la madre di nicolina a mattino cinque

VIDEO: A ‘MATTINO 5’ LA MADRE DELLA RAGAZZINA UCCISA DALL’EX SE LA PRENDE COI NONNI: ‘DOVE STAVANO MENTRE LUI SPARAVA?’. E POI AGGIORNA IL PROFILO FACEBOOK - NICOLINA, 15 ANNI, ERA STATA AFFIDATA DAL TRIBUNALE AI GENITORI DI DONATELLA RAGO, CHE DA UN MESE SI ERA TRASFERITA IN TOSCANA PER SFUGGIRE ALL’EX VIOLENTO - IL PARROCO: ‘LUI VOLEVA FARE LA PACE CON LEI. HA ALTRE TRE FIGLIE ED ERA UN BUON PADRE’ (ANNAMO BENE)

La madre della ragazza uccisa dall'ex a 'Mattino 5'

 

 

LA MADRE AGGIORNA IL PROFILO FACEBOOK CON LA NOTIZIA DELLA MORTE DELL’EX COMPAGNO: ‘DITEMI CHE È VERO’

 

 

 

Da www.leggo.it

 

la madre di nicolina a mattino cinquela madre di nicolina a mattino cinque

«Io ho anche litigato al telefono con mia figlia: "Mi fai stare male. Nicolina, io mi sto preoccupando, perché so cosa lui vuole fare"». Così Donatella Rago, ai microfoni di Mattino Cinque, in una intervista realizzata ieri, parlava dell'ultima conversazione avuta con la figlia, Nicolina Pacini, la 15enne morta stamani negli ospedali Riuniti di Foggia dopo essere stata ferita ieri al volto da un colpo di arma da fuoco sparato dall'ex compagno della donna, Antonio Di Paola, che poi è fuggito e si è suicidato in campagna utilizzando la stessa arma con la quale aveva sparato alla ragazza.

 

«Quattro giorni fa - ha raccontato la donna - mi chiamò un'amica di giù: 'Dona, l'ho visto alle scuole con un amico'. Oddio, ho detto, questo qui sta programmando qualcosa. Detto, fatto. Non l'ha fatto quel pomeriggio. Lui sapeva che la bimba andava a scuola. Io ci ho anche litigato al telefono con mia figlia: 'Mi fai stare male! Lui non può, cioè lui deve poter uscire di qui, l'importante è che non viene sotto casa? Nicolina, io mi sto preoccupando, perché so cosa vuole fare... Tu l'hai conosciuto solamente in quell'istante che ti ha puntato un anno fa il coltello allo stomaco'. Lei mi ha detto: 'Ma cosa vorresti, mi devo segregare in casa?'. E io: 'No! Allora sai che c'è? Da domani esci, fatti la tua vita, va bene, ciao!'. Lei: 'Ciao, ok, ciao'. Le ultime parole dette tra me e la mia figliola».

la madre di nicolina a mattino cinque. la madre di nicolina a mattino cinque.

 

 

CUGINO MAMMA: TANTO DOLORE E RABBIA

«Non c'è molto da dire, solo tanto dolore e rabbia. Non si può credere che una persona faccia una cosa del genere». È il commento di un cugino della mamma di Nicolina. «Lui aveva detto a tutti che avrebbe fatto qualcosa, già aveva cercato di suicidarsi ma non si poteva pensare che avrebbe fatto questo», ha aggiunto il cugino, Francesco De Filippis che insieme ai nonni della giovane e ad altri parenti sta vegliando la salma nel reparto di rianimazione degli Ospedali Riuniti di Foggia.

 

la madre di nicolina a mattino cinque 3la madre di nicolina a mattino cinque 3

 «Nicolina era una bambina - ha detto rispondendo a chi gli chiedeva se la ragazza avesse paura dell'uomo - certo quando lo incontrava aveva qualche timore, ma non si poteva immaginare una cosa simile, non si può entrare nel cervello delle persone». De Filippis, che ha avuto parole di disapprovazione per il comportamento della mamma della ragazza, Donatella Rago, ha spiegato che Di Paola faceva lavori saltuari ad Ischitella, il paese dove è avvenuta la tragedia, a volte come facchino, e non aveva accettato la decisione dell'ex compagna di interrompere la loro relazione.

 

la madre di nicolina a mattino cinque la madre di nicolina a mattino cinque

IL PARROCO: LUI VOLEVA FARE PACE

«Conoscevo le famiglie, le loro famiglie e ho cercato in più modi di aiutare Antonio Di Paola che spesso si è rivolto a me, chiedendomi di intervenire, di aiutarlo a mettere pace con la sua ex compagna. Mi ha chiesto di aiutarlo anche economicamente quando si è trovato in grandi difficoltà. Ma mi chiedeva soprattutto un sostegno psicologico. La sua preoccupazione principale era quella che io mettessi pace con la sua compagna».

 

A parlare è il parroco della chiesa Santa Maria Maggiore di Ischitella, don Dino Iacovone, dopo aver appreso della morte della quidicenne Nicolina Pacini. «Ma purtroppo - ha continuato don Dino Iacovone - non ci sono riuscito e in parte mi sento anche responsabile per quello che è accaduto».

 

antonio di paola foggiaantonio di paola foggia

«Antonio Di Paola si barcamenava. Da poco - aggiunge il parroco - aveva ottenuto un lavoro nella nettezza urbana. Non era un tipo violento. Per quanto ne so, non era solito aggredire fisicamente. A volte era aggressivo ma solo verbalmente, a parole, contro la sua ex compagna. Dal suo precedente matrimonio aveva avuto tre figlie e posso dire con certezza che i suoi genitori sono persone bravissime, come anche i genitori della mamma di Nicolina». «Il nostro - conclude il parroco - è un paese bello, semplice, tranquillo ed ora è sgomento e sofferente per questa tragedia che lo ha colpito così, all'improvviso».

 

spari nel foggianospari nel foggiano

«Quello che è successo è assurdo. Nessuno lo avrebbe mai immaginato. Anche per questo il paese è sgomento ed arrabbiato allo stesso tempo. Arrabbiati perché non siamo stati capaci di evitare una tale tragedia». «Nicolina - racconta il parroco di Ischitella - era una bambina dolcissima, educata, sempre gentile, con un viso angelico. Frequentava la parrocchia, era sempre rispettosa e anche dal modo di salutare si capiva che era buona e che voleva vivere la sua vita serenamente.

 

E ne aveva tutto il diritto. Il rapporto con la madre era buono come anche quello con Di Paola. Il fatto che ci sia stata questa ritorsione contro la ragazza non riesco proprio a capirlo. Ha dell'assurdo. Non lo avrei mai immaginato». «Quello che posso dire - ha proseguito don Dino - è di pregare. Invito alla preghiera, soprattutto per Nicolina, per la sua famiglia, ma anche per la famiglia di Antonio Di Paola. Bisogna ripartire. Il paese deve andare avanti e deve scrollarsi di dosso questa tragedia».           

nicolina pacininicolina pacini

 

 

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?