donald trump nicolas maduro venezuela

BUTTATE LA CHAVEZ – L’INTERVENTO DI TRUMP NELLA CRISI VENEZUELANA PER ORA SI RIDUCE A UNA MINACCIA A CUBA: SE NON SMETTETE DI SOSTENERE IL REGIME CHAVISTA DI MADURO IMPORRÒ L’EMBARGO TOTALE – MA SE GUAIDÒ DA SOLO NON CE LA FARÀ, NON È ESCLUSO UN INTERVENTO MILITARE: I MERCENARI DELLA BLACKWATER SONO GIÀ PRONTI

 

 

 

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

DONALD TRUMP CUBA CASTRO

Il presidente Trump interviene nella crisi venezuelana minacciando di imporre l' embargo totale a Cuba se non smetterà di sostenere il regime chavista. Nello stesso tempo, il segretario di Stato Pompeo rivela che Maduro era pronto a lasciare il Paese ieri mattina, ma i russi lo hanno convinto a restare. Il consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton, ha lanciato un appello diretto al ministro della Difesa Vladimir Padrino, al comandante della Guardia presidenziale Rafael Hernandez, e al presidente del Tribunal Supremo de Justicia Maikel Moreno, affinché «diano seguito a quanto concordato per l' uscita dal potere di Maduro».

donald trump 4

 

Fonti molto vicine al leader dell' Asamblea Nacional dicono però che se queste pressioni non basteranno, la discussione passerà sull' ipotesi di un intervento esterno, giustificabile se il regime chavista attaccasse la popolazione civile o lo stesso Guaidó, riconosciuto da oltre cinquanta Paesi come capo dello Stato nella fase di transizione verso le elezioni.

donald trump riceve la moglie di guaido' fabiana rosales 6

 

L' appoggio degli Stati Uniti è arrivato nelle prime ore del mattino. Alle 9 Bolton ha pubblicato un messaggio su Twitter, con cui ammoniva Padrino, ricordandogli che «le forze armate devono proteggere la Costituzione e il popolo. Dovrebbero stare con l' Assemblea Nazionale e le istituzioni legittime, contro l' usurpazione della democrazia. Gli Usa stanno col popolo del Venezuela». Sei minuti dopo, il segretario di Stato Pompeo ha aggiunto: «Oggi il presidente ad interim Guaidò ha annunciato l' inizio della "Operacion Libertad". Il governo americano sostiene pienamente il popolo venezuelano nella ricerca di libertà e democrazia». Poco dopo anche il vice presidente Pence ha aggiunto la sua voce, rivolgendosi ai manifestanti in spagnolo: «Estamos con ustedes! Vayan con Dios!».

venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 1

 

Alle due del pomeriggio Bolton è uscito nel cortile della Casa Bianca per parlare con i giornalisti e chiarire la posizione degli Usa. Come prima cosa ha lanciato il suo appello a Padrino, Hernandez e Moreno, lasciando intendere che Washington ha discusso con loro la cacciata di Maduro, e hanno accettato di favorirla: «È venuto il momento di attuare gli impegni presi. Questa è la vostra ultima occasione, se cacciate Maduro vi toglieremo dalle lista delle sanzioni, altrimenti affonderete con la nave». Quindi il consigliere di Trump ha rivelato che sono avvenute comunicazioni con la Russia, affinché non interferisca con le decisioni del popolo venezuelano, e ha denunciato la presenza di 25mila cubani schierati a difesa del regime.

venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 6

 

Bolton ha detto che «non è in corso un golpe, perché Guaidò è il presidente ad interim e ha il diritto di chiedere fedeltà alle forze armate». Quindi ha ribadito che l' amministrazione Usa «vuole una transizione pacifica verso la democrazia, ma tutte le opzioni restano sul tavolo», in particolare se Maduro usasse la forza contro i civili. Alcune fonti sostengono che il leader chavista si preparava ad arrestare Guaidò, in vista della manifestazione indetta per oggi, e quindi il presidente ad interim ha deciso di accelerare la sfida, facendo anche liberare il suo mentore Leopoldo Lopez, per avere più forza nel chiedere la sollevazione popolare.

 

john bolton alla trump tower

Fonti molto vicine a lui dicono che «lo scopo non è mai stato prendere il potere con le armi, ma spingere il regime ad accettare una transizione pacifica verso le elezioni, convincendo le forze armate ad appoggiare questo progetto». Il problema però è che il ministro Padrino, almeno finora, ha confermato la fedeltà a Maduro. Se a questo seguisse la repressione violenta, contro i manifestanti civili, Guaidò e Lopez, i Paesi che hanno riconosciuto il presidente ad interim potrebbero sentirsi giustificati a lanciare un intervento su base umanitaria, per impedire un bagno di sangue.

 

mercenari blackwater 4

La situazione sul campo è complessa. Bolton ha denunciato la presenza di 25.000 cubani, che sostengono Maduro e hanno creato i «colectivos» di civili armati per difendere il regime. L' inviato americano Abrams ha detto che ci sono anche elementi di Hezbollah e della guerriglia colombiana Eln. Mosca aiuta Caracas comprando il petrolio, dopo le sanzioni Usa, e i suoi militari avrebbero rafforzato le difese missilistiche gestendo l' installazione di batterie di S-300.

 

erik prince blackwater

Il Pentagono ha sempre pronti i piani per operazioni militari e ha portato gli aiuti umanitari al confine con la Colombia. Erik Prince ha proposto di mobilitare i mercenari della Blackwater, ma se l' intervento avverrà, è più probabile che sia affidato a Bogotà o Brasilia, col supporto logistico degli Usa.

mercenari blackwater 5juan guaido'CONTRACTOR BLACKWATERmercenari blackwater 3juan guaido'supporto a maduro e a guaido'venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 8venezuela scontri a caracas dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 9persone in fila per il bus a caracasvenezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 17venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 3juan guaido'venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 1venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 13venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 18ERIK PRINCE BLACKWATERjuan guaido' invoca la rivolta finale contro madurojuan guaido' invoca la rivolta finale contro maduro 1juan guaido' invoca la rivolta finale contro maduro 2mercenari blackwater 2mercenari blackwater 1donald trump riceve la moglie di guaido' fabiana rosales 3

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?