giulia maria crespi

CRESPI NO! - VITTORIO FELTRI SCODELLA L’ODIOGRAFIA DELLA ZARINA: “RICCA SFONDATA SENZA MERITI SPECIALI SE NON QUELLO DI AVERE EREDITATO UNA FORTUNA. SI MORMORA CHE NON ABBIA MAI LAVORATO. TANTO FECE E TANTO BRIGÒ RIUSCENDO A IMPRIMERE AL “CORRIERE” UNA PIEGA PROGRESSISTA, OBBLIGANDO IL DIRETTORE A LICENZIARE MONTANELLI. NON ERA CERTO UNA SCIURA SCIOCCA, SI IMPEGNAVA ASSAI NELLE COSE INUTILI, CHE PIACCIONO AGLI ABBIENTI. UNA SERA A CENA LE DISSI…”

vittorio feltri 3

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

giulia maria crespi piero ottone

 

 

Vittorio Gassman era un uomo saggio. Affermò, scherzando ma non troppo, che Dio ha commesso due gravi errori. Primo: creare l'uomo, farlo crescere e poi costringerlo a morire, spesso tra mille sofferenze. Secondo: distribuire i talenti (intelligenza e ingegno) a cazzo.

 

giulia maria crespi e giorgio napolitano

Ciò detto giungiamo alla mesta notizia: Giulia Maria Crespi è trapassata, non certo soffocata dalla balia, aveva 97 anni. È stata una donna importante, tra le sue proprietà c'era anche il Corriere della Sera, che cedette fra numerose tribolazioni nel 1974, ricavando naturalmente un monte di denaro che andò a rimpolpare in misura ciclopica un patrimonio imbarazzante.

vittorio feltri 4

 

Beata lei, ricca sfondata senza meriti speciali se non quello di avere ereditato una fortuna. I suoi avi costruirono un impero industriale, edificarono addirittura un gioiello architettonico, il villaggio Crespi, nei pressi di Bergamo, considerato un valore dell'umanità.

 

 

giulia maria crespi

Si mormora che Giulia Maria non abbia mai lavorato. In effetti, con tutte le palanche che aveva non ne ha mai avvertito la necessità. Nonostante questo ella ha inciso parecchio nella vita specialmente culturale del nostro vituperato Paese. Tanto per cominciare era di sinistra negli anni caldi successivi al Sessantotto.

 

 

Lo sappiamo che i ricchi sono così: si vergognano di esserlo e per farsi perdonare di avere le tasche piene di quattrini fingono di amare i proletari, che ricambiano la gentilezza sopportandone la spocchia.

 

montanelli

Il suo Corriere della Sera, nel quale entrai proprio nel 1974, anno in cui lo cedette, era stato per quasi un secolo il quotidiano della Borghesia non soltanto lombarda, una bandiera del conservatorismo illuminato, un giornale simbolo.

 

 

Tuttavia la contessa, avendo pulsioni progressiste, tanto fece e tanto brigò riuscendo a imprimergli una piega progressista, obbligando il direttore a licenziare Indro Montanelli, il campione nazionale del moderatismo.

 

Successe un casino. Indro fu costretto a fondare il Giornale provocando uno scossone in via Solferino, dove si persero copie per effetto della nuova concorrenza. Forse pure per questo motivo madame Crespi tagliò la corda, immagino senza soffrire.

piero ottone montanelli

 

 

L'esistenza della ex padrona del vapore non mutò di una virgola, nel senso che continuò a fare la signora, guardandosi bene dal faticare. Eppure si dedicò anima e corpo all'ambientalismo, un suo pallino.

 

Non era certo una sciura sciocca, si impegnava assai specialmente nelle cose inutili, che piacciono di norma agli abbienti. Io la conobbi alcuni anni orsono a una cena alla quale ero stato abusivamente invitato.

 

indro montanelli gambizzato 4

Era seduta a tavola di fronte a me e la ascoltavo mentre discettava di smog e roba simile. A un determinato punto la mia maleducazione ebbe il sopravvento sui freni inibitori di cui in fondo dispongo, e osservai con un sorriso forzato: «Gentile contessa, non capisco come mai lei sia preoccupata dell'inquinamento, visto che ha superato brillantemente i novant' anni senza subire alcun danno. Spero di poterla imitare, cioè di raggiungere i suoi risultati».

 

INDRO MONTANELLI

 

Nella sala da pranzo scese il gelo. A me veniva da ridere e anche qualcun altro trattenne a fatica un ghigno. La contessa si degnò di rispondermi e lo fece con garbo: «Non tutti sono fortunati quanto me». La mia replica fu: «Non ne ho mai dubitato».

 

Non mi rivolse più la parola e nemmeno lo sguardo. Gli facevo orrore. Compresi il suo stato d'animo, però non trascurai neppure il mio. Al momento del commiato, ella si mi si avvicinò e pronunciò la seguente frase: «Lei è una persona simpatica». Ed io di rimando: «Anche lei». Va da sé che mentivo. Mentivamo entrambi.  

giulia maria crespi 4GIULIA MARIA CRESPI 3GIULIA MARIA CRESPI 8GIULIA MARIA CRESPI 5vittorio feltri 7

 

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...