emanuela orlandi

SI SCOPRIRÀ FINALMENTE LA VERITÀ SU EMANUELA ORLANDI? – IL VATICANO HA RIAPERTO IL CASO DELLA RAGAZZA RAPITA A ROMA NEL 1982 – DOPO IL DOCUMENTARIO NETFLIX “THE VATICAN GIRL”, CHE HA RIACCESO I FARI SUL CASO ORLANDI, E LA MORTE DI PAPA RATZINGER, GLI INQUIRENTI SCANDAGLIERANNO TUTTI I FASCICOLI SUL CASO PER PROVARE A CHIARIRE LE OMBRE – LA RIAPERTURA DELLE INDAGINI, DOPO 40 ANNI DAL RAPIMENTO, È STATA VOLUTA DA PAPA FRANCESCO, DETERMINATO A TROVARE LA VERITÀ A TUTTI I COSTI…

Fabrizio Peronaci per www.corriere.it

 

emanuela orlandi

Alla fine la famiglia della "ragazza con la fascetta", che attende verità e giustizia da quel lontano e mai dimenticato 22 giugno 1982, ha vinto una prima battaglia.  Il Vaticano riapre il caso di Emanuela Orlandi.

 

La notizia è filtrata in queste ore: a quasi quarant'anni dalla scomparsa, il promotore della giustizia vaticana Alessandro Diddi insieme alla Gendarmeria hanno deciso di riaprire le indagini di una vicenda che ha scosso la Santa Sede e le sue massime istituzioni, in un percorso giudiziario e investigativo che ha sfiorato ipotesi inquietanti di ogni tipo e coinvolto servizi segreti e cancellerie di mezzo mondo.

 

L'obiettivo degli inquirenti - da quel che è trapelato - è  scandagliare di nuovo tutti i fascicoli, i documenti, le segnalazioni, le informative, le testimonianze. Un lavoro a 360 gradi per non lasciare nulla di intentato, per provare a chiarire ombre e interrogativi e mettere definitivamente la parola fine al più torbido giallo lasciato in eredità dal secolo scorso.

 

presunto rendiconto vaticano su emanuela orlandi

Stando al piano di lavoro messo a punto all'ufficio del promotore di giustizia si ripartirà dai dati processualmente acquisiti, si seguiranno nuove piste e vecchie indicazioni all'epoca non troppo approfondite: insomma, l'investigazione ripartirà dall'esame di ogni singolo dettaglio a partire da quel pomeriggio del giugno 1983 allorquando la 15enne Emanuela, figlia del messo pontificio Ercole, scomparve nel nulla.

 

Si era chiusa alle spalle la porta della sua abitazione alle 16 per andare a lezione di musica in piazza Sant'Apollinare. Nei pressi dell'omonima basilica dove molti anni più tardi si scoprì che vi era seppellito uno dei capi della banda della Magliana, `Renatino´ Enrico De Pedis, secondo diversi testimoni esecutore materiale del sequestro «per conto di alti prelati».

 

emanuela orlandi

L'iniziativa della magistratura vaticana si muove – secondo quanto ricostruito dall'Adnkronos – nel solco della ricerca della verità e della trasparenza a tutti costi voluta da Papa Francesco, e per quanto riguarda l'affaire Orlandi si inserisce sulla scia dell'attenzione mostrata al caso da altri pontefici, a partire da Giovanni Paolo II (fu il primo, nel suo appello durante l'Angelus del 3 luglio 1983, a ufficializzare l'ipotesi del sequestro). Le nuove indagini su Emanuela potrebbero arrivare a uno squarcio di luce anche sulla vicenda della coetanea Mirella Gregori, scomparsa pure lei quell'anno.

 

emanuela orlandi cimitero teutonico

A chiedere a gran voce la riapertura delle indagini erano stati, nei giorni scorsi e andando indietro fino agli ultimi due anni, l'avvocatessa della famiglia Orlandi Laura Sgrò, anche sulla base di una testimonianza del fratello di Emanuela, Pietro, secondo il quale una cartellina gialla con su scritto "Rapporto Emanuela Orlandi" era stata vista dal cosiddetto "Corvo", Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo del Papa nel frattempo deceduto, negli uffici del Palazzo Apostolico.

 

Nuove rivelazioni, docufiction di successo, piste inedite. Mai come in questi ultimi tempi si sono riaccesi i fari sulla storia della scomparsa della giovanissima Emanuela, fari che si erano spenti nell'ottobre del 2015 allorché il Gip, su richiesta della Procura guidata da Giuseppe Pignatone, archiviò l'inchiesta sulle sparizioni di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, avviata nel 2006 successivamente alle dichiarazioni di Sabrina Minardi.

EMANUELA ORLANDI

 

In tempi recenti, le novità sono state numerose. Intanto, la scorsa estate, il pm romano Erminio Amelio ha aperto una nuova inchiesta sul giallo collegato di Katy Skerl, una 17enne uccisa nel 1984 a Grottaferrata la cui bara - come anticipato con largo anticipo da Marco Accetti, superteste e reo confesso del sequestro Orlandi-Gregori - è stata incredibilmente rubata.

 

Poi, qualche settimana fa, la mamma di Josè Garramon, il bambino uruguayano travolto e ucciso nella pineta di Castel Fusano dallo stesso Accetti nel dicembre 1983, ha rivelato di essere convinta che dietro la morte di suo figlio ci fosse una vendetta di forze occulte, nell'ambito del Piano Condor all'epoca promosso dalle polizie segrete dei regimi latinoamericano, in alleanza con la Cia, contro le posizione "progressiste" sue e di suo marito. 

EMANUELA ORLANDI

 

Infine - mentre la famiglia Orlandi continuava a insistere sulla necessità di riaprire le indagini - una serie di inchieste del Corriere.it ha fatto emergere seri indizi mai rivelati sulla partecipazione della banda della Magliana (provata dall'utilizzo del codice "Aliz", che riconduceva a Renato De Pedis), su precedenti pedinamenti di cittadine vaticane e sulle pressioni in ambito ecclesiastico (anch'esse evidenziate da messaggi criptati) per estromettere monsignor Marcinkus (anni dopo condannato per bancarotta) dalla gestione dello Ior.    

bergoglio funerali di ratzinger papa giovanni paolo ii ali agca

 

marco accetti

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...