sigarette di contrabbando

IL CONTRABBANDO NON PASSA MAI DI MODA - LA VENDITA ILLEGALE DI SIGARETTE COSTA AL NOSTRO PAESE CIRCA 800 MILIONI DI EURO ALL'ANNO: LE CITTÀ CON LA MAGGIORE INCIDENZA DI PRODOTTI DI CONTRABBANDO SONO TRIESTE E UDINE, CON METÀ DELLE SIGARETTE ILLEGALI IN TUTTO IL PAESE - I CONTRABBANDIERI SI STANNO MODERNIZZANDO: OLTRE ALLE SIGARETTE TRADIZIONALI, È IN AUMENTO ANCHE LA VENDITA ILLEGALE DI PRODOTTI DEL TABACCO RISCALDATO E DEI LIQUIDI DA INALAZIONE PER LE SIGARETTE ELETTRONICHE…

Miriam Romano per “Libero quotidiano”

 

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Un piccolo banco allestito in una via di Frattaminore, in provincia di Napoli. I passanti che si fermavano a contrattare il centesimo e lui, 28 anni, mille euro in tasca e poche decine di pacchetti di sigarette illegali, faceva i suoi affari in un angolo. Di nascosto e a voce bassa, scambiava le "bionde" con banconote e monete che finivano dritte nelle sue tasche. Ma i carabinieri lo hanno colto sul fatto.

contrabbando sigarette 2

 

Nemmeno il tempo di raccogliere la merce, che le forze dell'ordine lo hanno acchiappato e sono andate a fondo. Hanno voluto perquisire anche nell'abitazione del ragazzo a Orta di Atella a Caserta, dove hanno sorpreso un 42enne incensurato. Lì sono stati sequestrati altri 4.364 pacchetti di sigarette illegali per un peso di 88 chili. In più, hanno trovato dieci piante di canapa indiana in piena fioritura, alte tra i 50 e i 70 centimetri, ben 2 chili di peso. In cucina, cinque barattoli con 140 grammi di marijuana e 2 bilancini di precisione.

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È scattato l'arresto per coltivazione di stupefacenti. Ma soprattutto per contrabbando di sigarette. E pare di fare un salto all'indietro nel tempo di almeno quarant' anni. Quando il contrabbando di sigarette era un fenomeno di "strada".

 

Contrabbandieri smerciavano tabacco illegale agli angoli dei marciapiedi, un modo per arraffare qualche soldo mentre l'economia colava a picco. Lo spaccio più semplice e in voga negli anni '70 e' 80. In molti acquistavo sigarette dai contrabbandieri per risparmiare qualche spicciolo. A Napoli c'erano gli scafi blu che sferzavano sul mare, caricavano il tabacco illegale e sfuggivano alla Guardia di Finanza.

 

sigarette di contrabbando 3

Poi le sigarette senza sigillo finivano sulle bancarelle di legno dei ragazzi che le vendevano nei vicoli a gran voce. Ma il fenomeno è tutt' altro che scomparso. Secondo uno studio condotto dalla Guardia di Finanza insieme all'Università di Trento, l'Italia continua a perdere circa 800milioni di entrate l'anno a causa della vendita illegale di sigarette. La situazione pandemica, inoltre, ha modificato le zone con più incidenza del contrabbando e i canali di spaccio.

 

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 Trieste (25,3%) e Udine (22,2%) si attestano per la prima volta al primo e al secondo posto della classifica dei comuni con la maggiore incidenza di prodotti di contrabbando. La ragione è probabilmente la loro vicinanza con la Slovenia, da cui si sono registrati nel 2020 i principali flussi verso il nostro Paese. Nel 2019 la Guardia di Finanza ha realizzato 2.863 operazioni nel contrasto al fenomeno del contrabbando.

 

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I tabacchi sequestrati sono per la maggior parte illicit whites (68,7%), ossia sigarette a basso costo prodotte nei Paesi di origine (Cina, Emirati Arabi Uniti, Russia, Bielorussia e Ucraina) spesso con pacchetti molto simili alle marche più conosciute e acquistate in Europa, ma non ammesse alla vendita all'interno dell'Unione europea perché considerate non rispondenti agli standard di sicurezza unionali e più dannose per la salute.

 

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 Ma un'evoluzione nel contrabbando di sigarette c'è stata. Sulle bancarelle non si trovano più solo le classiche bionde anni '70-'80. I prodotti illeciti sono soprattutto quelli di ultima generazione. Mentre dal 2018 il consumo di sigarette tradizionali nel mercato legale è infatti in calo (-8,4%), al contrario sia quello di prodotti del tabacco riscaldato che dei liquidi da inalazione per le sigarette elettroniche è cresciuto fortemente (+250,2% per i primi, +200% per il consumo dei liquidi).

 

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La crescita del consumo si è riversata anche in una crescita della domanda e dell'offerta sul mercato illecito. Circa 4 utilizzatori di sigarette elettroniche su 10 hanno acquistato i liquidi da inalazione per sigarette elettroniche da uno o più canali non autorizzati: siti Internet stranieri o che comunque spediscono in Italia i propri prodotti da Paesi stranieri (28%), bancarelle dei mercati (12% dei consumatori) e venditori ambulanti (8%). Le motivazioni dell'acquisto risiedono nel risparmio (53%), nella possibilità di comprare prodotti in grande quantità (28%) e di acquistare liquidi con additivi non disponibili nei rivenditori leciti (27%).

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