deep web

VI SIETE MAI CHIESTI CHE TIPO DI MATERIALE SESSUALE SI TROVA NEL DEEP WEB? VENGONO OFFERTI SOLO VIDEO DI SITUAZIONI ESTREME (E PERVERSE) - COME IL SITO A PAGAMENTO CHE MOSTRA FILMATI DI DONNE CON ARTI AMPUTATI CHE FANNO SESSO - E POI LE REGISTRAZIONI DAI VILLAGGI AFRICANI E LE TERRIBILI “RED ROOM” - ECCO COSA AVVIENE...

Estratto da “La prigione dell’umanità” di Livio Varriale

 

[…]

LIVIO VARRIALE - DEEP WEB PRIGIONE DELL UMANITA

 

3. SESSO, DROGA E ARMI

Il porno? Noioso se non lo famo strano!!! Il sesso e quello che manca nel deep web. Vi sembrera strano ma e davvero inutile cercare quello che nella clearnet e facile trovare senza sforzarsi piu di tanto. Il sesso nelle sue forme non manca agli occhi di chiunque cerchi nella rete le parole chiave tanto desiderate sulla base del feticcio preferito.

Ma c’e un problema di fondo abbastanza evidente che nasce dalla liberalizzazione. Piu sesso trovi sul mercato, meno senti il bisogno di cercare lo stesso contenuto negli ambienti del black market o, per meglio dire, del dark web.

 

IL SESSO PERVERSO DEL DEEP WEB

Inoltre c’e un dato che rende davvero isterica la visualizzazione dei servizi streaming sul deep web: la velocita. Se vado su Youporn dal clear, posso vedere un lm in Hd in streaming, cosi come posso vederlo, senza scaricare contenuti, nel fratello vietato agli under 18 Youtube. Ed ecco che allora tra i vari siti internet porno che ho incrociato nella mia ricerca ho trovato alcune cose un po’ borderline.

 

E per borderline intendo davvero cose disgustose o, se vogliamo essere buonisti, abbastanza di nicchia e innovative. La prima cosa che vorrei citare e un sito, ovviamente, a pagamento che offre audio, video e immagini di donne con arti amputati che praticano sesso.

 

IL SESSO PERVERSO DEL DEEP WEB

Be’, il mio potrebbe forse essere un pensiero poco carino perche certamente anche chi purtroppo non gode dell’utilizzo dei propri arti ha diritto ad essere apprezzato fisicamente e ad avere rapporti sessuali, ma se si guardano bene le foto del sito ci si accorge tranquillamente che molte di queste immagini sono ritoccate. E per essere sicuro di tutto quello che vi sto dicendo sono chiaramente andato nel clear e ho cercato la stessa tematica. E presente sotto la voce amp sex. Si deduce che il furbone che ha realizzato il sito non abbia fatto altro che modi care alcune delle foto presenti gratis nel portale e riproporle rimaneggiate.

 

La modalita di pagamento e semplice. Si effettua una transazione in bitcoin, viene rinviato un pagamento indietro e la cifra stornata diventa password di accesso. Metodo anonimo.

Sulla scia delle donne amputate, ecco le ragazze africane. L’aspetto grafico del sito, così come per quello trattato precedentemente, è a cura della Redemption XXX. Stessa grafica e stesso metodo di pagamento, le foto sono prese da villaggi dell’Africa nera.

 

deep web

Non so se rappresentano il vero contenuto di questi siti o se servono solo ad attrarre clienti ignari di restare delusi una volta introdotti nelle aree riservate agli utenti iscritti.

Nel clear web è facile trovare soggetti amputati impegnati in atti sessuali, così come soggetti presi dai villaggi dell’Africa nera, così come non è difficile trovare pornostar che si esibiscono in scene di defecazione e coprofagia.

 

Anche questo mi è toccato vedere! E non per la prima volta: forse è la ragione per cui ormai non resto sconvolto da questo scenario complessivo di depravazione che comunque rientra nel possibile. Per quanto riguarda la questione del sesso consumato all’interno dei villaggi africani, ho chiesto info in qualche forum, dopo che avevo letto un libro che raccontava di un business dell’Isis impegnato in produzioni pornografiche, aventi come oggetto gli stupri di guerra che capitano all’ordine del giorno nei Paesi afflitti da conflitti sanguinosi.

 

deep web 2

Nessuno ha saputo darmi risposte. Non escludo che esistano questi filmati, ma certamente non sarà facile trovarli se non nei canali chiusi e riservarti a pervertiti, purtroppo benestanti e disponibili a sborsare per ogni video una quantità cospicua di bitcoin.  Ed è su questo che si apre il secondo scenario di questo capitolo, che tanto appassiona i giovani attraverso racconti incardinati nel genere delle creepypasta.

 

Parlo delle red room. Le red room non sono altro che l’applicazione di un concept lanciato nel film Hostel di Quentin Tarantino. Ragazzi, giovani e avvenenti donne vengono rapiti e costretti ad avere rapporti sessuali all’interno di queste stanze sgombre, fredde e spoglie dove uno o più uomini a volto coperto, connessi in videoconferenza con gli utenti seduti comodi nelle loro case, rispondono a ordini ben precisi degli iscritti alla chat. Non mancano annunci di momenti abbastanza macabri, violenti, ma che onestamente non trovano riscontri.

 

DEEP WEB

Ed è il caso di sedicenti portali che promettono, dopo aver pagato una cifra simbolica sempre in bitcoin, di poter accedere al giro, al cerchio. Uno di questi è “sputtanato” per via di un dettaglio davvero rilevante. Il sito ci avvisa di aver «raggiunto la porta nascosta che ti porta allo shadow web» e che «lo shadow web ospita un contenuto troppo oscuro per il deep web. Se decidi di entrarvi sai cosa facciamo e cosa ti aspetta. L’iscrizione è una tantum di 1 bitcoin. Gli spettacoli sono gratuiti a tutti i membri. Per prendere controllo invece dello spettacolo bisogna vincere un’asta. Contattaci a shadoweb@sigaint.org».

 

Giusto per rimanere in tema, sigaint.org è un servizio di mail anonime utilizzato da molti membri del deep web. La qualità lascia a desiderare perché non sempre la posta elettronica che invii arriva a destinazione. Ritornando al sito che promette l’accesso al mitologico web “ombra”, questo rimanda a un video presente su Youtube dove viene raccontata una creepypasta di una red room nella quale un ragazzo, navigando per sbaglio all’interno del deep web, capita in una stanza e assiste alla mutilazione di una giovane donna, nella chat in cui il controllo se l’è aggiudicato un utente con il nickname Italian Goat, che alla fine chiede al boia presente in sala di poter staccare gli occhi alla povera vittima. Alla mostruosa richiesta, il boia chiede 500 euro in più e lui accetta l’offerta. Ricevuto l’incasso di quanto pattuito, il torturatore compie l’atto e sgozza la ragazza; alla fine compare il messaggio «prossima red room fra trenta minuti».

 

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