vittorio feltri mario giordano

VI RICORDATE DI QUANDO QUEL SIMPATICONE DI VITTORIO FELTRI ASSERÌ CHE I “MERIDIONALI SONO INFERIORI” NELLA TRASMISSIONE DI MARIO GIORDANO? BENE, IL TAR DEL LAZIO HA RIGETTATO IL RICORSO PRESENTATO DA MEDIASET, CONFERMANDO LA LEGITTIMITÀ DELLA DELIBERA AGCOM E, QUINDI, LA CONDANNA CONTRO I DUE GIORNALISTI E L’EMITTENTE – NESSUNA POSSIBILITÀ DI TRINCERARSI DIETRO LA LIBERTÀ DI PAROLA E L’ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE. PER I GIUDICI SI TRATTA DI UNA FORMA DI LINGUAGGIO D’ODIO: “LA COSTITUZIONE PROTEGGE LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE, NON DI INSULTO…” - VIDEO

Estratto dell'articolo di www.professionereporter.eu

 

vittorio feltri mario giordano

Il Tar del Lazio ribadisce: non si possono offendere i meridionali. E l’Agcom correttamente intervenne per fermare Vittorio Feltri (allora Direttore di Libero) e Mario Giordano e Mediaset che l’avevano fatto o non contrastato. Né -dice il Tar- ci si può coprire dietro l’articolo 21 della Costituzione, che di certo non protegge la libertà di insultare.

 

L ITALIA SENZA IL SUD PUBBLICATA DA DONATELLA GALLI

Era il 21 aprile 2020. A “Fuori dal coro”, su Rete 4, si parla del governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha annunciato di chiudere i confini della sua regione se le regioni del Nord dovessero allentare le regole contro la diffusione del Covid. Vittorio Feltri dice: “Io credo che nessuno di noi abbia voglia di trasferirsi in Campania, perché dovremmo andare in Campania, ma a fare che cosa, i posteggiatori abusivi? Il fatto che la Lombardia sia andata in disgrazia per via del coronavirus ha eccitato gli animi di molta gente, che è naturalmente nutrita da un sentimento di invidia o di rabbia nei nostri confronti, perché subisce una sorta di complesso di inferiorità; io non credo ai complessi di inferiorità, credo che i meridionali in molti casi siano inferiori”.

 

feltri giordano

ll Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni accertò la violazione del regolamento di contrasto ai discorsi d’odio nei confronti dell’emittente R.T.I (Mediaset). “L’Autorità – spiegava una nota dell’Agcom – ha rilevato che il conduttore della trasmissione, Mario Giordano, non ha “preso posizione per ricondurre il programma entro i limiti della correttezza e del rispetto dei principi richiamati dal regolamento; il conduttore non solo non si è dissociato apertamente, ma è apparso da un lato ricondurre le affermazioni dell’intervistato ad un contesto ironico e dall’altro ha mostrato come unica preoccupazione non già l’offesa alla dignità delle persone interessate, ma la possibile perdita di audience”.

SUD ITALIA

 

L’Autorità quindi ha applicato l’articolo 7 comma 3 del Regolamento, diffidando l’emittente a non reiterare le condotte contestate, suscettibili di diffondere, propagandare o fomentare l’odio, il pregiudizio e la discriminazione nei confronti di un determinato insieme di persone (‘i meridionali’), attraverso stereotipi relativi a caratteristiche di gruppo, di provenienza territoriale, e lesive della dignità umana”. A ricorrere all’Agcom furono fra gli altri lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, il parlamentare napoletano Sandro Ruotolo e l’Ordine dei Giornalisti.

 

VITTORIO FELTRI E MARIO GIORDANO

Il provvedimento fu impugnato da Mediaset, che ha fatto ricorso al Tar contro AgCom, con il fine di ottenere l’annullamento dell’ordinanza dell’Authority per il contrasto all’hate speech, al linguaggio d’odio. Nella memoria allegata al ricorso venne anche usato l’articolo 21 della Costituzione quale garanzia di libertà di espressione, anche in caso di offese e discriminazioni.

vittorio feltri

 

Il Tribunale amministrativo del Lazio ora afferma che la definizione “i meridionali sono inferiori” integra una forma di linguaggio d’odio. Il Tar del Lazio adesso ha rigettato il ricorso, confermando la legittimità della delibera AgCom e, quindi, di quella condanna.  La sentenza è stata pubblicata il 12 febbraio e ribadisce che l’articolo 21 della Costituzione non tutela la libertà di insulto.

vittorio feltri vittorio feltri ai tempi della direzione del giornale

[…]

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."