sarebbe stata una guerra. La telefonata con Volodymyr Zelensky "è stata molto buona. Sono deluso da Putin", ha aggiunto.
MAR NERO, DRONI SULLE NAVI DI MOSCA KIEV: «BERLINO INVII I MISSILI TAURUS»
Estratto dell’articolo di Irene Soave per il “Corriere della Sera”
I droni ucraini nella notte tra sabato e ieri hanno colpito la flotta russa del Mar Nero a Novorossyisk, e paralizzato il traffico aereo dei maggiori aeroporti della Federazione, come il moscovita Sheremetyevo, il Pulkovo di San Pietroburgo, l’aeroporto Strigino a Nizhny Novgorod. Cancellati 287 voli, formalmente per «preoccupazioni relative alla sicurezza»: così il report dell’agenzia federale russa per l’aviazione, Rosaviatsia.
Il ministero della Difesa di Mosca dichiara però di avere intercettato 120 droni ucraini, sempre nella notte, in varie regioni da Bryansk a Kursk, da Leningrado a Smolensk al Mar d’Azov. Nel porto di Ust-Luga, Oblast di Leningrado, è esplosa una petroliera «per ragioni misteriose» — così il ministero dei Trasporti — durante il rifornimento. È la sesta esplosione inspiegata da inizio anno.
STRETTA DI MANO TRA ZELENSKY E TRUMP AL VERTICE NATO DELL'AJA
Bilancio speculare da Kiev: nella notte, dichiara l’Aeronautica militare ucraina, sono stati abbattuti 98 droni russi su 157 lanciati, oltre a quattro missili S-300. Colpiti almeno diciannove punti del Paese. Sono sei i morti civili tra le regioni di Donetsk e Kherson — e tra loro un bambino di otto anni, mentre il governatore dell’Oblast di Kharkiv riferisce di una bambina di tre mesi paralizzata per la paura — e ventidue i feriti.
Infrastrutture colpite: condomini, magazzini, uffici postali, linee elettriche; un serbatoio di carburante nella capitale vicino a una centrale termoelettrica. Il porto sul fiume Bug della città di Mykolaiv, dove i droni Shahed hanno fatto danni alle linee elettriche. Un centro di reclutamento a Kremenchuk, nella regione di Poltava, con tre morti. […] il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, ha rivolto un appello al cancelliere Friedrich Merz […] «Il cancelliere Friedrich Merz in passato ha detto che gli attacchi russi su obiettivi civili avrebbero dovuto avere come conseguenza la consegna di missili Taurus», […] «Solo nella nostra città sono stati distrutti duemila edifici. […]», […]
«Gli obiettivi di Putin sono chiarissimi, vuole ancora portare l’Ucraina sotto il suo controllo, qualunque sia il costo da pagare», […] Proprio sul fronte di terra le forze russe vantano un avanzamento, sia nella regione di Donetsk sia in quella di Kharkiv: il ministero della difesa di Mosca rivendica su Telegram di aver «liberato» due villaggi, […] Avanzamenti che consolidano una situazione di fatto, quella dell’occupazione di gran parte del territorio delle quattro province che Putin vuole per sé oltre alla Crimea, laddove i negoziati proprio per questa pretesa russa sono in stallo da maggio. […]