
LA VERSIONE DI MUGHINI – DOPO L’ATTENTATO DI HAMAS DEL 7 OTTOBRE 2023, HO COMPRESO LE RAGIONI DELLA RAPPRESAGLIA MILITARE DEGLI ISRAELIANI CONTRO CHI AVEVA AGITO SAPENDO CHE I CIVILI PALESTINESI DI GAZA AVREBBERO FATTO DA SCUDO DI QUEI DELINQUENTI. L'HO PENSATO E DETTO A LUNGO. CHE ISRAELE STESSE COMBATTENDO CONTRO UNA FORMAZIONE MILITARE CHE SI ERA BEN ASSESTATA AI SUOI CONFINI CON L'INTENTO DI DISTRUGGERE ISRAELE, PUNTO E BASTA. ADESSO NON PIÙ, INNANZI AI CRIMINI COMPIUTI DALLE FORZE MILITARI ISRAELIANE. HO DETTO CRIMINI, E NON C'È ALTRO TERMINE POSSIBILE. LO DICO CON UN SENSO DI DISPERAZIONE…
Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, per molti di noi ragionare attorno a Israele, alla sua nascita, alla sua storia, al fatto che era circondata da formazioni armate che ne volevano la distruzione, al fatto che era il bersaglio un giorno sì e un giorno no di agguati micidiali, è stato al cuore della ricerca di una nostra identità morale e intellettuale.
Quando delle canaglie lanciarono non ricordo più quante bombe su un corteo di studentelli ebrei dalle parti della sinagoga ebraica di Roma, subito andai alla sinagoga, bussai, dissi quanto ne ero commosso. Così come non ho mai disprezzato nessuno come quelli che in occasione della commemorazione del 25 aprile inveivano contro la Brigata ebraica e contro chi ne aveva fatto parte.
attacco di hamas al kibbutz di be eri 1
La volta che ho scritto di queste cose misuravo le parole una a una. Ogni mattina che passo dall'edificio attiguo a casa mia da dove i nazisti rastrellarono nell'ottobre 1943 otto ebrei che non sono mai più tornati, sento un tuffo al cuore come se fosse accaduto il giorno prima. Figuriamoci quando ho saputo degli orrori del 7 ottobre.
Ovvio che comprendessi le ragioni della rappresaglia militare degli israeliani contro chi aveva agito sapendo che i civili palestinesi di Gaza avrebbero fatto da scudo di quei delinquenti.
benjamin netanyahu alla casa bianca foto lapresse
L'ho pensato e detto a lungo. Che Israele stesse combattendo contro una formazione militare che si era ben assestata ai suoi confini con l'intento di distruggere Israele, punto e basta. L'ho detto e l'ho pensato a lungo. Adesso non più, innanzi ai crimini compiuti dalle forze militari israeliane. Ho detto crimini, e non c'è altro termine possibile. Punto e basta. Lo dico con un senso di disperazione.
manifestazione contro netanyahu a tel aviv foto lapresse 5
attacco di hamas al kibbutz di be eri